Chi sono gli ostaggi

Chi sono gli ostaggi Il commando dei terroristi senza pietà Chi sono gli ostaggi Cinque agenti di p.s. sono salvi - Uno è ferito ad Atene - Un operaio dei servizi aeroportuali è stato ucciso e abbandonato sul piazzale dell'aeroporto greco (Dalla redazione romana) Roma, 18 dicembre. Gli ostaggi catturati dai terroristi erano un operaio dell'Asa, ucciso ad Atene, e sei agenti di polizia. Tutti giovani gli agenti: uno ha ventiquattro anni, gli altri tra i venti e i ventidue. Vengono dal Sud. Due sono orfani e devono mantenere numerosi fratelli e sorelle. Domenico Ippoliti. L'unico civile preso come ostaggio è stato ucciso dai criminali dirottatori; la salma è stata abbandonata nel piazzale dell'aeroporto di Atene. Aveva 44 anni, moglie e due figlie: Daniela, di dodici e Paola, di nove. Abitava a Ciampino. Ogni mattina si recava a Fiumicino dove lavorava nell'Asa, la società di assistenza agli arei. Il suo turno di lavoro finiva alle 14; per pochi minuti è stato coinvolto nella tragedia. Ciro Strino. E' stato liberato ad Atene perché ferito. Nato a Casoria, nei pressi di Napoli, ventun anni fa. La giovane madre, Nicoletta Apuzzo, 39 anni, vive con altri cinque figli minori. Rimasto orfano, Ciro Strino ha deciso di arruolarsi nella polizia per aiutare la famiglia. Destinato ad Alessandria, fu trasferito a Roma, in seguito ad una pressante richiesta della madre. Prestava servizio a Fiumicino nel distaccamento di frontiera, e quando poteva andava a passare qualche giorno di permesso con la madre. Francesco Lillo. Ha ventidue anni ed è nato a Bitonto (Bari). Si è arruolato nella polizia nel 1971. Il padre è guardia campestre e ha un altro figlio più giovane, militare. Era stato in licenza nella scorsa settimana. Da un anno è in servizio a Fiumicino. Un ufficiale di polizia si è recato a casa della famiglia per comunicargli la notizia: ha trovato tutti in ansia perché avevano appreso la notizia dalla radio. Salvatore Fortuna. Ventun anni, nato a Catania. E' nella polizia da un anno. Era radiotecnico e si è arruolato per un caso: lo convinse un commissario di pubblica sicurezza, che aveva chiamato il giovane per riparare un apparecchio radio. Il padre, poligrafico in pensione, ha lavorato al quotidiano La Sicilia di Catania. I coniugi Fortuna hanno altri otto figli. Hanno appreso la notizia da un ufficiale mentre tutta la famiglia era a tavola per il pranzo. Vincenzo Tomaselli. Ha ventitré anni, è nato ad Agira, in provincia di Enna. Il padre è morto l'anno scorso. La madre, casalinga, vive con la piccola pensione del marito. Per mancanza di mezzi ha dovuto smettere gli studi presso l'Istituto professionale di Catania. Serafina Motta, 44 anni, ha appreso la notizia che il figlio era stato preso come ostaggio dal Telegiornale. Colta da malore, è stata trasportata alla caserma dei carabinieri, dov'è stata visitata da un medico. Vi rimarrà fin quando le sue condizioni non miglioreranno: il medico teme che altre notizie possano aggravare le sue condizioni di salute. Mario Maggianu. Ha vent'anni, è nato a Dorgali, in provincia di Nuoro. Il padre fa il bracciante, la madre, Francesca Pira, è casalinga - - Hannp altri due.figli- Tori-kno di ventidue anni, studen-Tno, di ventidue anni, studen te a Sassari in un istituto di ciechi perché ha una vista molto debole; Salvatore, di quindici anni, ha conseguito quest'anno la licenza di scuola media. Era stato assegnato a Fiumicino in agosto come controllore delle porte elettroniche. Rumor, appena si è potuto mettere in contatto con l'albergo dove sono ospiti, ha parlato con i Maggianu rivolgendo a tutti parole di saluto. Andrea Diliberto. Nato a Milena (Caltanissetta), ha 22 anni. E' figlio di un mezzadro di Milena, piccolo centro agricolo di 4000 abitanti, di cui un migliaio sono emigrati all'estero. Andrea si è arruolato due anni fa; prima lavorava nei campi per aiutare il padre. I genitori vivono con un'altra figlia, di 16 anni, ih un modesto casolare di campagna distante quattro chilometri dal paese. I genitori hanno appreso la notizia dalla radio pochi minuti prima che giungesse un ufficiale da Palermo. In alto da sinistra, Andrea Diliberto, Mario Maggianu e Vincenzo Tomaselli; in basso, Salvatore Fortuna, Francesco Lillo e Ciro Strino, quest'ultimo liberato ad Atene