Sette rapine, sparatorie, vetrine infrante nel giro di otto ore il giorno della vigilia

Sette rapine, sparatorie, vetrine infrante nel giro di otto ore il giorno della vigilia Una offensiva della malavita nel periodo delle feste di Natale Sette rapine, sparatorie, vetrine infrante nel giro di otto ore il giorno della vigilia Assaliti negozi, tabaccherie, supermercati - In piazza Rivoli il proprietario reagisce, c'è uno scambio di colpi di pistola, è sfiorato da un proiettile - Razziata, armi in pugno, una "boutique" - Il bottino complessivo: quasi quindici milioni Pioggia di rapine la vigilia di Natale, nello spazio di otto ore sette assalti a negozi e tabaccherie, in totale il bottino è stato di oltre quattordici milioni e mezzo. In quattro occasioni i bfinditi, fra cui una donna, erano giovani, apparivano tesi e quindi molto pericolosi. Hanno sparato contro un negoziante uscito in strada nel tentativo di sventare l'assalto, solo per un caso l'uomo non è stato colpito. Alle 13,45, quattro giovani su una « 125 » blu si sono fermati davanti al bar tabaccheria « Jolly » di piazza Rivoli 11. Sono scesi in tre, mentre l'autista ha spostato la macchina all'angolo di corso Trapani. All'interno del locale il proprietario, Felice Masera. 46 anni, la moglie Clara Varetto, di 35, abitanti sopra il negozio, due baristi e una ventina di clienti; per strada via vai frettoloso di passanti. Un bandito stringe in mano il cric, colpisce tre volte il cristallo della vetrina dove sono esposti accendisigari di marca, Dunhill, Dupont. Il valore degli oggetti sui plateaux supera i sei milioni. Quando nel vetro si apre uno squarcio, il malvivente allunga la mano, arraffa quanto può mentre i complici gli coprono le spalle, seminascosti dalle auto in sosta. Il tabaccaio reagisce. « Ho af. ferrato la pistola che tengo nel cassetto — racconta — e sono corso fuori sparando in aria ». Uno del rapinatori appena lo vede gli esplode contro due colpi: un proiettile buca la giacca di Felice Masera all'altezza dello stomaco e gli passa a non più di cinque centimetri dal cuore, forando anche la manica sinistra e bucando l'altra vetrina. Un secondo colpo infrange ancora il vetro. Nel locale c'è panico, la gente si getta a terra. Felice Masera si è voltato verso il bandito con la pistola, ma un cliente uscito dietro di lui lo trascina all'Interno: « Stia fermo, non si faccia ammazzare », gli grida. Intanto il giovane col cric si è riempito le tasche di accendini, poi due banditi sono corsi all'auto che è ripartita a grande velocità, Tre giovani e una ragazza hanno assaltato la boutique pellicceria « Irma » di corso Regina Margherita angolo via Macerata. Hanno sparato, razziato le vetrine e il banco: il bottino è stato di circa sei milioni fra abiti e pellicce. L'auto, una « Mini » verde, si è fermata davanti all'ingresso alle 17, al volante una giovane. Sono scesi in tre, i volti nascosti dai colli del maglioni tirati fin sotto gli occhi. Avevano pistola e coltellacci. Dietro il bancone le titolari, Irma Baronio, 48 anni, che abita sopra la boutique, e Pinuccia Oglino, 32 anni, corso Appio Claudio 203; nel negozio una decina fra clienti e commessi. I banditi, spalancata la porta, hanno ordinato: « Fermi tutti. Questa è una rapina, siamo decisi a tutto ». Irma Baronio, però, non ha obbedito, e ha chiesto aluto urlando. I giovani, allora, hanno esploso una revolverata in aria, un proiettile ha bucato il soffitto. Poi i clienti sono stati costretti faccia al muro, in fondo alla stanza; a un ingegnere, Franco Conti, che aveva tentato una reazione, è stato ordinato di stendersi faccia a terra. Poi i banditi hanno arraffato i capi esposti nelle tre vetrine e preso quello che c'era sul banco. In strada hanno ancora sparato, un colpo ha sfiorato una donna, mentre la « Mini » guidata dalla ragazza ripartiva rischiando di travolgere un passante. * Dieci minuti dopo la stessa banda ha assaltato la gioielleria in via Nicola Fabrizi 60, di Sergio Ramondetti, 45 anni, via Mondovi 108. Sono scesi in tre, con un cric hanno frantumato il cristallo di una vetrina e preso anelli per mezzo milione. Quando sono fuggiti hanno fatto fuoco contro due ragazzi che tentavano di inseguirli. * Due banditi con la pistola e i volti mascherati, alle 19,30 facevano Irruzione nel negozio di abbigliamento Fratelli Buzzi, di via Tripoli 34. Puntavano le armi sui presenti, facevano aprire la cassa e arraffavano il denaro: 1 milione e 800 mila lire. Cacciate in tasca le banconote, si avviavano all'uscita sempre tenendo sotto mira i presenti. Sulla soglia sparavano in aria e poi gridavano: « JVon inseguiteci, è meglio per voi ». Poi risalivano sull'auto, una «127» amaranto, e sparivano nel traffico. + Mentre rincasava Maria Grossettl, 64 anni, corso Roma 12 Moncalieri, è stata aggredita da un giovane armato di coltello. II teppista l'ha raggiunta alle spalle, le ha puntato la lama al¬ la gola, l'ha scaraventata a terra e le ha strappato la borsa con 35 mila lire; poi è fuggito in motoretta. La donna ha dovuto farsi medicare all'ospedale, guarirà in quattro giorni. * Ancora un assalto, alle 20,30: in quattro, armati e mascherati, hanno rapinato il supermercato del villaggio Fiat di Settimo, in via Asti 41. Entrati dall'ingresso secondario hanno costretto viso terra il titolare, Giuseppe De Giovanni, 36 anni, Settimo, via Bonflglio 8, e le commesse. Poi, min min i Mimmi dalla cassa, hanno preso un milione e sono fuggiti su un'auto scura. ★ Banditi a piedi hanno fatto irruzione, alle 20,40 nella macelleria di Vincenzo Papamura, 26 anni, via Scarlatti 46. La serranda era semiabbassata quando sono entrati i due rapinatori, giovani, armati e coi volti nascosti da fazzoletti. Hanno puntato le pistole contro il macellaio, poi hanno preso l'incasso: 2 milioni. Se ne .cono andati a piedi, correndo in direzione del centro. n imi i inumimi Pinuccia Oglino e Irma Baronio aggredite nella boutique di corso Regina Margherita - Il tabaccaio Felice Masera

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