Sollier uomo - partita per i bianchi a Padova

Sollier uomo - partita per i bianchi a Padova Sollier uomo - partita per i bianchi a Padova Due dei tre gol della vittoria vercellese (3 a 2) realizzati dalla mezz'ala - Un "rigore" inesistente limita lo svantaggio dei padroni di casa (Dal nostro inviato speciale) Padova, 11 novembre. " Un pareggio ci andrebbe bene » diceva il trainer della Pro Vercelli Sassi, pochi minuti prima dell'inizio della partita con il Padova. £' venuta invece la vittoria (3-2) per i bianchi a cancellare le perplessità delle sconlitte di Solbiate, in coppa Italia, e di Udine, di domenica scorsa. La Pro aveva un brutto ricordo della squadra veneta. L'anno scorso, in piena « bagarre » per non retrocedere, i piemontesi lurono scontati all'ultimo minuto al - Robbiano » grazie ad un rigore lasullo decretato dall'arbitro Sancini. Il direttore di gara lasciò lo stadio all'una di colle dopo ore di assedio. Oggi all'- Appiani » c'erano almeno mille persone giunte con ogni mezzo per seguire le sorti di Castel lazzi e soci. La Pro Vercelli ha ripagato l'attaccamento ai colori sociali con una prova maiuscola. L'incontro è stato dominato dagli ospiti che. sin dall'inizio, hanno impensierito la dilesa biancoscudata. Al secondo minuto inlatti la Pro andava già a segno: punizione-cross di Pereni e preciso colpo di testa di Maioni che batteva Memo. L'arbitro però non convalidava la rete per un discutibile tallo dello stesso Maioni su Furiali. La gara è poi proseguita con toni assai piacevoli. Fasi alterne, continui rovesciamenti di Ironie. Al 10' Manservigi colpiva la taccia esterna della traversa con un tiro parabolico. La Pro è quindi salita in cattedra. Ha incominciato a macinare un gran lavoro a centro¬ campo tatto di passaggi smarcanti, di rapide triangolazioni. Rossetti. Rossi. Pereni e Sollier hanno condotto il gioco a piacimento. Pereni e soprattutto Sollier, sono stati gli autentici protagonisti della gara. Quest'ultimo ha imperversalo sulla tre quarti di campo con la consueta grinta, con cambi di velocità che hanno messo in dillicoltà il diretto controllore Lazzaro. Già al 21' un suo gran tiro ha costretto Memo ed una parala d'intuito. Al 34' ha si- glalo un gol-capolavoro. Ricevuta la palla da Pereni si è permesso un delizioso « slalom » tra i ditensori per poi concludere con una bordata imprendibile di sinistro a mezza altezza. Il Padova non ha saputo reagire al momento felice della Pro Vercelli e tre minuti dopo è giunta un'altra prodezza dello scatenalo Sollier: cross del solito Pereni, rimpallo su Maioni e la stera perveniva a Sollier. Preciso il suo tocco su un'uscita del portiere. Il pesante svantaggio ha raggelato i tilosi padovani. Gli incitamenti dei sostenitori vercellesi hanno ancor più « accompagnato » l'autoritaria prestazione dei bianchi. Soltanto al 41' Castellazzi ha corso un grosso rischio. Lasciatosi sfuggire la palla, ha intatti permesso a Musiello di indirizzarla di tacco a poca distanza dal palo. Il primo tempo si è chiuso con un antipatico battibecco in tribuna, fortunatamente sedato sul nascere dalla forza pubblica. Ripresa con il Padova che partiva a spron battuto. Dopo cinque risultati utili consecutivi è senza dubbio - choccante incassare due reti in casa. L'undici di Gatti ha attaccato, ma In maniera poco lucida ed incisiva. Dalla generale inconsistenza sono emersi Pandrin, Lasagni, Manservigi. Al 48' si presentava alla Pro l'occasione per triplicare, ma Rossetti tutto solo calciava a lato. Sugli spalti si è poi avvertita un po' di tensione. Il Padova ha tentato il tulto per tulto. I padroni di casa sono