Gli indumenti di lana portati ad Amerio possono offrire una traccia dei rapitori

Gli indumenti di lana portati ad Amerio possono offrire una traccia dei rapitori Gli indumenti di lana portati ad Amerio possono offrire una traccia dei rapitori I carcerieri del dirigente della Fiat glieli hanno consegnati per combattere il freddo della "prigione del popolo" - Ora la polizia cerca d'identificare il negozio dove furono acquistati Per la prigionia del cav. Ettore Amerio le « Brigate Rosse » non hanno badato a spese, a quanto sembra: non solo pasti caldi mattina e sera, musica classica negli intervalli fra un interrogatorio-conversazione e l'altro, ma anche un equipaggiamento completo per combattere 11 freddo pungente che si avvertiva nel « carcere del popolo ». Il prigioniero, dopo fatto un lungo giro steso sul pianale della 124 usata dal rapitori, era stato fatto entrare in una stanza « non piccola, gelida, dalle pareti nude ». Il locale, che secondo il racconto del cav. Amerio era senza finestre, forse uno scantinato, aveva un arredamento essenziale: una sedia, un tavolo, una branda con un materasso a molle appoggiato sul lato invernale, con la lana. La stanza, però, trasudava umidità. I "brigatisti", sempre secondo le notizie di Ettore Amerlo, colti e sensibili Intellettuali e non rozzi carcerieri, si preoccuparono subito di non esporre ai pericoli del freddo il prigioniero non più giovane e dalla salute malferma. « Pazienti qualche minuto » avrebbe detto una voce educata. Poi Amerio fu lasciato solo. Circa un'ora più tardi, cioè poco prima di mezzogiorno, due incappucciati tornarono con alcuni pacchetti: « Sono per lei, si cambi: non c'è ragione che soffra il freddo », dissero. Dai fagotti spuntarono un palo di pantofole numero 44 alte in feltro marrone, con la sigla N.G.S. sulla suola in gomma; un paio di calze di lana lunghe grigio scuro; una maglietta di lana felpata, maniche lunghe; un paio di mutande lunghe di lana con la sigla R.G.E. sull'etichetta; occhiali scuri con grossa montatura in plastica; maglione di lana melange lavorata a coste, colori viola, marrone chiaro, grigio, con quattro bottoni in Anto legno sul collo. Tutta la roba era nuova. La polizia tenta ora di rintracciare chi ha venduto questi oggetti. Ha già fatto ricerche in botteghe specializzate e nei grandi magazzini, ma pare che capi simili non siano in vendita in nessuno di questi negozi. Secondo gli inquirenti è possibile che la roba sia stata acquistata in una bancherella di Porta Palazzo o di qualche mercato rionale. Ettore Amerio ha tenuto indosso quegli indumenti nei giorni della prigionia e li aveva anche all'alba del rilascio.

Persone citate: Amerio, Ettore Amerio