Prova del fuoco per l'imbattibilità di Zoff

Prova del fuoco per l'imbattibilità di Zoff La difesa azzurra non subisce gol dal 20 settembre 1972 Prova del fuoco per l'imbattibilità di Zoff L'Italia non perde da dodici partite - L'ultima sconfitta risale ad un anno e mezzo fa con il Belgio (1-2) - Il portiere bianconero ha incassato l'ultimo gol nell'amichevole di Torino vinta sulla Jugoslavia (3-1) - "Decisivo l'aiuto dei centrocampisti per una difesa forte" dice il libero Burgnich - "Bisognerà stare attenti soprattutto ai cross degli inglesi" ammonisce capitan Facchetti (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 11 novembre. L'Italia non perde da dodici partite, cioè da un anno e mezzo, quando fu sconfitta al « Pare Astrid » di Bruxelles (2 a 1) dal Belgio, venendo eliminata dai quarti di finale della Coppa Europa per nazioni. Da quella volta è imbattuta. Negli ultimi dieci incontri ha subito un solo gol. nell'amichevole di Torino con la Jugoslavia. 3 a 1, poi Zoff ha chiuso la saracinesca e la sua rete è inviolata da 827 minuti. Il primato di Zoff e la straordinaria solidità difensiva degli azzurri sono ora in pericolo. A Wembley. mercoledì, la retroguardia sosterrà l'esame più impegnativo. i « Per tutta la squadra, non so- ! lo per la difesa — dice Zoff — [ i sarà un test terribile. In casa lo- ! ro gli inglesi sono dei mostri. \ Nessun'altra squadra riesce ad avere la loro aggressività. Il " colpaccio " della Polonia non la testo. Caso mai è l'eccezione che conferma la regola ». — Se i polacchi avessero avuto un Riva in piena forma, cosa sarebbe successo agli inglesi? » L'Inghilterra ha sbagliato molti gol: è stata una giornata sfortunata ». — Potrebbe sbagliarli anche mercoledì... — Sarà molto difficile che io conservi la mia rete inviolata o che i abbia la fortuna del bravissimo portiere ' polacco. Dicono che il | forcing incessante degli inglesi tolga loro la lucidità in fase conclusiva. Può anche essere vero ma è gente che si presenta spesso sola davanti al portiere. Noi dovremo cercare di togliere loro qualche volta l'iniziativa, altrimenti saranno guai ». — Lei giocò a Wembley. nella rappresentativa del vecchio Mec contro quella del nuovo Mec. Fu una esperienza interessante? « Molto istruttiva anche se subii due gol In 45 minuti. Giocai inlatti solo nella ripresa, al posto del belga Piot. Wembley. tempio dei maestri del calcio, è uno stadio suggestivo, ma non mi fa certo impressione. Conosco gli mette "che" Te ga^e più difficili" in inglesi. A Torino li abbiamo già battuti. A Londra giocheremo in un clima agonistico diverso e ci basterebbe non perdere ». Con Zoff. il sempre presente della difesa di ferro, è Tarcisio Burgnich. L'anziano « libero » ha dimostrato di essere ancora il più valido nel ruolo, un pilastro insostituibile della difesa per la sua esperienza, per la sua integrità di atleta. — Qual è il segreto della forza difensiva dell'Italia? — Le difese sono forti — risponde Burgnich — se sono aiutate dal resto della squadra, in particolare dal centrocampo. Sinora l'aiuto lo abbiamo avuto e i risultati lo confermano. Sul piano individuale la Nazionale ha selezionato il meglio che olire il campionato ». — A Londra saprete resistere alla furia agonistica degli uomini di Ramsey? « La loro sluriata sarà tremenda nei primi venti minuti ma se gli inglesi giocheranno come contro la Polonia, cioè con dei cross anziché In velocità, non avremo problemi. Noi dovremo scendere in campo senza paura, l'Inghilterra è una bella squadra ma l'Italia non è da meno. Non dovremo farci chiudere nella nostra area, tutti