cresciuti a centrocampo e la Pro ha commesso l'errore di lai- « melina ». Un po' contratti, un po' stanchi per il grande dispendio di energie i bianchi hanno lasciato l'iniziativa agli avversari. Al 73' si è registrata però un'altra incursione di Sollier che sliorava il palo alle sinistra del portiere. Al 75' c'era un passaggio filtrante per Trentin che, in sospetta posizione di fuorigioco, scivolava in spac¬ cata sulla palla. Ma il Padova riduceva le distanze al 77'. Tiro di Pandrin, respinta di Castellazzi: sul pallone si avventava Manservigi che trovava il gol tra una selva di gambe. Momenti di paura per la Pro ma ci pensava Coramini ad aiutare I bianchi. L'ex juventino stendeva in piena arca Rossi; sacrosanto rigore realizzato da Rossetti all'80'. Sul 3 a 1 la partita sembrava finita. Il Padove era rassegnato, ma l'ultima emozione veniva grazie ad una balzana decisione dell'arbitro Chiapponi. Bonn! all'89' ostacolava Inori area Musiello. Sullo slancio l'attaccante padovano rovinava platealmente entro I 16 metri: penalty inesistente siglato dallo stesso Musiello, poi, il fischio finale. Successo meritato dunque della Pro Vercelli che ha espresso una manovro assai disinvolta. Parecchi problemi invece per il "■'dova. Significativo un episodio. Il presidente Boldrin all'uscita dello stadio è sfafo contestato .la un gruppo di tifosi. Gli è stata rimproverata la sua • ostinazione » nel voler mantenere l'allenatore Gatti alla guida tecnica della squadra. Ferruccio Ca vallerò Padova: Memo; Pandrin, Freddi; Lasagni, Furlan (dal 42' Scalabrin), Coramini; Manservigi, Lazzaro, Musiello, Pincelli, Trentin. Pro Vercelli: Castellazzi; Varinoci, Jtissich; Balocco, Bonni, Rossetti; Rossi, Sollier, Maioni, Pereni, Guarnieri. Arbitro: Chiapponi di Livorno. Il vercellese Sollier Sollier uomo - partita per i bianchi a Padova Sollier uomo - partita per i bianchi a Padova Due dei tre gol della vittoria vercellese (3 a 2) realizzati dalla mezz'ala - Un "rigore" inesistente limita lo svantaggio dei padroni di casa (Dal nostro inviato speciale) Padova, 11 novembre. " Un pareggio ci andrebbe bene » diceva il trainer della Pro Vercelli Sassi, pochi minuti prima dell'inizio della partita con il Padova. £' venuta invece la vittoria (3-2) per i bianchi a cancellare le perplessità delle sconlitte di Solbiate, in coppa Italia, e di Udine, di domenica scorsa. La Pro aveva un brutto ricordo della squadra veneta. L'anno scorso, in piena « bagarre » per non retrocedere, i piemontesi lurono scontati all'ultimo minuto al - Robbiano » grazie ad un rigore lasullo decretato dall'arbitro Sancini. Il direttore di gara lasciò lo stadio all'una di colle dopo ore di assedio. Oggi all'- Appiani » c'erano almeno mille persone giunte con ogni mezzo per seguire le sorti di Castel lazzi e soci. La Pro Vercelli ha ripagato l'attaccamento ai colori sociali con una prova maiuscola. L'incontro è stato dominato dagli ospiti che. sin dall'inizio, hanno impensierito la dilesa biancoscudata. Al secondo minuto inlatti la Pro andava già a segno: punizione-cross di Pereni e preciso colpo di testa di Maioni che batteva Memo. L'arbitro però non convalidava la rete per un discutibile tallo dello stesso Maioni su Furiali. La gara è poi proseguita con toni assai piacevoli. Fasi alterne, continui rovesciamenti di Ironie. Al 10' Manservigi colpiva la taccia esterna della traversa con un tiro parabolico. La Pro è quindi salita in cattedra. Ha incominciato a macinare un gran lavoro a centro¬ campo tatto di passaggi smarcanti, di rapide triangolazioni. Rossetti. Rossi. Pereni e Sollier hanno condotto il gioco