"Colpo" in pieno giorno contro una pellicceria

"Colpo" in pieno giorno contro una pellicceria Quattro ladri armati forzano la porta "Colpo" in pieno giorno contro una pellicceria In via Madama Cristina - Rubati visoni, volpi, colli di lupo Due militari accorrono, ma sono minacciati con una pistola Altro fatto: fioraia reagisce e mette in fuga il rapinatore Furto alle 19,30 di ieri in via Madama Cristina 72, ai danni di un negozio di articoli di moda in pelle. Due militari che passavano in quel momento sono stati minacciati con una pistola. Via Madama Cristina è piena di gente. La freddezza dei ladri è straordinaria. Si ferma una 1750 di colore verde ne scendono quattro giovani a viso scoperto: uno è armato, uno resta alla guida. Due militari che sono a pochi passi scorgono i quattro avvicinarsi alla porta del negozio, chiuso ma con le serrande alzate e la vetrina illuminata. « Tu fatti da parte e zitto », intima ad uno dei soldati il giovane armato. Gli altri tre fanno saltare la serratura della porta a vetri. Irrompono nel negozio e arraffano dalla vetrina colli di visone, di volpe e di lupo. « Un mazzo di 24 visioni beige — ha detto la proprietaria Pina Mastrazzo, 59 anni, via Saluzzo 106 — sei volpi del valore di 100 mila lire cadauna e 20 colli di lupo. Questa volta ci sono riusciti — ha aggiunto — hanno tentato già tre volte di forzare la porta del retro che dà sul cortile; non ce l'hanno mai fatta perché ha un chiavistello enorme di ferro ». I quattro hanno poi caricato la refurtiva sull'auto facendo il passamano secondo quanto hanno affermato dei testimoni. L'Alfa 1750 è ripartita con uno scatto rabbioso. I due soldati sono corsi in un negozio di fronte e hanno avvertito la polizia. E' stata compiuta una battuta nella zona, ma dei ladri nessuna traccia. — Una fioraia ambulante è stata aggredita e percossa da uno sconosciuto che voleva derubarla dell'incasso della mattina. La donna ha resistite costringendo il bandito a fuggire a mani vuote. E' accaduto alle 14 di ieri in via Arsenale 40 dove Anna Aburrà, 50 anni, corso Adriatico 8, ha un piccolo deposito di fiori. L'ambulante possiede un banco di vendita in corso Vittorio e ieri pomeriggio, terminato il lavoro, stava entrando nel portone di via Arsenale quando un giovane sui 30 anni, a viso scoperto, le è andato dietro. «Ho capito subito le sue intenzione» ha detto l'Aburrà alla polizia «ma non mi sono persa d'animo. Quando il bandito ha tentato di strapparmi la borsa dove tenevo un mazzo di fiori e il portafogli, mi sono ribellata e ho cominciato a tempestarlo di pugni». A questo punto l'uomo, estratto dalla tasca dell'impermeabile un piccolo manganello, ha colpito la donna alla nuca, senza riuscire a tramortirla. Le urla della fioraia, che non mollava la borsa, hanno spaventato il bandito che è fuggito. L'Aburrà si è messa a gridare: «Pigliatelo, mi ha aggredita» ma i pochi passanti che a quell'ora transitavano per via Arsenale non hanno fatto nulla per bloccare il giovane. Alle Molinette, la fioraia è stata medicata per una contusione al capo guaribile in una settimana. Alla polizia non ha saputo descrivere il suo aggressore. «Non l'ho visto in volto » ha spiegato « pensavo soltanto a difendermi e a salvare la borsa ». — Misteriosa sparatoria, ieri pomeriggio, sotto i portici di Porta Palazzo. Racconta Marco Racaniello, 35 anni, via San Domenico 2, operaio Fiat: «Erano le 17,30, stavo passeggiando tranquillamente, quando la mia attenzione è stata attratta da due uomini che litigavano. Mi sono avvicinato ma non ho avuto il tempo di capire che cosa stesse accadendo. E' partito un colpo di pistola che mi ha ferito una mano». Al Maria Vittoria il Racaniello è stato medicato per una ferita da arma da fuoco al pollice destro; la prognosi è di 6 giorni. La mobile, poco convinta del racconto, ha interrogato a lungo il Racaniello. Pina Mastrazzo sulla porta della pellicceria - La fioraia Anna Aburrà "Colpo" in pieno