Campione di bob con uno scatto devia la rivoltella che gli puntano alla testa

Campione di bob con uno scatto devia la rivoltella che gli puntano alla testa Cervinia: parte un colpo e gli sfiora un braccio Campione di bob con uno scatto devia la rivoltella che gli puntano alla testa Durante una lite di notte - Era stato aggredito assieme a un avvocato valdostano dopo una discussione in una sala da ballo - Lo sparatore, uno studente spezzino, è stato arrestato (Dal nostro inviato speciale) Cervinia, 4 novembre. Una lite banale in una sala da ballo di Cervinia è degenerata in una sparatoria, stanotte verso le 3, nella piazza Guido Rey: una pallottola ha sfiorato al braccio bucandogli il maglione, Giovanni Bonichon, 29 anni, insegnante elementare e campione di "bob". A sparare è stato uno studente universitario ligure, Marco Ciarmela, 22 anni, domiciliato alla Spezia, in via del Prione 259 ed abitante a Milano in via Pontaccio 2. Con il Ciarmela c'era il diciannovenne Carlo Lodigiani, abitante a Carugate, presso Milano, in via Pascoli 7, commerciante. Giovanni Bonichon era con l'avvocato Carlo Marcoz, 30 anni, di Aosta. La lite si è sviluppata in due tempi. La lite è cominciata nella sala da ballo della Capanna Alpina. Suonavano uno shake, l'avvocato Marcoz con la moglie, la cognata ed il Bonichon ballavano. Ballavano anche i due "milanesi" con alcune amiche. C'era poco spazio, le coppie si urtavano. Ad un certo punto ai due valdostani è sembrato che i giovani insistessero con in- tenzione negli scontri. Qualche parola, l'atteggiamento un pò-' spavaldo, è bastato. Il Marcoz e Bonichon han- no invitato i due giovani a smetterla. Il tono è stato duro. Gli altri hanno risposto. E' finita in uno scontato "Uscite fuori". In strada, nonostante l'aria pungente, le ire non sono sbollite. Sono corse parole grosse e alla presenza di alcuni testimoni i quattro sono venuti alle mani. Sono stati divisi calmati ed il gruppetto si è sciolto. Ma la pace è durata poco. Il Ciarmela ed il suo amico sono corsi alla pensione Meublé Jolly dove alloggiano. Quando sono usciti, po- . co dopo, il Ciarmela teneva | in pugnQ una pistola cali. bro 22. Hanno raggiunto di nuovo i due con i quali erano venuti alle mani. Non si sa bene a questo I punto quale parte abbia avuto il Lodigiani che è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento. Di nuovo parole grosse, poi qualche pugno. Il Ciarmela quando si è visto sopraffatto avrebbe puntato la pistola alla testa del Bonichon, e sparato. Fortunosamente, un attimo prima che il colpo partisse il « bobista », con uno scatto, gli ha abbassato il braccio. La pallottola gli ha forato la maglia poco sopra il gomito sinistro. Ci sono stati altri quattro o cinque spari. L'avvocato Marcoz che cono- sce il brigadiere dei carabinieri Bellantone (la caserma è a due passi dai litiganti) lo ha chiamato per nome: «Bel lantone, Bellantone ci am mozzano». Il sottufficiale è balzato dal letto, si è vestito in fretta e con i carabinieri Di Cristino e De Luca è corso fuori. I due giovani erano già scappati. Per terra c'erano due pistole: una calibro 22 a canna lunga e una innocua calibro 6 ad aria compressa. I carabinieri di Cervinia con quelli di Valtournanche arrivati di rinforzo poco dopo hanno circondato la pensione « Meublé Jolly ». I due hanno cercato di saltare da una finestra, ma sono finiti nelle braccia dei militari. Il Ciarmela arrestato per duplice tentato omicidio e porto abusivo di arma verso le 13 di oggi è stato portato alla Torre dei Balivi, il carcere giudiziario d'Aosta. Mario Bariona Giovanni Bonichon, il