Carne e concimi

Carne e concimi Carne e concimi (Segue dalla 1" pagina) benzine; poter esportare ciò che si risparmia, in modo da introitare una parte dell'ingente massa di valuta che dobbiamo ormai pagare all'estero per fornirci di petrolio». La Malfa, che stornane ha nuovamente ricevuto il governatore Carli tra le 8,30 e le 9,30, fa oggi scrivere alla Voce Repubblicana che «un vitello e un barile dì petrolio in passato venivano acquistati all'estero dall'Italia vendendovi un'auto e due frigoriferi. Nel '74 per lo stesso vitello e lo spesso petrolio occorrono un'auto e mezza o tre frigoriferi». Questo perché i nostri prezzi all'esportazione sono aumentati solo d'un 12 per cento, mentre quelli all'importazione sono cresciuti d'un 25 per cento: «C'è caduta una tegola in testa, eppure dobbiamo andare a lavorare con la ferita e per giunta produrre di più, se non vogliamo accettare l'indigenza o un abbassamento del nostro tenore di vita». E ciò significa che anche La Malfa crede, e quindi opera, per lo sviluppo e contro la recessione. I tre ministri finanziari riprenderanno a vedersi dal 2 gennaio. Soddisfatto del lavoro svolto con Colombo, Giolitti. La Malfa è apparso Ferrari Aggradi. E' stata approvata la sua richiesta di chiedere subito al Mec l'abbattimento dei forti premi concessi (dal febbraio, dopo la caduta della lira) a chi dal Mec esporta bovini in Italia. La richiesta mira a far cadere le nostre importazioni di bovini e (fermo restando il prezzo di vendita al consumo), renderà possibile ai nostri allevatori di bovini di puntare sullo sviluppo della loro attività. La decisione verso il Mec presa stamane, ha spiegato Colombo, è preliminare all'adozione del finanziamento del piano carne quasi pronto in sede tecnica. Lunedì 7 gennaio, ha informato il sottosegretario al bilancio Morlino, i ministri finanziari e i rappresentanti delle Regioni nella programmazione discuteranno il modo concreto di riprendere il finanziamento per l'agricoltura, che ora è di competenza delle Regioni, con i fondi loro attribuiti dal governo. Per venerdì 4 gennaio Giolitti ha convocato i ministri per la programmazione onde approvare il nuovo meccanismo di legge che dal primo gennaio modificherà il sistema d'intervento finanziario dello Stato per l'industrializzazione del Sud. Giolitti è apparso soddisfatto dell'accordo raggiunto sugli incentivi: l'apposita legge, che dovrà essere approvata dal Consiglio dei ministri e dal Parlamento, avrà effetto retroattivo dal primo gennaio e consente quindi di riprendere l'esame dei progetti imprenditoriali presentati per il Sud. Un decreto del ministro De Mita, dopo una riunione del Comitato prezzi svoltasi con Colombo, Giolitti, La Malfa, Ferrari Aggradi, ha autorizzato l'aumento del prezzo base del cemento dalle 775 lire imposte addirittura nel 1958 a 1080 lire (cui s'aggiunge il costo d'imballaggio). In molte zone d'Italia i «trasportatori» stavano vendendo cemento a quasi 2 mila lire. Un altro decreto autorizza quattro aumenti nel settore dei fertilizzanti: è stimato che tale aumento elevi dal 2,7 al 3,6 per cento il costo globale di produzione sopportato in agricoltura, a parità di risultati (ma le produzioni sono in aumento). L'esame delle richieste di aumento dei prezzi presentate dalle società italiane costruttrici di auto e di pneumatici sarà continuato dopo il 2 gennaio. Infine solo dopo il 15 gennaio sarà ripreso il graduale sblocco dei prezzi dei 21 principali generi di consu- Giulio Mazzocchi mo. (A pag. 10: reazioni all'aumento dei fertilizzanti. Di Livio Burato).

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