Prima vittoria per il Saclà

Prima vittoria per il Saclà Basket: solo quattro squadre restano a punteggio pieno Prima vittoria per il Saclà Buon esordio a Torino: 84-75 contro un tenace Sapori - A De Simone e Cosmelli, due anziani, il miglior bottino di punti Il basket fa un buon esordio «ufficiale» a Torino, il Saclà comincia bene la sua serie casalinga. Quattromila spettatori al Palazzo dello Sport e una partita vivace, a tratti brillante, con giuste dosi di varie componenti spettacolari — gualche prodezza dei singoli, qualche momento di estremo equilibrio, un bel po' d'incertezza sul risultato finale a 4 minuti dal termine — per interessare e divertire. Il Saclà vince con discreta autorità: a tratti domina (e va avanti di undici punti), a tratti pasticcia e soffre (con il Sapori che si riporta a tre lunghezze) con grandi meriti del Sapori, squadra tenace e molto ben diretta dal passionale Cardaioli, maestro di tattiche (la «zona» difensiva è la sua specialità e anche stavolta ne ha fatto abbondante uso) e attento timoniere di una squadra-matricola che sa tirar fuori il massimo da un telaio non troppo robusto. Il punteggio conclusivo, 84 a 75, nasconde un po' la paura che si è sentita addosso il Saclà quando gli avversari — con Johnson fuori per falli e 10 sfocatissimo Bovone richiamato in panchina — azzeccavano una gran rimonta basata sui «piccoli» e sulla grinta. I torinesi avevano chiuso il primo tempo con discreto margine (45 a 40), dando poi il meglio nella parte iniziale della ripresa: il loro vantaggio saliva (59-50 all'8', 63-52 al 10') così da far pensare ad un esito ormai scontato e il quinto fallo che escludeva Johnson (i toscani lamentano l'eccessiva severità degli arbitri verso il loro americano) doveva, in teoria, segnare la resa del Sapori. Invece Cardaioli rinunciava anche a Bovone (2 su 9 la sua significativa media di realizzazione) e puntava tutto sui «piccoli», mandando in campo Ninci che rendeva 18 centimetri al suo avversario Laing ma in attacco risultava efficacissimo. I toscani arrivavano così al 69-72 al 16' e proprio Ninci aveva due personali t Hrare: 11 sbagliava entrambi, " Saclà si toglieva ogni spavento e chiudeva la partita senz'altri rischi. Il tabellino esalta gli anziani: De Simone (35 anni fra 6 giorni) e Cosmelli (33 anni) sono i cannonieri ed i loro meriti non stanno solo nei punti segnati. Cosmelli ha imbastito un duello spettacolare nel primo tempo con un Caglieris ispiratissimo, capace di «inventare» passaggi che manderebbero in canestro anche un paralitico. Purtroppo Caglieris deve ancora imparare a controllarsi, a disciplinare il suo estro straripante: trascinato dallo slancio ha commesso il quarto fallo al 18' del primo tempo ed ha dovuto uscire lasciando il posto al giovane Anconetani che se l'è cavata discretamente (però ha commesso 5 falli, però ha segnato solo un tiro su 4). Quando è tornato, Caglieris ha dovuto solo fare regia e mandare a canestro De Simone e Sacchetti. Molto valido Benevelli, utilissimo col suo tiro contro la «zona», una difesa che il Sapori ha adottato per due terzi di gara e alla quale ha fatto ricorso pure il Saclà a partire dalla metà del primo tempo. Un discorso a parte per John Laing, l'americano del Saclà. E' tutto da scoprire, se è vero che ieri è apparso diversissimo da come lo si conosceva. Pareva un gran tiratore (solo?) ed invece ha una media di 6 su 12 non eccezionale: in compenso ha difeso con grinta, ha «stoppato» diversi palloni, ha recuperato rimbalzi in difesa con mirabile continuità. Soprattutto ha tirato fuori, a volte, una carica agonistica degna dì Kenney. E questa è una qualità che il mite John dell'Illinoìs sembrava proprio non avere. Laing ha svettato ai rimbalzi, soprattutto sotto il proprio tabellone, ben assistito da Merlati e Frediani. De Simone invece, come sempre, ha fatto sentire la sua presenza particolarmente in attacco offrendosi puntuale, nel finale, ai passaggi-lampo di Caglieris. Antonio Tavarozzi Bovone cerca di sfuggire a Merlati: duello fra giganti barbuti (Foto Moisio) Prima vittoria