Via alla costruzione di centrali nucleari di Emilio Pucci

Via alla costruzione di centrali nucleari Altre quattro approvate dal Cipe Via alla costruzione di centrali nucleari La spesa per ogni impianto è di oltre 300 miliardi di lire L'investimento sarà scaglionato in cinque anni e avrà un contributo da parte dello Stato - Le altre iniziative dell'Enel Roma, 21 dicembre. Il governo stringe i tempi per risolvere i problemi energetici del paese. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), riunitosi stamane sotto la presidenza del ministro Giolitti, ha approvato la costruzione di quattro centrali nucleari che si aggiungono alle tre centrali già esistenti e alla quarta in corso di costruzione. Il costo di ogni centrale nucleare è superiore ai 300 miliardi di lire. Anche se si tratta di stanziamenti da scaglionarsi entro un arco di 5 anni, è evidente che l'Ente elettrico non dispone di una somma sufficiente per quattro centrali. La delibera odierna del Cipe presuppone quindi un aiuto da parte dello Stato: la presenza alla riunione del ministro del Tesoro, La Malfa, lascia prevedere che vi è un accordo in tal senso. Nel complesso, tutto ciò sta a significare la volontà governativa a realizzare il « nuovo modello di sviluppo ». Le nuove quattro centrali, che rientrano nel programma di investimenti dell'Enel, sono destinate a fornire «un contributo fondamentale allo sviluppo delle disponibilità di energia del Paese». I ministri interessati hanno invitato l'Ente elettrico a procedere nel più breve tempo possibile alla loro costruzione. In particolare, già si conosce che la quinta e la sesta centrale nucleare saranno ubicate rispettivamente lungo la fascia costiera del medio Tirreno e del medio Adriatico: per la settima e la ottava centrale se ne discuterà più dettagliatamente quanto prima. In una prossima riunione il Comitato interministeriale si occuperà anche degli investimenti programmati dall'Enel negli altri settori (centrali idroelettriche, termiche, con venzionali e a turbo gas). Og gi invece ha approvato — sempre nell'ambito delle misure anticrisi energetica — la partecipazione in misura paritetica del Cnen e dell'Agip Nucleare all'aumento del capitale della società Eurodif, per l'arricchimento dell'uranio secondo il metodo della «diffusione gassosa». L'altro argomento base della riunione odierna del Cipe è stato quello relativo allo sviluppo industriale del Meridione. Il ministro De Mita, che ha svolto una relazione sui criteri di gestione amministrativi della legge «464» riguardante interventi finanzia ri per la realizzazione di programmi di ristrutturazione di aziende industriali in crisi, ha precisato che la priorità negli interventi verrà accordata alle aziende del Mezzogiorno e alle imprese collocate nelle aree depresse del centro-nord. Per quelle del triangolo industriale, le provvidenze verranno accordate se nel piano di ristrutturazione delle aziende in crisi è previsto un trasferimento di attività al sud. Il ministro Donat Cattin ha aggiunto che le domande di intervento di industrie meridionali in crisi ammontano attualmente a 16 miliardi. «Alle aziende del Sud spettano quindi — ha detto Donat Cattin — agevolazioni per 8 miliardi: una cifra irrisoria, se si pensa che il fondo ancora disponibile della "464" è di circa 180 miliardi». Sempre sulle decisioni a favore del Mezzogiorno rientra oggi quella di concedere incentivi per importanti iniziative nel settore delle fibre sintetiche da realizzare nel Mezzogiorno nel quadro dei principi contenuti nel piano chimico nazionale. In particolare, sono state approvate: le iniziative della Montedison nella zona di Casoria-Acerra (con un investimento di 100 miliardi di lire), dell'Eni a Pisticci (21 miliardi) e della Sir a Porto Torres (17,5 miliardi); il programma di ristrutturazione degli impianti della Ceramica Pozzi a Ferrandina (26 miliardi). Il Cipe, infine, ha esamina¬ to, su relazione del ministro delle Partecipazioni Statali Gullotti, la situazione della industria marmifera italiana e soprattutto quella della zona toscana. 11 ministro Pieraccini ha confermato ai giornalisti che è stato dato incarico ai ministri Giolitti e Gullotti di riprendere i contatti con la Regione direttamente interessata per studiare la possibilità di una soluzione a livello locale. Il ministro Bertoldi ha pure precisato che è stata prospettata la possibilità di un consorzio cui partecipino la Regione, l'Egam e le forze locali che vogliono associarsi. Emilio Pucci

Persone citate: Bertoldi, De Mita, Donat Cattin, Giolitti, Gullotti, La Malfa, Pieraccini

Luoghi citati: Ferrandina, Pisticci, Porto Torres, Roma