L'asso olandese: "È un premio che dedico a tutti i miei tifosi" di Alfredo Giorgi

L'asso olandese: "È un premio che dedico a tutti i miei tifosi" L'asso olandese: "È un premio che dedico a tutti i miei tifosi" Di Dino Zoff dice: "Un grande portiere, me ne sono reso conto personalmente' (Dal nostro corrispondente) Barcellona, 26 dicembre. Alla domanda rivoltagli da un giornalista olandese agli Inizi della carriera calcistica, rispose senza esitazione che II giocatore che ammirava di più era Alfredo Di Stefano, unico fra i fuoriclasse mondiali che avesse ottenuto due volte il « Pallone d'oro »: la prima nel 1957, a 31 anni, e la seconda nel 1959. A ventisei anni, dopo aver vinto con l'Ajax sei campionati, quattro Coppe d'Olanda e tre Coppe del Campioni, Johann Cruyff ha già emulato il suo Idolo e sembra II più quotato degli aspiranti a superarne il primato. La notizia della votazione che, per la seconda volta l'ha proclamato miglior giocatore del mondo, è stata ricevuta da Cruyff poche ore dopo 11 « gol impossibile > realizzato nella partita che sabato sera il Barcellona ha giocato contro l'Altetico di di Madrid nel « Nou Camp >, gremito come non mai. Per lo squadrone blu-granata, da due domeniche in testa alla classifica, (otto risultati utili, sei vittorie e due pareggi), la partita con l'Atletico di Madrid, unica squadra spagnola ancora presente nelle grandi competizioni internazionali, rivestiva una speciale importanza anche sul plano psicologico. Dell'interesse che essa ha suscitato tra gli • aficionados > fa fede il « tutto esaurito ■ nel grande stadio catalano. La « rete impossibile » di Cruyff ha sbloccato il risultato a due minuti dal riposo: « El mundo deportìvo » ha scritto che si è trattato di un gol « che avrebbero potuto firmare Nurejev o Nljinski >, frutto di una vera e propria invenzione: il pallone, colpito dal destro dell'ala Rexach che, volendo mandare al centro aveva leggermente sbagliato la misura, sembrava destinato a finire oltre il fondo. Cruyff però seguiva la traiettoria e intercettava al volo spedendo il pallone in rete con un'acrobatica rovesciata. Per Cruyff è stata l'apoteosi: raramente gli spettatori del -Nou Camp» avevano avuto prima la possibilità di vedere una rete di questo tipo. Lo stesso portiere dell'Atletico, di fronte all'imprevedibile azione dell'asso olandese, era stato il primo a rimanere di stucco, tanto la rete era stata realizzata con perfezione e coordinamento di movimento. Da questo momento in poi la partita è proseguita fino allo scadere del tempo fra le acclamazioni di una folla entusiasta. Il Barcellona è andato poi in rete con Rexach; l'Atletico ha accorciato le distanze con il centrattacco Garate, ma la vittoria dello squadrone blu-granata è stata senz'altro determinata dal¬ l'-impossibile gol» dell'olandese. Cruyff ha trascorso le vacanze natalizie a Barcellona con la moglie Dany, le figliolette Chantal e Sus il la e i suoceri. Un terzo figlio è atteso tra due mesi. Stamane il giocatore ha partecipato all'allenamento della sua squadra, la quale domenica prossima ha in programma un'importante partita di campionato col Valencia, squadra che ha tenuto il comando della classifica fino a due settimane fa e allenata proprio da Alfredo DI Stefano. Cruyff s'è prestato al dialogo con I giornalisti, ai quali non ha fatto mistero della grossa soddisfazione che la nuova designazione a miglior giocatore dell'anno gli ha dato, anche perché — ha sottolineato — soltanto Di Stefano l'aveva finora ottenuta in due occasioni. » Sono contento — ha aggiunto — perché con me sono stati premiati indirettamente anche I compagni di squadra che m'hanno consentito di emergere. MI lusinga in quanto questo premio costituisce il riconoscimento di un lavoro svolto che mi auguro di poter superare nel futuro anche per dare una soddisfazione alla mia nuova società, ai nuovi compagni di squadra e ai sostenitori del Barcellona, Il cui entusiasmo merita tutto da noi giocatori ». Cruyff, come sempre, respinge ogni « colore » intorno alla sua persona: • Nel mio modo di giocare — ha detto — non c'è alcun segreto. Ho sempre giocato così, fin da quando ero ragazzino. D'altronde — ha aggiunto — // mio football corrisponde esattamente al mio carattere. Quasi sempre obbedisco all'istinto, all'improvvisazione, e le gambe non fanno altro che obbedire a quanto la testa comanda ». Non ha voluto parlare degli altri calciatori che gli hanno conteso il premio. Soltanto su Zoff ha dato un rapido giudizio: « Senza dubbio è un ottimo portiere e questo lo posso dire perché ho avuto modo di rendermene conto personalmente ». Dany ha dal canto suo affermato che ritiene il marito meritevole del nuovo, importante premio ottenuto, soprattutto per la sua completa dedizione allo sport, di cui è ormai da tempo uno fra i più grandi protagonisti: « Ieri — ha detto — è rimasto In casa a giocare con le bambine e stamane già si allenava. Era più lieto torse degli altri giorni perché sul portone di casa ha trovato tifosi che l'aspettavano per applaudirlo ». Cor Coster, suo suocero e, al tempo stesso, suo consigliere, s'è limitato a dire: « E' un bravo ragazzo; questo premio lo meritava proprio ». Alfredo Giorgi

Luoghi citati: Barcellona, Madrid, Olanda