Animali domestici e gioia dei bambini

Animali domestici e gioia dei bambini NEL MONDO DEI FIGLI Animali domestici e gioia dei bambini Se già avete deciso di prendere in casa un animale, non vi rimane che passare in rassegna il tipo che più si adatta al caso vostro. Ma se ancora siete incerti, può essere opportuno pensarci ancora. «Prima di decidere di tenere un animale in casa — scrive Vittorio Menasse nel Manuale pratico per gli amici del gatto —, quale che sia il movente di tale decisione, si valuti la serietà della propria intenzione e si esaminino attentamente le possibilità future di continuare ad ospitare l'animale». Scambiare una passeggera infatuazione per un reale desiderio di compagnia animale, finisce che alla prima marachella della bestiola o al pri¬ mo segno di stanchezza della famiglia, ci si ritrova pentiti e irritati per l'incauto acquisto. Ma supponiamo che le intenzioni siano seriamente motivate e le difficoltà di convivenza saggiamente approfondite, quale animale scegliere? Scrive il famoso etologo Konrad Lorenz: «Gli animali che non dovete comprare si possono distinguere in due grandi categorie: quelli che non potrebbero vivere con voi, e quelli con i quali voi non potreste vivere». Da un raffronto tra le vostre esigenze e quelle dell'animale, dovrebbe risultare una decisione in merito. Tra le esigenze vostre va tenuto conto dell'età e del temperamento dei figli, per la gioia dei quali, il più delle volte, si è indotti ad oltrepassare la soglia di un negozio di animali. Se i bambini sono al di sotto dei sei anni, solo pochi tipi di animali si rivelano adatti a soddisfare lo scopo: il cane, i criceti e i pesciolini. Gli uccellini, lo scoiattolo, il gatto — tra gli animali più frequentemente ospitati — sono invece più indicati per i bambini dai sei anni in avanti. « Ma anche per i bambini — afferma Giusto Benedetti, biologo presso lo zoo di Torino — l'animale non deve mai essere presentato come un giocattolo o un oggetto con cui divertirsi. Il rispetto per le esigenze della bestiola deve precedere il piacere che se ne può trarre». Tra le esigenze fondamentali vi sono quelle della pulizia, dell'alimentazione, della salute fisica e psichica. «Non bisogna, ad esempio, — continua Benedetti — somministrargli sempre lo stesso tipo di alimenti, né tormentarlo con insistenti provocazioni quando invece vuole essere lasciato in pace». Il minor grado di cure, di tempo e di fastidi casalinghi, relativamente all'affetto e al piacere che sanno procurare, ce li danno il gatto e i criceti. Un bel gatto siamese (il costo può variare dalle 10 alle 15 mila lire a seconda se è maschio o femmina) ha molte affinità col cane, lo si educa facilmente e, se si ha l'accortezza di mettergli a disposizione una tavoletta di legno per arrotarsi le unghie, non procura alcun danno alla casa. I criceti (lire 3000 la coppia) sono tranquilli, giocherelloni, piacevoli a vedersi e si riproducono con grande facilità. A differenza del gatto, non hanno bisogno di compagnia umana, quindi è possibile lasciarli soli anche per alcuni giorni. Anche i topi bianchì (lire 300 caduno) si adattano con relativa facilità alla prigionia e non presentano particolari problemi. «Senza dubbio — dice la signora Molinar del negozio "Nel regno degli animali" — questi sono gli animali più adatti ad essere tenuti in casa e ad essere allevati dai bambini». Anche gli uccellini possono costituire un angolo di natura nelle nostre case di cemento armato, ma occorre assicurare loro una gabbia piuttosto ampia, una pulizia giornaliera e molta tranquillità. Una coppia di bengalini senegalesi costa lire 3000; i canarini variano nel prezzo in relazione al colore (lire 6-9 mila), cui deve aggiungersi il costo della gabbia (dalle lire 3000 in su). Lo scoiattolo della Manciurìa è un piccolo roditore terricolo proprio dell'Asia, è agilissimo, è in perpetuo movimento e compie spericolati esercizi acrobatici: dì qui la gioia dei bambini. Ma attenzione alla gabbia: deve svilupparsi in senso verticale ed essere piuttosto robusta, meglio se munita di un terrario sul fondo per permettere alla femmina di partorire e di nascondere le provviste per l'inverno. Ultima raccomandazione del biologo dottor Benedetti: «Bisogna cercare di risvegliare l'interesse dell'animale per la vita, fare in modo che anche in condizioni di cattività eserciti egualmente l'intelligenza. Inoltre occorre fare in modo che l'approccio con l'animale sia sempre calmo, senza bruschi movimenti e improvvisi rumori». Aida Ribero

Persone citate: Aida Ribero, Benedetti, Giusto Benedetti, Konrad Lorenz, Molinar

Luoghi citati: Asia, Torino