In Germania i banditi: tentarono di sequestrare il figlio di Buticchi di Franco Carrassi

In Germania i banditi: tentarono di sequestrare il figlio di Buticchi Sono fuggiti dopo il mancato rapimento per estorsione In Germania i banditi: tentarono di sequestrare il figlio di Buticchi La polizia della Spezia ha già identificato i tre componenti della banda - Il "piano" era in programma per la vigilia di Natale, ma la questura aveva ricevuto una confidenza - Il ragazzo in vacanza in Svizzera (Dal nostro corrispondente) La Spezia, 28 dicembre. Si sono spostate in Germania le indagini sul « caso Buticchi ». La polizia spezzina ha identificato i tre componenti del « commando » che aveva progettato di rapire, la vigilia di Natale, Marco Buticchi, secondogenito sedicenne di Albino Buticchi, presidente del Milan e industriale petrolifero. I loro nomi non sono stati resi noti. Su tutta la vicenda la questura mantiene il riserbo; tuttavia si è saputo che i rapitori sono riusciti a riparare in Germania. Della vicenda si starebbe occupando l'Interpol. Oggi sono state eseguite alcune perquisizioni. In particolare, si sta indagando nella zona di Santo Stefano Magra, grosso centro a quindici chilometri dalla Spezia. Si ha la certezza che esista una « base avanzata » dei mancati rapitori. In un successivo controllo eseguito dalle forze dell'ordine nell'Alta Lunigiana sarebbero stati trovati in un casolare sperduto un mitragliatore giocattolo, una pistola Beretta cai. 7,65, proiettili e alcuni passamontagna scuri che sarebbero serviti alla « gang » per mettere in atto il piano. Il questore dott. Pietro De Longis, che ha diretto le indagini, non rilascia dichiarazioni ufficiali: « Stiamo indagando; abbiamo una pista da seguire: niente di più ». Ma, nonostante il riserbo, si è potuto ricostruire la vicenda, che sta assumendo contorni più precisi e che la inseriscono nel filone dei rapimenti a scopo d'estorsione. Il piano era stato preparato con molta cura e avrebbe dovuto essere attuato in questi giorni, sembra alla vigilia di Natale. Marco Buticchi, che è nato dalla relazione del presidente del Milan con Maria Luisa Frunzo, dalla quale vive separato, doveva venire a trascorrere le vacanze nella villa che il padre possiede in una zona collinare di Lerici. Subito dopo i banditi sarebbero entrati in azione. Secondo quanto è stato possibile apprendere sulle indagini della polizia, l'idea iniziale del rapimento sarebbe venuta a un pregiudicato spezzino. Un « informatore fidato » avrebbe avvertito la questura di quanto si stava preparando: qualcuno progettava di rapire il figlio di uno dei più noti industriali della provincia spezzina. Questo accadeva un mese fa. Venivano subito svolti accertamenti, senza però riuscire a trovare nulla di concreto, in particolare senza riuscire a individuare la persona che doveva essere rapita. La settimana scorsa c'è stata un'altra « soffiata »: il piano esisteva realmente e ad esso sarebbero stati interessati anche due esponenti della malavita, sembra milanesi. Collegando Lerici con Milano la polizia ha subito pensato alla famiglia di Albino Buticchi. Il presidente del Milan è infatti spezzino e a Lerici, dove ha la villa e uno yacht, torna di frequente La polizia milanese avrebbe cosi cominciato a sorvegliare casa Buticchi, seguendo con molta discrezione i movimenti del giovane Marco; nello stesso tempo, la « Mobile » della Spezia controllava i dintorni della villa di Lerici. A mano a mano che si procedeva nelle indagini, altri preziosi elementi sarebbero stati acquisiti dagli investigatori, che alla fi¬ o una confidenza Il ag ne sarebbero stati in grado di ricostruire il piano del rapimento nei minimi particolari. Il « commando » sarebbe entrato in azione un paio di giorni dopo l'arrivo di Marco Buticchi alla Spezia. Il ragazzo doveva essere prelevato e condotto in auto sino alla periferia di Santo Stefano Magra, dove con un'altra macchina sarebbe poi stato portato verso le montagne, in una zona impervia scelta con cura sull'Appennino tosco-emiliano. Terminata questa fase dell'operazione, i banditi si sarebbero fatti vi¬ vitetolaInvespdQpestistdduze vi con la richiesta d'una forte somma per il riscatto. Il progetto è però « saltato » quando la polizia, .avuta la « soffiata », è intervenuta. In un primo momento gl'investigatori della questura spezzina speravano di tendere una trappola ai rapitori. Questo piano, però, è stato poi scartato: il rischio di esporre a pericoli Marco Buticchi era troppo forte. E' stato allora avvertito il padre del giovane, che ha mandato Marco in vacanza in una stazione invernale svizzera. Franco Carrassi

Luoghi citati: Germania, La Spezia, Lerici, Milano, Svizzera