dovremo correre, dai portiere all'ala sinistra ». — Anche il portiere? « Non fraintendetemi. Il portiere dovrà ragionare e muoversi nella propria sfera di azione con intelligenza ». Facchetti, coinvolto nella grande epurazione che seguì la disfatta di Bruxelles, ha riconquistato il posto di titolare ad Istanbul, nella delicata partita con la Turchia, dimostrando, anche nelle successive gare, di essere sempre un punto di forza della difesa italiana. La solidità del reparto, secondo Facchetti, è dipesa dalla forza di quelli che l'hanno composto. Facchetti, però, am nazionale le ha disputate in casa « Anch'io penso che è improbabile conservare l'imbattibilità c Wembley. Per 90 minuti gli inglesi ci aggrediranno e se riusciranno a passare saranno dolori. Essi attaccano ripetutamente con dei cross da fondo campo, che mettono il difensore in svantaggio sull'attaccante. La spinta proviene anche dai terzini che si inseriscono a turno traslormandosl In autentiche estreme, lo dovrò vedermela con Channon, considerato il giovane più promettente della nuova Inghilterra. E' molto veloce e si sposta a destra e a sinistra. Sarà un compito dillicile ». — Oual è il miglior sistema per fermarli? » Resistere nella prima mezz'ora creando un argine a metà campo e cercare di incutere loro paura ». — La Polonia è riuscita addirittura a batterli... « Poteva però incassare tranquillamente cinque gol ». A Wembley la retroguardia sarà imperniata sul blocco interista. Lo stopper sarà Bellugi, che subentra all'infortunato Morini. Bellugi aveva già giocato a Torino, nello storico match vinto dall'Italia sui bianchi di Ramsey, sostituendo nella ripresa Morini, pulugi, nel complesso, ha già disputato sei partite in questa difesa post-Bruxelles. Dice: ■ Sapremo cosa vale la retroguardia dopo l'amichevole di Londra, lo sono pronto. Osgood è forte di testa, ed è assai tecnico: dovrò marcarlo stretto. Tutti dietro dorè allora dolorante al tallone. Belvremo stare molto attenti ». Secondo Spinosi la solidità della difesa dipende dall'apporto del centrocampo. Il terzino è convinto che gli inglesi come è loro abitudine attaccheranno in forze ma senza sbilanciarsi troppo » perché dovranno preoccuparsi anche dei nostri Riva e Chinaglia ». Poi aggiunge: « A Wembley può capitare di tutto, anche che vinca l'Italia, lo marcherò Clarke. che è tecnicamente il più forte attaccante dell'Inghilterra ». In questa « tavola rotonda » sull'impianto difensivo azzurro, si in¬ serisce anche Capello il centrocampista più vicino ai difensori. <• L'impianto funziona bene — dice Capello — per l'abilità dei nostri marcatori e per II movimento di Burgnich che impedisce a noi centrocampisti di "ballare" come accadeva in passato per " l'uomo in più " che hanno normalmente le squadre straniere rispetto a noi. Burgnich ora esce dall'area di una decina di metri. A Londra, però, dovrà uscire un po' meno polche gli inglesi poggiano i loro temi offensivi sui traversoni. Sarà una partita diversa rispetto a Torino: a Wembley saranno le nostre punte ad esporsi a brutte figure perché rimarranno spesso isolate. Noi dovremo ridurrò gli spazi, come hanno latto i polacchi, fortunati, ma tatticamente bene impostati ». Bruno Bernardi Dino ZofI (a sinistra) cercherà di migliorare a Wembley il proprio primato (827 minuti) d'imbattibilità e di riscattare la sfortunata prova di Ceresoli (a destra), il portiere che nel 1934, pur parando un rigore al primo minuto di gioco, non riuscì ad evitare la prima sconfitta dell'Italia per 3-2, nonostante la grande prova di tutta la squadra azzurra e segnatamente di Meazza autore