giorno contro una pellicceria Quattro ladri armati forzano la porta "Colpo" in pieno giorno contro una pellicceria In via Madama Cristina - Rubati visoni, volpi, colli di lupo Due militari accorrono, ma sono minacciati con una pistola Altro fatto: fioraia reagisce e mette in fuga il rapinatore Furto alle 19,30 di ieri in via Madama Cristina 72, ai danni di un negozio di articoli di moda in pelle. Due militari che passavano in quel momento sono stati minacciati con una pistola. Via Madama Cristina è piena di gente. La freddezza dei ladri è straordinaria. Si ferma una 1750 di colore verde ne scendono quattro giovani a viso scoperto: uno è armato, uno resta alla guida. Due militari che sono a pochi passi scorgono i quattro avvicinarsi alla porta del negozio, chiuso ma con le serrande alzate e la vetrina illuminata. « Tu fatti da parte e zitto », intima ad uno dei soldati il giovane armato. Gli altri tre fanno saltare la serratura della porta a vetri. Irrompono nel negozio e arraffano dalla vetrina colli di visone, di volpe e di lupo. « Un mazzo di 24 visioni beige — ha detto la proprietaria Pina Mastrazzo, 59 anni, via Saluzzo 106 — sei volpi del valore di 100 mila lire cadauna e 20 colli di lupo. Questa volta ci sono riusciti — ha aggiunto — hanno tentato già tre volte di forzare la porta del retro che dà sul cortile; non ce l'hanno mai fatta perché ha un chiavistello enorme di ferro ». I quattro hanno poi caricato la refurtiva sull'auto facendo il passamano secondo quanto hanno affermato dei testimoni. L'Alfa 1750 è ripartita con uno scatto rabbioso. I due soldati sono corsi in un negozio di fronte e hanno avvertito la polizia. E' stata compiuta una battuta nella zona, ma dei ladri nessuna traccia. — Una fioraia ambulante è stata aggredita e percossa da uno sconosciuto che voleva derubarla dell'incasso della mattina. La donna ha resistite costringendo il bandito a fuggire a mani vuote. E' accaduto alle 14 di ieri in via Arsenale 40 dove Anna Aburrà, 50 anni, corso Adriatico 8, ha un piccolo deposito di fiori. L'ambulante possiede un banco di vendita in corso Vittorio e ieri pomeriggio, terminato il lavoro, stava entrando nel portone di via Arsenale quando un giovane sui 30 anni, a viso scoperto, le è andato dietro. «Ho capito subito le sue intenzione» ha detto l'Aburrà alla polizia «ma non mi sono persa d'animo. Quando il bandito ha tentato di strapparmi la borsa dove tenevo un mazzo di fiori e il portafogli, mi sono ribellata e ho cominciato a tempestarlo di pugni». A questo punto l'uomo, estratto dalla tasca dell'impermeabile un piccolo manganello, ha colpito la donna alla nuca, senza riuscire a tramortirla. Le urla della fioraia, che non mollava la borsa, hanno spaventato il bandito che è fuggito. L'Aburrà si è messa a gridare: «Pigliatelo, mi ha aggredita» ma i pochi passanti che a quell'ora transitavano per via Arsenale non hanno fatto nulla per bloccare il giovane. Alle Molinette, la fioraia è stata medicata per una contusione al capo guaribile in una settimana. Alla polizia non ha saputo descrivere il suo aggressore. «Non l'ho visto in volto » ha spiegato « pensavo soltanto a difendermi e a salvare la borsa ». — Misteriosa sparatoria, ieri pomeriggio, sotto i portici di Porta Palazzo. Racconta Marco Racaniello, 35 anni, via San Domenico 2, operaio Fiat: «Erano le 17,30, stavo passeggiando tranquillamente, quando la mia attenzione è stata attratta da due uomini che litigavano. Mi sono avvicinato ma non ho avuto il tempo di capire che cosa stesse accadendo. E' partito un colpo di pistola che mi ha ferito una mano». Al Maria Vittoria il Racaniello è stato medicato per una ferita da arma da fuoco al pollice destro; la prognosi è di 6 giorni. La mobile, poco convinta del racconto, ha interrogato a lungo il Racaniello. Pina Mastrazzo sulla porta della pellicceria - La fioraia Anna Aburrà

Persone citate: Aburrà, Anna Aburrà, Marco Racaniello, Pina Mastrazzo, Racaniello