Quando Helenio non vuol vedere di Giovanni Arpino

Quando Helenio non vuol vedere CALCIO E STILE Quando Helenio non vuol vedere Due paroline non di maniera a Helenio Herrera anima nera. Che dice il « nostro », anzi — per fortuna — // • loro»? Non sapendo più a quale argomento aggrapparsi, sostiene a tutte lettere: giornali e giornalisti sono condizionati dalla proprietà che li paga, per cui sì dilettano a imbastir processi alle squadre milanesi, massime l'Inter, mentre, quando perde una Juventus, tutti zitti. Sono motivi dialettici che non meriterebbero neppur d'essere ascoltati, talmente suonano balordi. Ci spiace solo che un gentiluomo quale Nereo Rocco li abbia in parte riecheggiati (furbo com'è a sfruttare la minima corrente d'acqua utile al suo mulino). Ma rispondiamo ad HH, perché non è lecito che se la sfanghi sempre liscia e getti impunemente polvere nei poveri occhi tifosi. Ecco i nostri argomenti: 1) Helenio evidentemente non si leva gli occhiali solo quando sta in panchina, ma anche al momento di leggere le pagine sportive. In caso contrario avrebbe notato i processi che hanno circondato la Juventus (benché non abbia perso due partite di seguito come l'Inter) e le numerose « tavole rotonde », le inchieste, i dialoghi aperti e liberi con allenatore e giocatori; 2) Helenio Ignora che la libertà di stampa in Italia è ancora ben solida, come dimostrano, tra l'altro, I rapporti specifici tra proprietà e giornalisti, come documenta, persino, la pubblicazione delle sue fanfaronate; 3) Helenio ritiene diabolico ogni stipendio che entri nelle tasche altrui e non si insacca nelle sue (con destinazione Svizzera); 4) concludendo, siamo e saremo sempre grati a qualsiasi proprietà che ritenga oggi e in futuro una dannazione aver a che fare con certo « mago ». Non esitiamo a ripeterci: l'Inter degli amici Facchetti, Burgnich, Mazzola, Bonlnsegna, è squadra indispensabile al campionato. Il suo « emmerdeur » no. Ne inventa due al giorno per seminar zizzania e lodare se stesso. Se lo goda quell'anima pia milanese che ancor oggi è disposta a versargli oltre cento milioni annuì senza Iva. Ma questa stessa anima e il suo vice, l'avvocato Prisco, spieghino al • doppio H » — già inguaiato in certi processi romani — a riflettere prima di dar fiato alla bocca. Una « palabra » in più, e il rapace inventore del « taca la baia » si troverà a camminare sui vetri rotti. E senza pantofole. Giovanni Arpino

Persone citate: Burgnich, Facchetti, Helenio Herrera, Helenio Ignora, Mazzola, Nereo Rocco, Stile

Luoghi citati: Hh, Italia