Limone nel caos dopo la nevicata di Francesco Fornari

Limone nel caos dopo la nevicata Impianti fermi, bloccato il treno Limone nel caos dopo la nevicata Il guasto all'elettrodotto non è stato ancora riparato: manca la corrente industriale - Si spera di riattivare oggi la ferrovia Si pagano ora i danni di una sfrenata speculazione edilizia (Dal nostro inviato speciale) Limone, 28 dicembre. A quattro giorni dalla «grande nevicata», Limone è in pieno caos. L'Enel non è ancora riuscito a riparare il guasto all'elettrodotto: l'energia elettrica è assicurata, ma limitatamente all'uso domestico (ma questa sera, alle 18, è di nuovo mancata per circa un'ora). Di conseguenza gl'impianti di risalita delle piste sono fermi. Sparuti gruppi di sciatori si avventurano sulla montagna, risalendo lungo le piste con le pelli di foca. La maggioranza dei turisti, però, rimane in città, sfruttando le ore di sole per prendere la tintarella. Molti sono ripartiti, tuttavia è impossibile trovare posto negli alberghi. Interrotti anche i collegamenti ferroviari: il treno si ferma a Vernante, da questa località i viaggiatori vengono trasbordati su pullman. Sembra che domattina la linea ferroviaria sarà finalmente riattivata. Per gli impianti di risalita bisognerà invece aspettare ancora: in municipio dicono che dovrebbero essere rimessi in funzione entro lunedi. Ma più che d'una certezza si tratta d'una speranza. A rilento, fra indecisioni e disagi, procede l'opera di sgombero della neve. Motivo del ritardo: la presenza sulle strade di auto in sosta, nascoste sotto una spessa coltre nevosa, che intralcia i lavori delle ruspe e degli spazzaneve r turbina. Oggi in Comune si è svolta una riunione tra sindaco, carabinieri, tecnici dell'Anas e ufficiali della polizia stradale, per trovare una soluzione all'annoso problema della circolazione. Nei prossimi giorni, in occasione delle feste di fine anno, dovrebbe essere vietato il transito lungo la statale dei veicoli privati e dei grossi autotreni. Una soluzione temporanea che provocherà malcontento e disagio, riportando di attualità uno dei più scottanti problemi di questo centro turistico: i parcheggi. In dieci anni Limone ha avuto uno sviluppo incredibile. Il piccolo paese montano s'è trasformato in una disordinata cittadina. Negli anni dal '64 al '69, sono stati costruiti decine di condomini: caserr. oni di cemento hanno invaso le pinete senza alcun rispetto per il paesaggio e le necessità degli abitanti. Fra le altre cose non sono stati previsti i parcheggi. «La colpa di questo disordine edilizio ricade sulla mancanza d'un piano regolatore», dice il sindaco, Sebastiano Bottero. Piano regolatore che dovrebbe essere varato, finalmente, nella primavera prossima, ma che alcuni ritengono già superato. Polemico, il sindaco accusa la Sovrintendenza ai monumenti, «colpevole di avere ap provato dei progetti edilizi senza criterio» e di «avere bocciato, invece, un progetto presentato dal Comune per la costruzione d'un parcheggio per duemila vetture nei pressi del vecchio cimitero». Sembra che adesso una società privata abbia presentato il progetto per un parcheggio sotterraneo in grado di ospitare quattromila vetture. Iniziativa che lascia scettico il sindaco, ma che potrebbe risolvere il problema della circolazione. «Questo parcheggio, se verrà costruito, sarà a pagamento. Quello che avrebbe fatto l'Amministrazione comunale, invece, sarebbe stato gratuito». Ma anche senza ripari, ribattono i tecnici: un parcheggio scoperto a Limone, d'inverno, non servirebbe a nulla. La prima nevicata lo renderebbe inagibile. L'espansione edilizia della città non è stata accompagnata inoltre da un potenziamento degli impianti sportivi, che sono gli stessi di dieci anni fa. Quattro seggiovie portano alle piste del Cros, del Sole, dei Tre Amis e dell'Alpe di Limonetto. Ognuna esercita da una diversa società, «sovente in contrasto tra loro », afferma il sindaco. Fra questi impianti non esistono collegamenti: gli sciatori sono costretti perciò a sobbarcarsi a lunghe attese, «per dieci minuti di discesa si fanno code di mezz'ora», si lamentano i turisti. Le possibilità sportive di Limone sono sfruttate, secondo i tecnici, soltanto al dieci per cento. Non sono previsti, almeno per l'immediato futuro, ampliamenti o costruzione di nuovi impianti. L'unica nota positiva, se verrà attuata, sarà l'istituzione d'una tessera di Ubera circolazione (sitipass) sugli impianti esistenti, che dovrebbe entrare in vigore l'8 gennaio. «Sempre meglio di -niente, però sarebbe stato molto più intelligente e vantaggioso per i turisti se questo provvedimento fosse stato deciso prima, in tempo per le vacanze natalìzie». Limone, come parecchie altre località alpine, è il risultato d'una speculazione edilizia che ha potuto prosperare per mancanza di leggi appropriate e per l'incuria degli organi preposti al controllo. «Gli errori d'un tempo non possono essere cancellati — dice il sindaco —, dobbiamo evitare che ne vengano commessi altri in futuro». Il piano regolatore è il primo passo da compiere. Per evitare che, l'inverno prossimo, alla prima nevicata, si ripetano gli inconvenienti e i disagi di oggi. Francesco Fornari

Persone citate: Amis, Cros, Sebastiano Bottero

Luoghi citati: Limone, Vernante