Il vertice dei pc discusso a Mosca

Il vertice dei pc discusso a Mosca Convegno degli "ideologhi,, Il vertice dei pc discusso a Mosca Un "approfondimento della cooperazione ideologica fra i partiti fratelli" - Presenti i Paesi del Patto di Varsavia, Cuba e la Mongolia (Dal nostro corrispondente) Mosca, 20 dicembre. Gli «ideologhi» dei Paesi del Patto di Varsavia, con l'aggiunta del cubano Perez e del mongolo Cimmidorzh, hanno discusso per due giorni, a Mosca, «i problemi d'attualità per l'ulteriore approfondimento della cooperazione ideologica tra i partiti fratelli». Il partito comunista sovietico era rappresentato da Michail Suslov, considerato tuttora il maggiore ideologo del partito, da Boris Ponomariov, capo della sezione esteri del pcus, da Piotr Demicev, responsabile della sezione stampa del Comitato centrale, e da Konstantin Katushev, che si occupa dei rapporti con i partiti socialisti al potere. L'alto livello della delegazione sovietica (questi quattro uomini fanno tutti parte della ristretta oligarchia che dirige il Paese) è una prova dell'importanza della riunione, senza precedenti nell'ultimo biennio, durante la quale sono state messe a punto nuove iniziative diplomatiche e interpartitiche. Sotto questo secondo aspetto, il vertice ideologico di Mosca è un'altra tappa sulla via della preparazione di una conferenza comunista internazionale, che potrebbe svolgersi dapprima a livello europeo e poi, in un futuro assai più lontano, a livello mondiale, ripetendo la conferenza moscovita del giugno 1969. Tra un mese, anche i partiti dell'Europa occidentale s'incontreranno a Bruxelles per discutere lo stesso ordine del giorno. L'organizzazione della conferenza mondiale è molto più difficile di quanto i sovietici immaginassero quando lanciarono per la prima volta l'idea, in occasione del tradizionale incontro estivo dei leaders del Patto di Varsavia, svoltosi a fine luglio in Crimea. Sebbene Breznev sia riuscito recentemente a guagnare alla propria causa il pc francese (in cambio il Cremlino ha «autorizzato» Marchais ad attaccare a fondo Pompidou?), il progetto sovietico incontra ancora forti opposizioni in alcuni partiti di prima grandezza nel firmamento comunista: il jugoslavo, il romeno, il nordvietnamita, il nordcoreano e l'italiano. Il pei non s'oppone all'idea stessa di una conferenza, ma esige precise garanzie sulla sua piattaforma, che i sovietici non vogliono o non sono in grado di dare (Cossutta è stato a Mosca alla fine di novembre ed è stato ricevuto da Kirilenko, il numero tre del pcus). I comunisti italiani chiedono soprattutto che la conferenza serva a discutere concretamente i problemi politici internazionali e non sia, j invece, un'occasione per enunciazioni dogmatiche sul ; «comunismo buono e cattivo» ■ e, quindi, per condannare l'«e: resia» cinese. Il pei sarebbe comunque più j favorevole, per il momento, ad i una conferenza europea dei I partiti, sul tipo di quella svol1 tasi a Karlovy Vary nell'aprile 1967 (questo è anche il senso del discorso di Berlinguer al Comitato centrale, il cui testo è ampiamente pubblicato stamane dalla Pravda). In un incontro continentale, il problema cinese resterebbe ai margini e, al tempo stesso, potrebbero essere discussi i mutamenti intervenuti in Europa negli ultimi tre anni, anche in seguito alla conferenza per la sicurezza e la cooperazione. Sembra che i comunisti italiani stiano attivamente lavorando per realizzare questo progetto di una conferenza europea dei partiti, come dimostra anche la frenetica attività diplomatica di Berlinguer, che ha visitato la Polonia e la Germania Orientale nelle ultime settimane. Oltre a questi problemi interpartitici, il vertice ideologico di Mosca ha discusso, come si può dedurre dal comunicato pubblicato stamane dalla Pravda in prima pagina, la questione dello scambio di uomini e di idee tra Est e Ovest, che costituisce uno dei punti nodali della conferenza europea in corso a Ginevra. Secondo indiscrezioni di buona fonte, l'Unione Sovietica avrebbe intenzione di cambiare radicalmente il proprio atteggiamento, fino ad ora del tutto negativo, su questo punto (il famoso «cesto numero tre») della conferenza, P- g- ARRIGO LEVI DIRETTORE RESPONSABILE © 1973 Editr, LA STAMPA S.p.A. ! Copie .stampate in fac-bimile presso i G.li.C. SpA. via Tiburlina 11)99. Roma