Puricelli a Vendrame "Tu non giocherai più,,

Puricelli a Vendrame "Tu non giocherai più,, Burrasca negli spogliatoi vicentini Puricelli a Vendrame "Tu non giocherai più,, per andarsene; un cronista che cerca di fermarlo viene zittito da un perentorio: « Non mi tocchi! ». Un brusio di proteste fa capire a Rocco che è meglio cambiare atteggiamento: « Scusatemi — dice, addolcendo improvvisamente la voce — mi ero dimenticato di voi ». « Può dirci qualcosa della partita? ». « No comment. L'avete vista meglio di me ». « Novità per Chiarugi? ». « Sì, giocherà contro la Juve. Questa mattina ha provato, i medici sono soddisfatti ». E con questo Rocco si congeda. f. m. seconda, dice: « Vendrame è un ipersensivo ed ha bisogno di giocare in continuità, ma di stoffa ne ha da vendere ». Sull'altro fronte regna il silenzio più completo. La porta si apre dopo 37 minuti: una lunga attesa, mal ripagata dalle scarse battute dei protagonisti. Biasiolo: Il Vicenza è squadra destinata a tranquilla salvezza; siamo stati aggrediti nei primi venti minuti, poi i nostri avversari sono crollati ». Vecchi: « Nel secondo tempo ho preso soltanto freddo ». Benetti: «Questo Milan proprio non mi piace». Il concetto viene ripreso sbrigativamente, qualche istante dopo, dallo stesso Rocco: «Squadra arruffona ». Il « paron » sta (Dal nostro corrispondente) VICENZA, 18 novembre. Burrasca nello spogliatoio del Vicenza. Puricelli dice, a voce alta: « Vendrame, tu sei la nostra disgrazia, mi hai rovinato la squadra ». Lo sfogo del trainer si fa sempre più vivace: « Pensate che potevamo vincere in carrozza, altro che un misero pareggio. Tu non giocherai più ». Quando riusciamo ad entrare, il presidente Farina cerca di calmare l'allenatore. In un angolo dello stanzone Vendrame si tiene sconsolato la testa, ha gli occhi lucidi. Il pubblico, com'è noto, ha <■ imposto » il giocatore a suon di proclami e grida. Berto Menti, trainer in Puricelli a Vendrame "Tu non giocherai più,, Burrasca negli spogliatoi vicentini Puricelli a Vendrame "Tu non giocherai più,, per andarsene; un cronista che cerca di fermarlo viene zittito da un perentorio: « Non mi tocchi! ». Un brusio di proteste fa capire a Rocco che è meglio cambiare atteggiamento: « Scusatemi — dice, addolcendo improvvisamente la voce — mi ero dimenticato di voi ». « Può dirci qualcosa della partita? ». « No comment. L'avete vista meglio di me ». « Novità per Chiarugi? ». « Sì, giocherà contro la Juve. Questa mattina ha provato, i medici sono soddisfatti ». E con questo Rocco si congeda. f. m. seconda, dice: « Vendrame è un ipersensivo ed ha bisogno di giocare in continuità, ma di stoffa ne ha da vendere ». Sull'altro fronte regna il silenzio più completo. La porta si apre dopo 37 minuti: una lunga attesa, mal ripagata dalle scarse battute dei protagonisti. Biasiolo: Il Vicenza è squadra destinata a tranquilla salvezza; siamo stati aggrediti nei primi venti minuti, poi i nostri avversari sono crollati ». Vecchi: « Nel secondo tempo ho preso soltanto freddo ». Benetti: «Questo Milan proprio non mi piace». Il concetto viene ripreso sbrigativamente, qualche istante dopo, dallo stesso Rocco: «Squadra arruffona ». Il « paron » sta (Dal nostro corrispondente) VICENZA, 18 novembre. Burrasca nello spogliatoio del Vicenza. Puricelli dice, a voce alta: « Vendrame, tu sei la nostra disgrazia, mi hai rovinato la squadra ». Lo sfogo del trainer si fa sempre più vivace: « Pensate che potevamo vincere in carrozza, altro che un misero pareggio. Tu non giocherai più ». Quando riusciamo ad entrare, il presidente Farina cerca di calmare l'allenatore. In un angolo dello stanzone Vendrame si tiene sconsolato la testa, ha gli occhi lucidi. Il pubblico, com'è noto, ha <■ imposto » il giocatore a suon di proclami e grida. Berto Menti, trainer in

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