L'Italia aderiste a un progetto per utilizzare l'energia atomica di Giulio Mazzocchi

L'Italia aderiste a un progetto per utilizzare l'energia atomica Un piano europeo per le centrali termoelettriche L'Italia aderiste a un progetto per utilizzare l'energia atomica Il programma, che comporta una spesa complessiva di circa mille miliardi, verrà realizzato con la partecipazione di Enel, Eni e Cnen - Critiche di Montedison, Eni e Iri ai progetti del governo per il Sud - Certo il razionamento della benzina per tutto il '74 (Nostro servizio particolare) Roma. 19 dicembre. Domani i ministri Colombo, Giolitti, La Malfa hanno il pomeriggio libero da quegli impegni, con il Parlamento o attività. Essa serve a tradurrein atti concreti gli impegni con la Comunità Europea che hanno sinora impedito lo ro di riprendere la comune economici assunti col gover- no dal vertice politico de, psi,psdi, pri dell'll dicembre. Ma il Consiglio dei ministri per approvare almeno il primo dei provvedimenti annunciati (Mezzogiorno, casa, piano deitrasporti pubblici) si riunirà solo dopo le imminenti festi-vita, agli inizi di gennaio. Una battuta d'arresto evi-dentemente c'è stata, ma il processo d'avvio del «nuovo modello di sviluppo» è alme- no cominciato. Oggi, in una riunione tenuta presso Ru-mor, è stata approvata la par- tecipazione italiana tramite Enel, Eni e Cnen, al progetto i «Eurodif». Si tratta d'un me-1 ; todo prescelto in Francia, e ! che ha già le adesioni del Bel-1 gio, della Spagna e della Sve- j zia, per arricchire l'uranio da | | utilizzarsi per le nuove cen-1 trali termoelettriche. Venerdì poi il Cipe (Comitato intermi- nisteriale per la programma- ! I zione economica) approverai definitivamente i tempi e i ! i mod» del finanziamento italia1 no all'impresa, che comporta j una spesa «europea» di circa i mille miliardi entro il 1980.1 ! La nuova politica energeti- ; ; ca è dunque avviata, mentre è j ; molto intenso anche il lavoro | interministeriale per definire j : entro gennaio, come promes-1 I so, il Piano petrolifero. Subi1 to dopo la definizione del pia \ no del petrolio, s'inizierà Te same politico dei problemi \ del razionamento della benzi j na, da attuarsi prima della 1 primavera. E' ormai certo che [ il razionamento sarà adotta to, sostituendosi al blocco | della circolazione privata nei giorni festivi, e che sarà man tenuto per tutto il 1974. in ogni caso le scelte di ca rattere nazionale valide per l'intero '74 saranno elaborate dai tre ministri finanziari entro gennaio. All'inizio di quel mese saranno pronte le leggi di rifinanziamento per la casa e per il Sud e quella che deve modificare il sistema d'inter- vento pubblico a favore dello sviluppo di nuove iniziative industriali nel Mezzogiorno e nel resto d'Italia. Quest'ulti mo è un punto che al momen to scotta, benché un accordo sembrasse raggiunto già all'inizio del mese e confermato dal vertice politico, Ma ora s'apprende che sui progetti del governo per il Sud si sono appuntate numerose critiche di tre fra i principali gruppi industriali italiani: esattamente Montedison, Eni e Iri. Il primo dei rispettivi «appunti critici», quello dell'Iri, porta la data del 4 dicembre, poi è giunto quello della Montedison e, infine, con data 13 dicembre (cioè posteriore al vertice di governo) è stato consegnato quello redatto dall'Eni. L'Iri, per dirla in breve, è preoccupato perché costruisce grandi impianti siderurgici al Sud, dove gli «allacciamenti» (dai porti alle strade) mancano: se la nuova legge d'incentivi aiuta soprattutto le medio-piccole imprese, come farà Uri a sopportare le sue grandi spese? L'Eni è preoccupato per la scomparsa di agevolazioni nelle zone dell'Italia centrale, dove stava preparando impianti concordati all'epoca del precedente governo e della precedente segreteria de ( i cui leaders erano «centristi» anche come luogo di nascita). La Montedison, infine, è preoccupata per la caduta d'incentivi al Nord. Ieri e oggi per esaminare la nuova legge sugli incentivi si sono riuniti gli esperti dei quattro partiti di centro-sinistra, presso il ministro del Mezzogiorno Donat-Cattin, presente il sottosegretario Compagna. Il governo e i rappresentanti dei partiti hanno raggiunto l'accordo sugli incentivi al Sud. Domani pomeriggio si discuterà sulla situazione per il Centro-Nord. Se domani il «tecnico» de consentirà con l'impostazione che il governo ha dato alla legge (forse ottenendo alcune salvaguardie per impegni già assunti dalle tre grandi imprese «critiche» verso la nuova impostazione meridionalista) è probabile che già venerdì il Comitato interministeriale per la Programmazione possa approvare le linee della legge: così essa sarebbe finalmente pronta per il voto del Consiglio dei ministri. Nel governo, sulle leggi per il Sud c'è unanimità. Probabilmente quella sugli incentivi sarà una legge delegata. Al ministero per il Mezzogiorno s'assicura che tra l'approvazione del Parlamento e la sua entrata in vigore (essendo «delegata» richiede regolamenti d'attuazione con valore di legge) «passerà un solo giorno». Giulio Mazzocchi

Persone citate: Compagna, Donat-cattin, Giolitti, La Malfa

Luoghi citati: Francia, Italia, Roma, Spagna