di due meravigliosi gol Prova del fuoco per l'imbattibilità di Zoff La difesa azzurra non subisce gol dal 20 settembre 1972 Prova del fuoco per l'imbattibilità di Zoff L'Italia non perde da dodici partite - L'ultima sconfitta risale ad un anno e mezzo fa con il Belgio (1-2) - Il portiere bianconero ha incassato l'ultimo gol nell'amichevole di Torino vinta sulla Jugoslavia (3-1) - "Decisivo l'aiuto dei centrocampisti per una difesa forte" dice il libero Burgnich - "Bisognerà stare attenti soprattutto ai cross degli inglesi" ammonisce capitan Facchetti (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 11 novembre. L'Italia non perde da dodici partite, cioè da un anno e mezzo, quando fu sconfitta al « Pare Astrid » di Bruxelles (2 a 1) dal Belgio, venendo eliminata dai quarti di finale della Coppa Europa per nazioni. Da quella volta è imbattuta. Negli ultimi dieci incontri ha subito un solo gol. nell'amichevole di Torino con la Jugoslavia. 3 a 1, poi Zoff ha chiuso la saracinesca e la sua rete è inviolata da 827 minuti. Il primato di Zoff e la straordinaria solidità difensiva degli azzurri sono ora in pericolo. A Wembley. mercoledì, la retroguardia sosterrà l'esame più impegnativo. i « Per tutta la squadra, non so- ! lo per la difesa — dice Zoff — [ i sarà un test terribile. In casa lo- ! ro gli inglesi sono dei mostri. \ Nessun'altra squadra riesce ad avere la loro aggressività. Il " colpaccio " della Polonia non la testo. Caso mai è l'eccezione che conferma la regola ». — Se i polacchi avessero avuto un Riva in piena forma, cosa sarebbe successo agli inglesi? » L'Inghilterra ha sbagliato molti gol: è stata una giornata sfortunata ». — Potrebbe sbagliarli anche mercoledì... — Sarà molto difficile che io conservi la mia rete inviolata o che i abbia la fortuna del bravissimo portiere ' polacco. Dicono che il | forcing incessante degli inglesi tolga loro la lucidità in fase conclusiva. Può anche essere vero ma è gente che si presenta spesso sola davanti al portiere. Noi dovremo cercare di togliere loro qualche volta l'iniziativa, altrimenti saranno guai ». — Lei giocò a Wembley. nella rappresentativa del vecchio Mec contro quella del nuovo Mec. Fu una esperienza interessante? « Molto istruttiva anche se subii due gol In 45 minuti. Giocai inlatti solo nella ripresa, al posto del belga Piot. Wembley. tempio dei maestri del calcio, è uno stadio suggestivo, ma non mi fa certo impressione. Conosco gli mette "che" Te ga^e più difficili" in inglesi. A Torino li abbiamo già battuti. A Londra giocheremo in un clima agonistico diverso e ci basterebbe non perdere ». Con Zoff. il sempre presente della difesa di ferro, è Tarcisio Burgnich. L'anziano « libero » ha dimostrato di essere ancora il più valido nel ruolo, un pilastro insostituibile della difesa per la sua esperienza, per la sua integrità di atleta. — Qual è il segreto della forza difensiva dell'Italia? — Le difese sono forti — risponde Burgnich — se sono aiutate dal resto della squadra, in particolare dal centrocampo. Sinora l'aiuto lo abbiamo avuto e i risultati lo confermano. Sul piano individuale la Nazionale ha selezionato il meglio che olire il campionato ». — A Londra saprete resistere alla furia agonistica degli uomini di Ramsey? « La loro sluriata sarà tremenda nei primi venti minuti ma se gli inglesi giocheranno come contro la Polonia, cioè con dei cross anziché In velocità, non avremo problemi. Noi dovremo scendere in campo senza paura, l'Inghilterra è una bella squadra ma l'Italia non è da meno. Non dovremo farci chiudere nella nostra area, tutti dovremo correre, dai portiere