Appello di Nixon al mondo Resistere sempre ai ricatti di Vittorio Zucconi

Appello di Nixon al mondo Resistere sempre ai ricatti Dichiarazione ufficiale del Presidente Usa Appello di Nixon al mondo Resistere sempre ai ricatti Il governo americano sospettava la possibilità d'una azione terroristica in questi giorni • Rapporti riservati dal Medio Oriente - Un editoriale del New York Times Atti di barbane come quelli ; kpmpmti a Roma ed Atene,) Tfcce ancora Nixon «servono \ soltanto a ritardare il ritorno a 2 o o i i l n h i a a e a a i e o e o i a . (Dal nostro corrispondente) Washington, 18 dicembre. Resistere ai ricatti terroristici per stroncare il flagello: questo l'invito rivolto stamane, a tutti i governi, dal presidente americano Nixon, che in passato ha dato prova di applicare questo spietato precetto, lasciando uccidere due diplomatici americani a Kartum, in Sudan. In una dichiarazione ufficiale, letta ' ai giornalisti dal portavoce ' della Casa Bianca, Warren, Nixon afferma che «è indi- spensabile far comprendere ^ai terroristi che la folle vio- ' lenza contro innocenti com- I prese donne e bambini, non ! sarà tollerata dai governi i che vogliono vivere in pace e nella legalità ». I dWmce eZm giusti^ nel j Medio Oriente» soprattutto in momenti come questo, in cui finalmente si intravede con cretamente la possibilità di una trattativa, e la buona volontà sembra prevalere sugli odi e i risentimenti. Ripren-1 dendo l'appello contenuto ieri nella prima reazione ufficiale del Dipartimento di Stato, il Presidente chiede «immediati ed efficaci rafforzamenti delle misure di sicurezza intorno all'aviazione civile». Che cosa questo significhi in concreto non è purtroppo detto, e, di [ fronte a fatti come quello di Roma, ci si chiede quale tipo di difesa sia seriamente attuabile. La nota nixoniana non dice anche un altro fatto importante: che il governo americano sospettava la possibilità di un'azione terroristica in questi giorni. Le ambasciate americane, soprattutto quelle dei Paesi «caldi», avevano ricevuto disposizioni per rafforzare le misure di sicurezza, da circa una settimana, Accanto a rapporti riservati che sono giunti a Washington dal Medio Oriente, esistevano, infatti, ragioni politiche per ritenere probabile un nuovo scoppio di barbarie terroristica. I gruppi palestinesi erano e sono profondamente inquieti per la piega che vanno prendendo le discussioni sul futuro del Medio Oriente: l'esclusione dei palestinesi dalla conferenza di Ginevra, l'apparente accantonamento del loro problema, almeno in una fase iniziale, avevano seminato inquietudine tra questa gente da anni oltre la soglia della disperazione. Arafat, uno dei leader relativamente più «moderati» dei fedayn, si era rifiutato di incontrare ! ; individui iso- ) siuaàotto-ainoro control \ 1 ^^^1*™ i Kissinger segretamente, e questo accumularsi di fatti negativi lasciava intuire una reazione violenta da parte dei gruppi più estremisti della guerriglia palestinese Tutte le condizioni erano ; dunque riunite per lasciar so- < spettare un'altra Monaco. E | non basta deplorare, occorre; ' %iom di questa strage, al di la , ' della follia degli individui. E, I secondo gli osservatori amen- ; . ?uesta responsabilità ^esa interamente sulle spalle . ' dei S°verm arabi. Scrive ad ; I esemPio iJ New York Times ! in un editoriale: «I Paesi Ara-. i 01 non Possono sfuggire ali in- ■ iera responsabilità di quanto : I è accaduto, per quanto ora es- \si deplorino i fatti e sostenga-,lo. j Sono i governi arabi che ;1 ! la tragedia palestinese per i loro fini politici. Sono i governi arabi che hanno, con miope scelta, nutrito e alleva-1io la guerrìglia palestinese, si- no a farne una forza armata che agisce oggi contro gli in- ' i mm^mjmm™ I teressi degli stessi arabi e degli israeliani». L'editoriale dell'autorevole giornale adombra anche «la possibilità» che europei e giapponesi dividano una pie ; cola parte della tragica re< sponsabilità dei fatti di ieri, | neiia misura in cui si sono ; (del ricatto petrolifero). E il , quanto gli autori della strage ; Idi Roma e di Atene: «L'tnu-; ; mano cinismo del governo di\ Damasco» che rifiuta non so- . ]0 la rest.tuzione dei pngio- ! ; meri israeliani ma anche le 1 più modeste misure umanità. rie nei confronti di quegli uo ■ mini rappresenta un compor : tamento «altrettanto condan \ nabile dell'aperta violenza dei , terroristi». Dunque, conclude il Neio York Times, non limitiamoci i?' ccJhdannare, ma i ; cerchiamo le radici della vio- > lenza. Una tesi che ci sembra j sostenibile, e sarebbe pero. ben più convincente se non ! omettesse, dalla lista delle re- j chi ne ha una I 1 sponsabilità, ^ uni ne uà una i buona dose: i due «supergran- di», Usa e Urss.^ _ j ' Vittorio Zucconi I

Persone citate: Arafat, Kissinger, Nixon