per il Saclà Basket: solo quattro squadre restano a punteggio pieno Prima vittoria per il Saclà Buon esordio a Torino: 84-75 contro un tenace Sapori - A De Simone e Cosmelli, due anziani, il miglior bottino di punti Il basket fa un buon esordio «ufficiale» a Torino, il Saclà comincia bene la sua serie casalinga. Quattromila spettatori al Palazzo dello Sport e una partita vivace, a tratti brillante, con giuste dosi di varie componenti spettacolari — gualche prodezza dei singoli, qualche momento di estremo equilibrio, un bel po' d'incertezza sul risultato finale a 4 minuti dal termine — per interessare e divertire. Il Saclà vince con discreta autorità: a tratti domina (e va avanti di undici punti), a tratti pasticcia e soffre (con il Sapori che si riporta a tre lunghezze) con grandi meriti del Sapori, squadra tenace e molto ben diretta dal passionale Cardaioli, maestro di tattiche (la «zona» difensiva è la sua specialità e anche stavolta ne ha fatto abbondante uso) e attento timoniere di una squadra-matricola che sa tirar fuori il massimo da un telaio non troppo robusto. Il punteggio conclusivo, 84 a 75, nasconde un po' la paura che si è sentita addosso il Saclà quando gli avversari — con Johnson fuori per falli e 10 sfocatissimo Bovone richiamato in panchina — azzeccavano una gran rimonta basata sui «piccoli» e sulla grinta. I torinesi avevano chiuso il primo tempo con discreto margine (45 a 40), dando poi il meglio nella parte iniziale della ripresa: il loro vantaggio saliva (59-50 all'8', 63-52 al 10') così da far pensare ad un esito ormai scontato e il quinto fallo che escludeva Johnson (i toscani lamentano l'eccessiva severità degli arbitri verso il loro americano) doveva, in teoria, segnare la resa del Sapori. Invece Cardaioli rinunciava anche a Bovone (2 su 9 la sua significativa media di realizzazione) e puntava tutto sui «piccoli», mandando in campo Ninci che rendeva 18 centimetri al suo avversario Laing ma in attacco risultava efficacissimo. I toscani arrivavano così al 69-72 al 16' e proprio Ninci aveva due personali t Hrare: 11 sbagliava entrambi, " Saclà si toglieva ogni spavento e chiudeva la partita senz'altri rischi. Il tabellino esalta gli anziani: De Simone (35 anni fra 6 giorni) e Cosmelli (33 anni) sono i cannonieri ed i loro meriti non stanno solo nei punti segnati. Cosmelli ha imbastito un duello spettacolare nel primo tempo con un Caglieris ispiratissimo, capace di «inventare» passaggi che manderebbero in canestro anche un paralitico. Purtroppo Caglieris deve ancora imparare a controllarsi, a disciplinare il suo estro straripante: trascinato dallo slancio ha commesso il quarto fallo al 18' del primo tempo ed ha dovuto uscire lasciando il posto al giovane Anconetani che se l'è cavata discretamente (però ha commesso 5 falli, però ha segnato solo un tiro su 4). Quando è tornato, Caglieris ha dovuto solo fare regia e mandare a canestro De Simone e Sacchetti. Molto valido Benevelli, utilissimo col suo tiro contro la «zona», una difesa che il Sapori ha adottato per due terzi di gara e alla quale ha fatto ricorso pure il Saclà a partire dalla metà del primo tempo. Un discorso a parte per John Laing, l'americano del Saclà. E' tutto da scoprire, se è vero che ieri è apparso diversissimo da come lo si conosceva. Pareva un gran tiratore (solo?) ed invece ha una media di 6 su 12 non eccezionale: in compenso ha difeso con grinta, ha «stoppato» diversi palloni, ha recuperato rimbalzi in difesa con mirabile continuità. Soprattutto ha tirato fuori, a volte, una carica agonistica degna dì Kenney. E questa è una qualità che il mite John dell'Illinoìs sembrava proprio non avere. Laing ha svettato ai rimbalzi, soprattutto sotto il proprio tabellone, ben assistito da Merlati e Frediani. De Simone invece, come sempre, ha fatto sentire la sua presenza particolarmente in attacco offrendosi puntuale, nel finale, ai passaggi-lampo di Caglieris. Antonio Tavarozzi Bovone cerca di sfuggire a Merlati: duello fra giganti barbuti (Foto Moisio)

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