all'ala sinistra ». — Anche il portiere? « Non fraintendetemi. Il portiere dovrà ragionare e muoversi nella propria sfera di azione con intelligenza ». Facchetti, coinvolto nella grande epurazione che seguì la disfatta di Bruxelles, ha riconquistato il posto di titolare ad Istanbul, nella delicata partita con la Turchia, dimostrando, anche nelle successive gare, di essere sempre un punto di forza della difesa italiana. La solidità del reparto, secondo Facchetti, è dipesa dalla forza di quelli che l'hanno composto. Facchetti, però, am nazionale le ha disputate in casa « Anch'io penso che è improbabile conservare l'imbattibilità c Wembley. Per 90 minuti gli inglesi ci aggrediranno e se riusciranno a passare saranno dolori. Essi attaccano ripetutamente con dei cross da fondo campo, che mettono il difensore in svantaggio sull'attaccante. La spinta proviene anche dai terzini che si inseriscono a turno traslormandosl In autentiche estreme, lo dovrò vedermela con Channon, considerato il giovane più promettente della nuova Inghilterra. E' molto veloce e si sposta a destra e a sinistra. Sarà un compito dillicile ». — Oual è il miglior sistema per fermarli? » Resistere nella prima mezz'ora creando un argine a metà campo e cercare di incutere loro paura ». — La Polonia è riuscita addirittura a batterli... « Poteva però incassare tranquillamente cinque gol ». A Wembley la retroguardia sarà imperniata sul blocco interista. Lo stopper sarà Bellugi, che subentra all'infortunato Morini. Bellugi aveva già giocato a Torino, nello storico match vinto dall'Italia sui bianchi di Ramsey, sostituendo nella ripresa Morini, pulugi, nel complesso, ha già disputato sei partite in questa difesa post-Bruxelles. Dice: ■ Sapremo cosa vale la retroguardia dopo l'amichevole di Londra, lo sono pronto. Osgood è forte di testa, ed è assai tecnico: dovrò marcarlo stretto. Tutti dietro dorè allora dolorante al tallone. Belvremo stare molto attenti ». Secondo Spinosi la solidità della difesa dipende dall'apporto del centrocampo. Il terzino è convinto che gli inglesi come è loro abitudine attaccheranno in forze ma senza sbilanciarsi troppo » perché dovranno preoccuparsi anche dei nostri Riva e Chinaglia ». Poi aggiunge: « A Wembley può capitare di tutto, anche che vinca l'Italia, lo marcherò Clarke. che è tecnicamente il più forte attaccante dell'Inghilterra ». In questa « tavola rotonda » sull'impianto difensivo azzurro, si in¬ serisce anche Capello il centrocampista più vicino ai difensori. <• L'impianto funziona bene — dice Capello — per l'abilità dei nostri marcatori e per II movimento di Burgnich che impedisce a noi centrocampisti di "ballare" come accadeva in passato per " l'uomo in più " che hanno normalmente le squadre straniere rispetto a noi. Burgnich ora esce dall'area di una decina di metri. A Londra, però, dovrà uscire un po' meno polche gli inglesi poggiano i loro temi offensivi sui traversoni. Sarà una partita diversa rispetto a Torino: a Wembley saranno le nostre punte ad esporsi a brutte figure perché rimarranno spesso isolate. Noi dovremo ridurrò gli spazi, come hanno latto i polacchi, fortunati, ma tatticamente bene impostati ». Bruno Bernardi Dino ZofI (a sinistra) cercherà di migliorare a Wembley il proprio primato (827 minuti) d'imbattibilità e di riscattare la sfortunata prova di Ceresoli (a destra), il portiere che nel 1934, pur parando un rigore al primo minuto di gioco, non riuscì ad evitare la prima sconfitta dell'Italia per 3-2, nonostante la grande prova di tutta la squadra azzurra e segnatamente di Meazza autore di due meravigliosi gol