Madrid: un'esplosione uccide il "premier,, Carrero Blanco di Alfredo Venturi
Madrid: un'esplosione uccide il "premier,, Carrero Blanco I separatisti baschi rivendicano l'attentato Madrid: un'esplosione uccide il "premier,, Carrero Blanco Gli attentatori hanno scavato un tunnel sotto la strada e hanno deposto una potentissima carica che è stata fatta saltare nel momento in cui passava l'auto del primo ministro - La vettura è stata letteralmente scagliata in aria - Morti anche l'autista e un agente - La polizia avrebbe operato arresti - Nuovo capo del governo è Torcuato Fernandez Miranda (Dal nostro inviato speciale) Madrid, 20 dicembre. Dopo aver governato la Spagna per sei mesi, in nome e per conto del Caudillo, don Luis Carrero Bianco, l'ammiraglio settantenne chiamato in giugno alla presidenza del governo, è morto questa mattina in una spaventosa esplosione che ha sconvolto una via di Madrid. Dapprima la polizia ha parlato, non ufficialmente, di bombe, mentre il regime diceva di non poter confermare che di attentato si trattava e sembrava voler accreditare la tesi d'una disgrazia. E' poi giunta finalmente una nota ufficiale che afferma: « L'inchiesta condotta sul luogo della morte del presidente del governo, ammiraglio Carrero Bianco, indica che si è trattato di un attacco criminale. Dalla cantina dell'abitazione numero 104 di via Claudio Coello è stata scavata una galleria all'imboccatura di detta strada di fronte al numero indicato. Nel punto hanno collocato sotto la sede stradale una potente carica fatta esplodere poi con un detonatore nel preciso istante in cui l'auto con a bordo il presidente del governo transitava secondo il solito percorso ». Qualche ora dopo l'organizzazione separatista basca « Età » ha rivendicato la responsabilità dell'attentato. La tesi di una disgrazia sarebbe stata, del resto, alquanto difficile da sostenere: una « disgrazia » dalle singolari coincidenze politiche, capitata pochi minuti prima che il tribunale madrileno per l'ordine pubblico cominciasse il suo giudizio, poi rinviato al pomeriggio, a carico di nove operai e un prete sui quali grava l'accusa di aver voluto fare del sindacalismo, il che da queste parti equivale a dover rispondere di attività sovversive. Una disgrazia capitata proprio nel luogo e nell'ora in cui, oggi come in ogni altro giorno della settimana, l'ammiragliopresidente usciva dalla chiesa gesuita di San Francisco de Borja, dove aveva ascoltato la messa delle nove, per avviarsi al suo ufficio. Erano all'incirca le 9,40, una mattinata fredda e piovosa. Accanto all'uscita posteriore della chiesa gesuita, in via Claudio Coello, nel quartiere di Salamanca, a pochi passi dalla strada intitolata ai fratelli Bécquer in cui abitava Carrero Bianco, la nera Dodge presidenziale in attesa. Accanto all'autista attende un poliziotto di scorta. L'ammiraglio esce in strada, sale in macchina, la vettura si muove. E' a questo punto che le accennate coincidenze si fondono in una tremenda esplosione. C'è chi dice che gli scoppi sono stati 3. La Dodge vola letteralmente, viene proiettata verso il cielo, colpisce e smantella una piccola loggia che adornava, vicino al tetto, la chiesa ge¬ suita, poi piomba in strada, completamente distrutta con il suo carico sanguinante. Nel tragico silenzio che segue si odono i lamenti di alcuni feriti e il gorgoglio del¬ l'acqua che piano piano riem- <pie una grossa buca scavata dallo scoppio, dove si vedono sporgere tubi tranciati e contorti delle condotte urbane. Le devastazioni sono enormi: le facciate dei numeri 102 e 104 sono diroccate, cosi come la parte posteriore della chiesa, sull'altro lato della strada. Un numero imprecisato di macchine, forse venti < o forse trenta, sono ridotte a rottami Arrivano i pompieri, la polizia, gli agenti municipali. Carrero Bianco viene estratto agonizzante da ciò che re¬ sta della sua auto, lo portano all'ospedale che porta il nome di Francisco Franco. Secondo lo scarno comunicato governativo, tredici righe, il presidente muore poco dopo il ricovero; secondo voci Alfredo Venturi (Continua a pagina 2 in settima colonna) Carrero Bianco Madrid. La via della capitale spagnola subito dopo l'attentato al primo ministro Carrero Bianco (telefoto Ansa)
Persone citate: Carrero, Carrero Bianco, Carrero Blanco, Fernandez Miranda, Francisco Franco, Luis Carrero Bianco
Luoghi citati: Madrid, Salamanca, San Francisco De Borja, Spagna
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