Braccianti e salariati agricoli prima grande vertenza del '74

Braccianti e salariati agricoli prima grande vertenza del '74 Si apre nei primi dieci giorni di gennaio Braccianti e salariati agricoli prima grande vertenza del '74 La "piattaforma" rivendicativa già presentata alla Confagrìcoltura - Tra l'altro si chiede di considerare "orario di lavoro" il tempo impiegato per lunghi spostamenti - Imminenti trattative alla Snia tessili e alla Lanerossi (Dalla redazione romana) Roma, 29 dicembre. Quella dei braccianti e dei salariati agricoli sarà la prima grande vertenza nazionale a essere affrontata nel 1974. Se ne comincerà a parlare probabilmente nella prima decade di gennaio, poiché le organizzazioni sindacali aderenti alla Cgil, alla Cisl e alla Uil hanno già fatto conoscere alla Confagrìcoltura la bozza di piattaforma per il nuovo patto nazionale che dovrà essere applicato a partire dal primo gennaio. La trattativa, che riguarda un milione e 700 mila lavoratori, si articola su sette punti, alcuni di notevole rilievo e fortemente innovatori. Per la retribuzione, ferma restando la definizione del salario di qualifica in sede provinciale, i sindacati chiedono di portare i salari degli operai a 4 mila lire giornaliere e a 104 mila lire mensili di paga-base e contingenza, su cui calcolare i parametri di qualifica. Aumenti del 10 per cento sono stati chiesti per le ferie, le indennità speciali, l'incentivo di produttività. Per l'occupazione, le federazioni dei braccianti propongono che l'assunzione degli operai a tempo determinato sia garantita per l'intera fase lavorativa, salvo che in sede di collocamento non venga decisa l'adozione di turni. L'orario di lavoro dovrà essere mantenuto nelle attuali 40 ore settimanali, con la riduzione di due ore al giorno in caso di attività «nocive» e considerando come «orario di lavoro» il periodo di trasporto che superi un certo limite. Altre richieste dei sindacati riguardano le qualifiche, il miglioramento delle condizioni di lavoro, i diritti sindacali e la contrattazione provinciale per la quale si chiede l'unificazione della data di scadenza dei contratti. Imminente è anche l'inizio delle trattative per gli accordi aziendali dei gruppi «Snia-tessili» e «Lanerossi». Alla prima vertenza sono interessati oltre 3 mila lavoratori degli stabilimenti di Torino, Roma, Salerno, Bergamo, Gorizia, Treviso e Trieste. Le organizzazioni sindacali chiedono maggiori garanzie per i livelli occupazionali, la contrattazio¬ ne del carico di lavoro (determinazione degli organici di reparto e superamento delle forme incentivanti), il salario aziendale, l'inquadramento professionale. I lavoratori della «Lanerossi», che ancora non hanno sottoscritto l'accordo aziendale sono circa 7 mila, occupati negli stabilimenti di Foggia, Praia a Mare, Vicenza e Prato. Oltre a rivendicazioni economiche e normative pressoché analoghe a quelle dei tessili della «Snia», i sindacati sollecitano una maggiore attenzione dell'azienda per il Sud, «anche con nuovi insediamenti produttivi». Autostrade: 12 % di Iva da martedì sui pedaggi Roma, 29 dicembre. Dal primo gennaio 1974 sugli importi dei pedaggi autostradali sarà applicata l'Iva con l'aliquota del dodici per cento. Ne dà notizia l'Aiscat (Associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori), precisando che la disposizione è stata presa in ottemperanza alle norme legislative recentemente emanate. Gli importi dei pedaggi chiesti agli utenti comprenderanno perciò anche l'imposta. (Ansa)