Così Napoleone: «ei fu»
Così Napoleone: «ei fu» CRONACA DEGLI SPETTACOLI ALLA TELEVISIONE Così Napoleone: «ei fu» La fine del teleromanzo - Poeta e contadino - Stasera un film con Gary Cooper « Ei fu ». Ieri Napoleone ha « dato il mortai sospiro » dopo quattro appuntamenti televisivi domenicali, nei quali tre competenti in materia — Giovantìi Bormioli, Carlo Zaghi e Bruno D'Agostini — hanno, con la collaborazione puntuale e dilìgente del regista Cottafavi, rinfrescato la memoria degli adulti a proposito d'uno dei maggiori persoriaggi storici, e dato una mano agli studenti che le gesta del Bonaparte stanno ripassando all'ora scolastica dedicata alla storia. Sotto quest'angolazione didattica lo sceneggiato ha avuto senz'altro indiscutibili meriti, aiutato in questo dai sobri commenti di Arnoldo Foà. incaricato di recitare in tono non cattedratico un testo nel quale più d'una volta si sono stabiliti paragoni fra avvenimenti dì cui l'Imperatore dei francesi fu discusso protagonista e altri, precedenti o successivi, relativi ad altri regimi e ad altri dittatori: iersera, per esempio, revocazione dell'assassinio politico del Duca d'Erighien ha suggerito un accenno a quello dei fratelli Rosselli. Nella sua severità talvolta un po' grigia. Napoleone a Sant'Elena ha certo avuto i suffragi d'un vasto pub! blico. anche per merito del| la penetrante raffigurazione che Renzo Palmer ha saputo dare d'un Uomo come il Bonaparte, tra i più idolatrati o detestati al tempo stesso. * ★ Ai motivi in gara, alla Lotteria di Capodanno cui è indissolubilmente legata, la settima puntata di Canzonissima ieri ha aggiunto un difficilissimo «numero» del circo Orfei, quello dell'equilibrista sui cilindri Monroe. che per qualche istante ha fatto trattenere il respiro ai telespettatori: i quali perai tro non avranno mancato di dare ripetute occhiate alla sua valletta Lidia, una strepitosa, guizzante mulatta, in « puntino » adorno di piume di struzzo. Liana Orfei, bella e laconica, è sparita subito, mentre più restìo a togliere il disturbo, nonostante la cronica mediocrità dei testi fatti recitare agli « amici della domenica », è stato Carlo Giuffré. Mita Medici ha ballato con lui un tango col casqué abbastanza sexy; però la più applaudita (a comando?) è stata, dopo la sua canzoncina, Romina Power: Ma in fatto di consensi, il record l'hanno battuto prima l'equilibrista citato, poi I Vianella. * * Il Poeta e il Contadino avrà certo ritrovato, sul Secondo, i simpatizzanti di domenica scorsa, divertiti da una trasmissione intelligentemente picchiatello, imprevedibile o strampalata, ma sempre di brillante e gustoso livello spettacolare. Nulla da spartire, beninteso, con certe sciatterie e con le molte volgarità di certo cinema pseudo comico: l'affiutatissima coppia Cochi e Renato è d'una bravura che, pur svincolata dalla tradizione, centra ugualmente, nella lunare recitazione e nella mimica folle, obiettivi desueti per la tv. Mollo efficaci i comprimari (quel Felice Andreasi. ad esempio, che « entra » recitando La pioggia nel pineto con gl'intellettualistici accenti di un'Emma Gramaticai e notevole l'abilità del regista Recchia nel fare partecipi della stravaganza generale anche interpreti « seri » come Arigliano. la soubrette Evelyn Hanack, il ballerino scaligero Gianni Brezza. Un film del '39. quello di stasera sul Nazionale: La gloriosa avventura. Lo diresse Hathaway e svolge un intrigo coloniale sullo sfondo dell'occupazione americana delle Filippine. Gary Cooper, allora trentottenne, ha la parte d'un medico cavalleresco e pugnace. Sul Secondo la Sinfonia in re maggiore n. 86 di F. J. Haydn diretta da Franco Caracciolo precederà uno dei dibattiti. vice Così Napoleone: «ei fu» CRONACA DEGLI