Banditi novellini nel supermercato rubano quattro milioni e ne lasciano diciassette

Banditi novellini nel supermercato rubano quattro milioni e ne lasciano diciassette Armati con mitra e pistole che impugnavano tremanti Banditi novellini nel supermercato rubano quattro milioni e ne lasciano diciassette Al Pam di via Porpora - Svuotano le casse, poi si dirigono alla cassaforte e indicano tre sacchi: "E quelli?" - Il direttore, pronto: "Solo documenti" • Invece sono pieni di denaro - Ieri giornata di piccole rapine, molte fallite alla prima reazione: tutti malviventi improvvisati Ingenui e tremanti, mitra e pi stola in pugno, due banditi hanno | rapinato di circa 4 milioni il supermercato Pam di via Porpora 38, in barriera di Milano, prendendo per documenti altri 17 milioni rinchiusi in tre borse. Erano le 12,50 di ieri, da 20 minuti le porte del grande magazzino erano state chiuse. Ne restava aperta soltanto una, quella dell'uscita. All'interno c'erano ancora tre clienti, due uomini e una donna; un'impiegata all'unica cassa ancora funzionante, altre sei cassiere che attendevano di uscire, la capo-cassiera Alma Luca, il caporeparto Rolando Quintile e il direttore Luigi Visintin, 24 anni, via Piossasco 8. Tredici persone in tutto. Si affacciano due giovani con passamontagna, uno scuro, l'altro a righe bianche e rosse. Impugnano un mitra Thompson e una rivoltella. Le cassiere assicureranno poi alla polizia di averli già visti nei giorni precedenti. Il direttore grida ai dipendenti: «State /ermi, non late gesti stupidi». Una cassiera, Carolina Toro, j 28 anni, si sente svenire, si appoggia con la schiena al bancone. I banditi si innervosiscono. Da una porta del retro esce il caporeparto Quintile, 42 anni, via Tripoli 54. Fa per avvicinarsi al telefono senza dare nell'occhio per chiamare la polizia, ma altri lo bloccano, le dita sui grilletti. Dalla strada, passanti guardano incuriositi, senza capire bene se si tratti di una finzione o di una vera rapina. Un'ora e mezzo prima Luigi Visintin ha tolto dalle varie casse il ricavo della mattinata — 17 milioni — e l'ha messo in tre borse nella cassaforte, dove ci sono anche sacchetti di monete per 400 mila lire e buste con 800 mila lire. Il bandito svuota l'unica cassa funzionante — c'è mezzo milione — poi costringe il direttore ad aprire il forziere. Prende le buste e i sacchetti, altro denaro in vi- sta, infine chiede in piemontese al Visintin: «Che cosa c'è nelle bor-se?». L'altro risponde: «Cartacce. soltanto documenti. Niente che viinteressi». Quello gli crede e se ne va con il complice. * Tentata rapina ieri alle 12,35 in via Monferrato 20 nell'orefice-ria di Decimo Bussa, 67 anni, abi- rnnre nomi «ifisin firiifinin Pnnhi tante nello stesso edificio. Pochi istanti prima della chiusura e approfittando dell'assenza di clienti, hanno fatto irruzione nei negozio due individui mascherati, uno dei quali armato di pistola. Dietro al banco di vendita c'era soltanto la moglie del titolare, Jolanda, 60 anni. «Stia /erma, è una rapina» hanno intimato i banditi. Poi hanno immobilizzato la don na, costringendola sotto la minac eia dell'arma ad aprire la cassa-forte. I due pero non avevano Previstoche la Bussa, obbedendo all'ordì-ne, azionasse anche il pulsante diallarme. L'urlo lacerante della sirena ha mandato all'aria i piani dei rapinatori. * Aggressione nella notte ad un meccanico che usciva da un bar con una donna conosciuta poco prima in un locale notturno. Bot tino: trecentomila lire e l'orolo gio. La vittima, Giannino Pasquali, 42 anni, via Tripoli 125, titolare di un'officina in via Caraglio 57, ave va passato la sera in un locale di via Modane dove aveva conosciuto una ragazza. Verso 1 una i due scao usciti, sono andati in un 4bar ? via FrfJus- Alle due men tre si Incamminavano verso 1 auto, la rapina: «Tre uomini — ha di¬ chlarato il Pasquali ai carabinieri — mi sono corsi incontro, mi hanno immobilizzato, preso a calci e pugni. Poi, mentre ero a terra tra monito, mi hanno strappato l'o rologio e il portafogli». Il meccanico ad un certo punto ha sentito la sccnosciuta dire ai br.nditi: « Ora basta, lasciatelo stare». I tre sono fuggiti con la donna su una 500 bianca. * A Caselle in strada Madcn- nina 23 Giovanni Boschini, 52 an m orat0i era nelIa sua bottega B, lavoro All'improvviso hanno fatto irruzione due banditi, altri complici sono rimasti sull'uscio, con le pistole spianate. Sono rimasti nel laboratorio pochi minuti, poi i due banditi che erano sulla porta sono balzati ! sulle due auto e hanno avviato il motore. Un attimo dopo sono stati raggiunti dai complici che avevano riempito una borsa di oro e gioielli per un valore di cinque milioni. * I carabinieri di Moncalieri e del Nucleo Investigativo hanno catturato i tre complici di Pasquale Mascio, il bandito che gio-1 vedi scorso, durante una rapina era stato bloccato dai proprietari di una gioielleria di Moncalie| ri, Lino N'olii, 52 anni. Ieri, dopo indagini e appostamenti, 1 complici del Mascio so• no stati catturati dal capitano | Ruggeri, dal maresciallo Borchio ' e dal brigadiere Deiana dei carabinieri di Moncalieri, e dal ca! pitano Lotti del Nucleo Investigativo. Domenico Falcone, 27 anni, saldatore disoccupato, via Nizza 342/2, e Ubaldo Lepoli, 21 anni, via Garrone 34, sono stati sorpresi mentre rincasavano; il terzo, Giancarlo Saddi, 2G anni, di Chierl, era In una pensione di Laigueglia. * Pistole in pugno, il volto coperto da calzemaglia, tre giovani sono entrati ieri all'ora di chiusura nell'oreficeria di Ferrando Grignolio, 45 anni, in via Montanaro 49. Ma l'allarme, azionato dal titolare li ha messi in fuga.

Luoghi citati: Laigueglia, Milano, Moncalieri