Giovane sposa uccisa nell'alloggio da un colpo di pistola: è suicidio?

Giovane sposa uccisa nell'alloggio da un colpo di pistola: è suicidio? Ad Alassio, il pretore ha aperto un'inchiesta Giovane sposa uccisa nell'alloggio da un colpo di pistola: è suicidio? Il cadavere scoperto dalla cognata - Il marito, vigile urbano era a caccia - La donna soffriva di esaurimento per una maternità interrotta (Dal nostro corrispondente) Alassio, 11 novembre. (g. m.) Una giovane sposa, Olga Buccoli in Siffredi, 25 anni, si è uccisa nelle prime ore del pomeriggio con un colpo di rivoltella alla tempia destra. Il tragico gesto pare debba attribuirsi alle sue condizioni di salute. Essa soffriva fin dalla scorsa estate di esaurimento nervoso aggravato dal fatto che recentemente aveva dovuto interrompere una maternità: ciò le aveva procurato uno choc dal quale non si era più rimessa. Il fatto è avvenuto a Moglio, una frazione sulle alture alassine, nell'abitazione della Buccoli, sposata a Giuseppe Pesce, 28 anni, vigile urbano a Laigueglia: una casetta al limite di corso Airaldi, poco lontana dall'alloggio della cognata, Wanda Pesce, con cui la Siffredi aveva trascorso parte della giornata: le due donne avevano pranzato insieme in casa di Wanda, in quanto i mariti, che son fratelli, erano andati a caccia. Subito dopo il pranzo, Olca Siffredi manifesta il desiderio di tornare un attimo a casa e dice alla congiunta: «Resto via solo pochi minuti». Trascorre mezz'ora, poi Wanda Pesce, preoccupata per il ritardo, va a vedere se è successo qualcosa d'insolito. L'uscio di casa Siffredi è chiuso. Si fa aiutare da un vicino e con una scala a pioli entra in casa dalla finestra della cucina. Scopre così il corpo della cognata riverso sul letto con una ferita mortale alla tempia. Giuseppe Pesce ha saputo del tragico gesto della moglie nel tardo pomeriggio, quando è tornato dalla battuta dì caccia. Il magistrato e gli agenti avevano ormai compiuto gli accertamenti e stavano allontanandosi. Il giovane, sconvolto, ha tentato prima di buttarsi da un muro alto circa 20 metri, poi, ripetutamente, di ghermire la rivoltella d'un carabiniere, forse per compiere un gesto disperato: è stato trattenuto a stento e accompagnato a casa di un fratello: gli è stata praticata una iniezione calmante. In serata è trapelata una versione contrastante circa il ritrovamento dell'arma e sul Tatto che in casa Siffredi vi dovevano essere quattro pistole, mentre ne sono state rinvenute soltanto tre. Pare che il magistrato, per risolvere gli eventuali aspetti non chiari, abbia disposto il piantonamento della casa in cui è avvenuto il fatto, l'autopsia e la prova del guanto di paraffina sulla salma, esami balistici dell'arma. Giovane sposa uccisa nell'alloggio da un colpo di pistola: è suicidio? Ad Alassio, il pretore ha aperto un'inchiesta Giovane sposa uccisa nell'alloggio da un colpo di pistola: è suicidio? Il cadavere scoperto dalla cognata - Il marito, vigile urbano era a caccia - La donna soffriva di esaurimento per una maternità interrotta (Dal nostro corrispondente) Alassio, 11 novembre. (g. m.) Una giovane sposa, Olga Buccoli in Siffredi, 25 anni, si è uccisa nelle prime ore del pomeriggio con un colpo di rivoltella alla tempia destra. Il tragico gesto pare debba attribuirsi alle sue condizioni di salute. Essa soffriva fin dalla scorsa estate di esaurimento nervoso aggravato dal fatto che recentemente aveva dovuto interrompere una maternità: ciò le aveva procurato uno choc dal quale non si era più rimessa. Il fatto è avvenuto a Moglio, una frazione sulle alture alassine, nell'abitazione della Buccoli, sposata a Giuseppe Pesce, 28 anni, vigile urbano a Laigueglia: una casetta al limite di corso Airaldi, poco lontana dall'alloggio della cognata, Wanda Pesce, con cui la Siffredi aveva trascorso parte della giornata: le due donne avevano pranzato insieme in casa di Wanda, in quanto i mariti, che son fratelli, erano andati a caccia. Subito dopo il pranzo, Olca Siffredi manifesta il desiderio di tornare un attimo a casa e dice alla congiunta: «Resto via solo pochi minuti». Trascorre mezz'ora, poi Wanda Pesce, preoccupata per il ritardo, va a vedere se è successo qualcosa d'insolito. L'uscio di casa Siffredi è chiuso. Si fa aiutare da un vicino e con una scala a pioli entra in casa dalla finestra della cucina. Scopre così il corpo della cognata riverso sul letto con una ferita mortale alla tempia. Giuseppe Pesce ha saputo del tragico gesto della moglie nel tardo pomeriggio, quando è tornato dalla battuta dì caccia. Il magistrato e gli agenti avevano ormai compiuto gli accertamenti e stavano allontanandosi. Il giovane, sconvolto, ha tentato prima di buttarsi da un muro alto circa 20 metri, poi, ripetutamente, di ghermire la rivoltella d'un carabiniere, forse per compiere un gesto disperato: è stato trattenuto a stento e accompagnato a casa di un fratello: gli è stata praticata una iniezione calmante. In serata è trapelata una versione contrastante circa il ritrovamento dell'arma e sul Tatto che in casa Siffredi vi dovevano essere quattro pistole, mentre ne sono state rinvenute soltanto tre. Pare che il magistrato, per risolvere gli eventuali aspetti non chiari, abbia disposto il piantonamento della casa in cui è avvenuto il fatto, l'autopsia e la prova del guanto di paraffina sulla salma, esami balistici dell'arma.

Luoghi citati: Alassio, Laigueglia