SPETTACOLI ALLA TELEVISIONE Così Napoleone: «ei fu» La fine del teleromanzo - Poeta e contadino - Stasera un film con Gary Cooper « Ei fu ». Ieri Napoleone ha « dato il mortai sospiro » dopo quattro appuntamenti televisivi domenicali, nei quali tre competenti in materia — Giovantìi Bormioli, Carlo Zaghi e Bruno D'Agostini — hanno, con la collaborazione puntuale e dilìgente del regista Cottafavi, rinfrescato la memoria degli adulti a proposito d'uno dei maggiori persoriaggi storici, e dato una mano agli studenti che le gesta del Bonaparte stanno ripassando all'ora scolastica dedicata alla storia. Sotto quest'angolazione didattica lo sceneggiato ha avuto senz'altro indiscutibili meriti, aiutato in questo dai sobri commenti di Arnoldo Foà. incaricato di recitare in tono non cattedratico un testo nel quale più d'una volta si sono stabiliti paragoni fra avvenimenti dì cui l'Imperatore dei francesi fu discusso protagonista e altri, precedenti o successivi, relativi ad altri regimi e ad altri dittatori: iersera, per esempio, revocazione dell'assassinio politico del Duca d'Erighien ha suggerito un accenno a quello dei fratelli Rosselli. Nella sua severità talvolta un po' grigia. Napoleone a Sant'Elena ha certo avuto i suffragi d'un vasto pub! blico. anche per merito del| la penetrante raffigurazione che Renzo Palmer ha saputo dare d'un Uomo come il Bonaparte, tra i più idolatrati o detestati al tempo stesso. * ★ Ai motivi in gara, alla Lotteria di Capodanno cui è indissolubilmente legata, la settima puntata di Canzonissima ieri ha aggiunto un difficilissimo «numero» del circo Orfei, quello dell'equilibrista sui cilindri Monroe. che per qualche istante ha fatto trattenere il respiro ai telespettatori: i quali perai tro non avranno mancato di dare ripetute occhiate alla sua valletta Lidia, una strepitosa, guizzante mulatta, in « puntino » adorno di piume di struzzo. Liana Orfei, bella e laconica, è sparita subito, mentre più restìo a togliere il disturbo, nonostante la cronica mediocrità dei testi fatti recitare agli « amici della domenica », è stato Carlo Giuffré. Mita Medici ha ballato con lui un tango col casqué abbastanza sexy; però la più applaudita (a comando?) è stata, dopo la sua canzoncina, Romina Power: Ma in fatto di consensi, il record l'hanno battuto prima l'equilibrista citato, poi I Vianella. * * Il Poeta e il Contadino avrà certo ritrovato, sul Secondo, i simpatizzanti di domenica scorsa, divertiti da una trasmissione intelligentemente picchiatello, imprevedibile o strampalata, ma sempre di brillante e gustoso livello spettacolare. Nulla da spartire, beninteso, con certe sciatterie e con le molte volgarità di certo cinema pseudo comico: l'affiutatissima coppia Cochi e Renato è d'una bravura che, pur svincolata dalla tradizione, centra ugualmente, nella lunare recitazione e nella mimica folle, obiettivi desueti per la tv. Mollo efficaci i comprimari (quel Felice Andreasi. ad esempio, che « entra » recitando La pioggia nel pineto con gl'intellettualistici accenti di un'Emma Gramaticai e notevole l'abilità del regista Recchia nel fare partecipi della stravaganza generale anche interpreti « seri » come Arigliano. la soubrette Evelyn Hanack, il ballerino scaligero Gianni Brezza. Un film del '39. quello di stasera sul Nazionale: La gloriosa avventura. Lo diresse Hathaway e svolge un intrigo coloniale sullo sfondo dell'occupazione americana delle Filippine. Gary Cooper, allora trentottenne, ha la parte d'un medico cavalleresco e pugnace. Sul Secondo la Sinfonia in re maggiore n. 86 di F. J. Haydn diretta da Franco Caracciolo precederà uno dei dibattiti. vice
Luoghi citati: Erighien, Filippine, Sant'elena
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