a piacimento. Pereni e soprattutto Sollier, sono stati gli autentici protagonisti della gara. Quest'ultimo ha imperversalo sulla tre quarti di campo con la consueta grinta, con cambi di velocità che hanno messo in dillicoltà il diretto controllore Lazzaro. Già al 21' un suo gran tiro ha costretto Memo ed una parala d'intuito. Al 34' ha si- glalo un gol-capolavoro. Ricevuta la palla da Pereni si è permesso un delizioso « slalom » tra i ditensori per poi concludere con una bordata imprendibile di sinistro a mezza altezza. Il Padova non ha saputo reagire al momento felice della Pro Vercelli e tre minuti dopo è giunta un'altra prodezza dello scatenalo Sollier: cross del solito Pereni, rimpallo su Maioni e la stera perveniva a Sollier. Preciso il suo tocco su un'uscita del portiere. Il pesante svantaggio ha raggelato i tilosi padovani. Gli incitamenti dei sostenitori vercellesi hanno ancor più « accompagnato » l'autoritaria prestazione dei bianchi. Soltanto al 41' Castellazzi ha corso un grosso rischio. Lasciatosi sfuggire la palla, ha intatti permesso a Musiello di indirizzarla di tacco a poca distanza dal palo. Il primo tempo si è chiuso con un antipatico battibecco in tribuna, fortunatamente sedato sul nascere dalla forza pubblica. Ripresa con il Padova che partiva a spron battuto. Dopo cinque risultati utili consecutivi è senza dubbio - choccante incassare due reti in casa. L'undici di Gatti ha attaccato, ma In maniera poco lucida ed incisiva. Dalla generale inconsistenza sono emersi Pandrin, Lasagni, Manservigi. Al 48' si presentava alla Pro l'occasione per triplicare, ma Rossetti tutto solo calciava a lato. Sugli spalti si è poi avvertita un po' di tensione. Il Padova ha tentato il tulto per tulto. I padroni di casa sono cresciuti a centrocampo e la Pro ha commesso l'errore di lai- « melina ». Un po' contratti, un po' stanchi per il grande dispendio di energie i bianchi hanno lasciato l'iniziativa agli avversari. Al 73' si è registrata però un'altra incursione di Sollier che sliorava il palo alle sinistra del portiere. Al 75' c'era un passaggio filtrante per Trentin che, in sospetta posizione di fuorigioco, scivolava in spac¬ cata sulla palla. Ma il Padova riduceva le distanze al 77'. Tiro di Pandrin, respinta di Castellazzi: sul pallone si avventava Manservigi che trovava il gol tra una selva di gambe. Momenti di paura per la Pro ma ci pensava Coramini ad aiutare I bianchi. L'ex juventino stendeva in piena arca Rossi; sacrosanto rigore realizzato da Rossetti all'80'. Sul 3 a 1 la partita sembrava finita. Il Padove era rassegnato, ma l'ultima emozione veniva grazie ad una balzana decisione dell'arbitro Chiapponi. Bonn! all'89' ostacolava Inori area Musiello. Sullo slancio l'attaccante padovano rovinava platealmente entro I 16 metri: penalty inesistente siglato dallo stesso Musiello, poi, il fischio finale. Successo meritato dunque della Pro Vercelli che ha espresso una manovro assai disinvolta. Parecchi problemi invece per il "■'dova. Significativo un episodio. Il presidente Boldrin all'uscita dello stadio è sfafo contestato .la un gruppo di tifosi. Gli è stata rimproverata la sua • ostinazione » nel voler mantenere l'allenatore Gatti alla guida tecnica della squadra. Ferruccio Ca vallerò Padova: Memo; Pandrin, Freddi; Lasagni, Furlan (dal 42' Scalabrin), Coramini; Manservigi, Lazzaro, Musiello, Pincelli, Trentin. Pro Vercelli: Castellazzi; Varinoci, Jtissich; Balocco, Bonni, Rossetti; Rossi, Sollier, Maioni, Pereni, Guarnieri. Arbitro: Chiapponi di Livorno. Il vercellese Sollier

Luoghi citati: Balocco, Italia, Livorno, Padova, Solbiate, Udine