campione di bob ferito Campione di bob con uno scatto devia la rivoltella che gli puntano alla testa Cervinia: parte un colpo e gli sfiora un braccio Campione di bob con uno scatto devia la rivoltella che gli puntano alla testa Durante una lite di notte - Era stato aggredito assieme a un avvocato valdostano dopo una discussione in una sala da ballo - Lo sparatore, uno studente spezzino, è stato arrestato (Dal nostro inviato speciale) Cervinia, 4 novembre. Una lite banale in una sala da ballo di Cervinia è degenerata in una sparatoria, stanotte verso le 3, nella piazza Guido Rey: una pallottola ha sfiorato al braccio bucandogli il maglione, Giovanni Bonichon, 29 anni, insegnante elementare e campione di "bob". A sparare è stato uno studente universitario ligure, Marco Ciarmela, 22 anni, domiciliato alla Spezia, in via del Prione 259 ed abitante a Milano in via Pontaccio 2. Con il Ciarmela c'era il diciannovenne Carlo Lodigiani, abitante a Carugate, presso Milano, in via Pascoli 7, commerciante. Giovanni Bonichon era con l'avvocato Carlo Marcoz, 30 anni, di Aosta. La lite si è sviluppata in due tempi. La lite è cominciata nella sala da ballo della Capanna Alpina. Suonavano uno shake, l'avvocato Marcoz con la moglie, la cognata ed il Bonichon ballavano. Ballavano anche i due "milanesi" con alcune amiche. C'era poco spazio, le coppie si urtavano. Ad un certo punto ai due valdostani è sembrato che i giovani insistessero con in- tenzione negli scontri. Qualche parola, l'atteggiamento un pò-' spavaldo, è bastato. Il Marcoz e Bonichon han- no invitato i due giovani a smetterla. Il tono è stato duro. Gli altri hanno risposto. E' finita in uno scontato "Uscite fuori". In strada, nonostante l'aria pungente, le ire non sono sbollite. Sono corse parole grosse e alla presenza di alcuni testimoni i quattro sono venuti alle mani. Sono stati divisi calmati ed il gruppetto si è sciolto. Ma la pace è durata poco. Il Ciarmela ed il suo amico sono corsi alla pensione Meublé Jolly dove alloggiano. Quando sono usciti, po- . co dopo, il Ciarmela teneva | in pugnQ una pistola cali. bro 22. Hanno raggiunto di nuovo i due con i quali erano venuti alle mani. Non si sa bene a questo I punto quale parte abbia avuto il Lodigiani che è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento. Di nuovo parole grosse, poi qualche pugno. Il Ciarmela quando si è visto sopraffatto avrebbe puntato la pistola alla testa del Bonichon, e sparato. Fortunosamente, un attimo prima che il colpo partisse il « bobista », con uno scatto, gli ha abbassato il braccio. La pallottola gli ha forato la maglia poco sopra il gomito sinistro. Ci sono stati altri quattro o cinque spari. L'avvocato Marcoz che cono- sce il brigadiere dei carabinieri Bellantone (la caserma è a due passi dai litiganti) lo ha chiamato per nome: «Bel lantone, Bellantone ci am mozzano». Il sottufficiale è balzato dal letto, si è vestito in fretta e con i carabinieri Di Cristino e De Luca è corso fuori. I due giovani erano già scappati. Per terra c'erano due pistole: una calibro 22 a canna lunga e una innocua calibro 6 ad aria compressa. I carabinieri di Cervinia con quelli di Valtournanche arrivati di rinforzo poco dopo hanno circondato la pensione « Meublé Jolly ». I due hanno cercato di saltare da una finestra, ma sono finiti nelle braccia dei militari. Il Ciarmela arrestato per duplice tentato omicidio e porto abusivo di arma verso le 13 di oggi è stato portato alla Torre dei Balivi, il carcere giudiziario d'Aosta. Mario Bariona Giovanni Bonichon, il campione di bob ferito

Luoghi citati: Aosta, Carugate, Milano