I sindacati e la Fiat s'incontrano alle 16

I sindacati e la Fiat s'incontrano alle 16 Comincia a Torino la grande trattativa I sindacati e la Fiat s'incontrano alle 16 Cominciano oggi alle 16 — all'Unione Industriale di Torino — le trattative per il rinnovo del contratto integrativo dei duecentomila dipendenti Fiat-Om-Autobianchi. Si tratta di una vertenza particolarmente importante, non solo perché sono di fronte la più grande industria privata italiana e la più agguerrita federazione di categoria (i metalmeccanici ), ma soprattutto per la portata dei problemi che saranno posti sul tavolo. Le richieste sindacali di na- tura strettamente economica hanno ceduto il passo a quelle di ordine generale, che sono ricollegate alla strategia delle riforme e dell'occupazione. Nella « piattaforma rivendicativa » — presentata una settimana fa all'azienda — sono al primo posto le « voci »: « investimenti e occupazione al Sud », « servizi e infrastrutture sociali », « trasformazione dell'organizzazione del lavoro » ( il nuovo modo di fare l'automobile). Vengono poi le rivendicazioni salariali, che i sindacati si ripropongono di ottenere attraverso quattro istituti: mensa, quattordicesima men- silità, perequazione e premio di stabilimento. I sindacati vogliono evitare che gli aumenti della busta | paga siano in poco tempo annullati dalla spirale dei prezzi e hanno cambiato rotta. Puntano sullo sviluppo del Mezzogiorno (finora vivaio di manodopera disoccupata) per decongestionare le aree del I Nord e chiedono che i miglio- j ramenti economici siano ac I compagnati da precise contro partite di ordine sociale. II dialogo si apre in un momento «delicato». La Fiat ha recentemente reso noto che quest'anno non si pre! vedono utili a causa di una serie di circostanze sfavore| voli (scarsa utilizzazione de! gli impianti, assenteismo, aumento dei costi delle materie prime, blocco dei prezzi, ecc.). I sindacati devono contenere le spinte della base che tendono a una rivalutaI zione dei salari. Il momento ! internazionale desta serie j preoccupazioni per la crisi i delle sorgenti di energia. Le I parti dovranno tenere conto I di tutti questi elementi. Una j vertenza lunga ed estenuante j sarebbe dannosa alla nostra | economia, che proprio in i questi ultimi tempi manife I sta sesni di ripresa. I dirigenti della Federazioj ne metalmeccanici hanno fatj to sapere che si dovrà trat. tare fin dalle prime battute | « per evitare la necessità di I ricorrere alla lotta ». I | Al tavolo sederanno i tre j segretari generali dei metalI meccanici: Trentin (Cgil), Camiti (Cisl) e Benvenuto ! (Uil). La delegazione CgilCisl-Uil sarà composta, di volta in volta, da 25-40 rappresentanti. Tra gli altri figurano: i coordinatori nazionali Fiat Zavagnin (Cgil), Laveto (Cisl) e Zilli (Uil); i segretari nazionali dei metalmeccanici Pastorino (Cgil), Tridente (Cisl) e Mattina (Uil); i segretari confederali della provincia di Torino Pugno (Cgil), Delpiano (Cisl) e Ferrari (Uil); i segretari provinciali torinesi dei me| talmeccanici Pace (Cgil), Serafino (Cisl) e Ferro (Uil). II Sida (Sindacato italiano dell'auto) sarà rappresentato dai segretari federali Clementi, Cavallito e Giordano. La delegazione della Fiat, che è stata allargata in relazione ai problemi posti all'azienda dalle organizzazioni dei lavoratori, varierà in base agli argomenti che saranno discussi. r. b. I sindacati e la Fiat s'incontrano alle 16 Comincia a Torino la grande trattativa I sindacati e la Fiat s'incontrano alle 16 Cominciano oggi alle 16 — all'Unione Industriale di Torino — le trattative per il rinnovo del contratto integrativo dei duecentomila dipendenti Fiat-Om-Autobianchi. Si tratta di una vertenza particolarmente importante, non solo perché sono di fronte la più grande industria privata italiana e la più agguerrita federazione di categoria (i metalmeccanici ), ma soprattutto per la portata dei problemi che saranno posti sul tavolo. Le richieste sindacali di na- tura strettamente economica hanno ceduto il passo a quelle di ordine generale, che sono ricollegate alla strategia delle riforme e dell'occupazione. Nella « piattaforma rivendicativa » — presentata una settimana fa all'azienda — sono al primo posto le « voci »: « investimenti e occupazione al Sud », « servizi e infrastrutture sociali », « trasformazione dell'organizzazione del lavoro » ( il nuovo modo di fare l'automobile). Vengono poi le rivendicazioni salariali, che i sindacati si ripropongono di ottenere attraverso quattro istituti: mensa, quattordicesima men- silità, perequazione e premio di stabilimento. I sindacati vogliono evitare che gli aumenti della busta | paga siano in poco tempo annullati dalla spirale dei prezzi e hanno cambiato rotta. Puntano sullo sviluppo del Mezzogiorno (finora vivaio di manodopera disoccupata) per decongestionare le aree del I Nord e chiedono che i miglio- j ramenti economici siano ac I compagnati da precise contro partite di ordine sociale. II dialogo si apre in un momento «delicato». La Fiat ha recentemente reso noto che quest'anno non si pre! vedono utili a causa di una serie di circostanze sfavore| voli (scarsa utilizzazione de! gli impianti, assenteismo, aumento dei costi delle materie prime, blocco dei prezzi, ecc.). I sindacati devono contenere le spinte della base che tendono a una rivalutaI zione dei salari. Il momento ! internazionale desta serie j preoccupazioni per la crisi i delle sorgenti di energia. Le I parti dovranno tenere conto I di tutti questi elementi. Una j vertenza lunga ed estenuante j sarebbe dannosa alla nostra | economia, che proprio in i questi ultimi tempi manife I sta sesni di ripresa. I dirigenti della Federazioj ne metalmeccanici hanno fatj to sapere che si dovrà trat. tare fin dalle prime battute | « per evitare la necessità di I ricorrere alla lotta ». I | Al tavolo sederanno i tre j segretari generali dei metalI meccanici: Trentin (Cgil), Camiti (Cisl) e Benvenuto ! (Uil). La delegazione CgilCisl-Uil sarà composta, di volta in volta, da 25-40 rappresentanti. Tra gli altri figurano: i coordinatori nazionali Fiat Zavagnin (Cgil), Laveto (Cisl) e Zilli (Uil); i segretari nazionali dei metalmeccanici Pastorino (Cgil), Tridente (Cisl) e Mattina (Uil); i segretari confederali della provincia di Torino Pugno (Cgil), Delpiano (Cisl) e Ferrari (Uil); i segretari provinciali torinesi dei me| talmeccanici Pace (Cgil), Serafino (Cisl) e Ferro (Uil). II Sida (Sindacato italiano dell'auto) sarà rappresentato dai segretari federali Clementi, Cavallito e Giordano. La delegazione della Fiat, che è stata allargata in relazione ai problemi posti all'azienda dalle organizzazioni dei lavoratori, varierà in base agli argomenti che saranno discussi. r. b.

Persone citate: Cavallito, Delpiano, Pastorino, Pugno, Trentin, Tridente, Zilli

Luoghi citati: Torino