Progetti "Egam,, nel Mezzogiorno

Progetti "Egam,, nel Mezzogiorno Progetti "Egam,, nel Mezzogiorno Le iniziative sono quattro e consentiranno una occupazione di 6300 persone con un investimento di 375 miliardi - Le medie acciaierie Roma, 21 dicembre. (Àg. Italia) Il «Centro siderurgico acciai speciali» da realizzare in Calabria e le «Nuove acciaierie del Tirreno» nella valle del Belice sono i poli sui quali l'Egam (Ente gestione aziende minerarie e metallurgiche) intende articolare un vasto programma volto ad accelerare l'industrializzazione del Mezzogiorno attraverso la creazione di medie aziende. In questo programma si inquadrano i progetti dell'Ente per la creazione di mini-acciaierie sulla scorta di proficue esperienze già realizzate in Germania, in Inghilterra e nel Canada. Il «Centro siderurgico acciai speciali» tende a sviluppare nel Mezzogiorno alcune produzioni già svolte in altre aziende del Gruppo (Breda Siderurgica di Milano e Nazionale Cogne di Aosta), inte- ressate da programmi di ristrutturazione. Con questa iniziativa, l'Egam si propone perciò di continuare a soddisfare l'attuale domanda e la sua prevista espansione. Le produzioni del Centro possono essere riassunte come segue: 235 mila tonnellate annue di prodotti per la trattoristica, 40 mila di bulloneria, 50 mila di stampaggio, 20 mila di profili per cerchi auto, 100 mila di bandella e barre al carbonio, 90 mila di tubi. Ad impianto completato lo stabilimento sarà inoltre in grado di produrre 1,1-1,2 milioni di tonnellate di pellets preridotte, di cui circa 500 mila verranno assorbite dall'acciaieria. L'investimento prevede una spesa di 180 miliardi e l'occupazione di 3200 persone. L'area richiesta dall'Egam è di circa 300 ettari, con diretta possibilità di accesso al mare per assicurare con chiatte di 5-10 mila tonnellate e navi da 25-30 mila tonnellate, l'appi ovvigionamento delle materie prime e la distribuzione dei prodotti in Italia e nel bacino del Mediterraneo. E' giudicato anche necessario un pontile di medie dimensioni «attrezzato con mezzi idonei» di portata oraria non rilevante mentre «non è contemplata la necessità di vaste aree da destinare allo stoccaggio a terra delle materie prime». L'impianto Egam non presenta quindi punti di contatto o di contrasto con il Centro siderurgico di Gioia Tauro, che ha diverse caratteristiche produttive e dimensionali. Le «Acciaierie del Tirreno» nella valle del Belice saranno realizzate in collaborazione con l'Espi al fine di creare occupazione in una zona nella quale si pongono ancora rilevanti problemi di natura sociale quale è il Belice. La produzione è valutata in 150 mila tonnellate annue di tondo per cemento armato. L'impianto comprende, oltre a un reparto di manutenzione e servizi generali, un'acciaieria da rottame con forni fusori elettrici ad arco e colata continua, con una potenza installata di 15 mila kw. L'area giudicata utile dovrebbe aggirarsi sui 200 mila mq di cui circa 25 mila coperti. L'investimento previsto è di circa 15 miliardi. Un impianto elettrometallurgico integrato per la produzione di rame, acido solforico e ferroleghe, sarà inoltre realizzato dall'Egam a Gela. Un complesso per la produzione di accessori meccanotessili sorgerà — sempre per iniziativa del gruppo — a Grottaminarda. Lo stabilimento, fra Avellino e Benevento, effettuerà la pressofusione e lavorazione di componenti di macchine tessili in lega leggera e la lavorazione e montaggio di gruppi meccanici per macchine tessili. Il relativo progetto prevede investimenti, in due fasi, per 15 miliardi di lire e l'occupazione di 615 persone. Le quattro nuove iniziative dell'Ente consentiranno l'occupazione nel Sud di 6300 persone con una spesa complessiva d'investimento per 375 miliardi di lire. Fa inoltre assegnamento sullo sviluppo di un'occupazione indotta, facilitato dalla possibilità di piccole e medie aziende di effettuare la fornitura di lavorazioni collaterali.