Ferrari: test di 20.000 km di Michele Fenu

Ferrari: test di 20.000 km Maranello si prepara al '74 Ferrari: test di 20.000 km (Dal nostro Inviato speciale) Maranello, 15 dicembre. . La vettura migliora di prova In prova » dice Nicky Lauda. « £' più sicura, meno nervosa, in una parola più valida di quella che ho guidato nel '72 » afferma Clay Regazzoni. - E' una nuova macchina: ci permetterà non dico di vincere, ma almeno di essere competitivi » spiega l'ing. Mauro Forghieri. I due piloti della Ferrari 312-B3 edizione 1974 e il tecnico-progettista della Casa di Maranello sono sereni e ottimisti, seppur con giudizio. Malgrado ^austerity, malgrado i guai di una stagione non brillante, c'è fiducia nella Ferrari che si sta preparando con ambizioso impegno al 1974. Questa sensazione, emersa nel colloquio che abbiamo avuto con Enzo Ferrari, ha trovato conferma nelle conversazioni con gli elementi più rappresentativi della squadra. Ed oltre alla fiducia, partiti il bizzoso Ickx e il fin troppo effervescente Merzario, ristrutturato il reparto sportivo e ricreata grazie all'abile diplomatica opera di Luca Montezemolo un'atmosfera di concordia, dobbiamo registrare una unità di intenti ed una « voglia > di lavorare ammirevoli. Un significativo dato: da agosto ad oggi, la monoposto B 3, prima guidata da Merzario e poi da Lauda e Regazzoni, ha compiuto circa 20 mila chilometri di prove. La 312-B 3/74 è più compatta e larga della precedente versione. L'aerodinamica è stata studiata per ottenere ■ elevati coefficienti di deportanza più costanti in ogni condizione'. Il posto di guida è stato avanzato di una quindicina di centimetri e il pilota sta seduto, non semisdraiato, I serbatoi olio, benzina, gli impianti di bordo, i radiatori acqua hanno trovato una diversa sistemazione. I tecnici di Maranello stanno lavorando anche Intorno al motore. Il dodici cilindri boxer ha una potenza di circa 480-490 CV a 12.400-12.600 giri/min. « Abbiamo allo studio o in corso di collaudo una serie di Innovazioni piccole e grandi — spiega il "motorista" ing. Bussi — per migliorare il propulsore nel suo complesso. L'obiettivo immediato è ottenere accelerazioni più vigorose, ossia una maggior potenza in "basso" senza perdere quella di punta ». Scarichi, valvole, condotti, teste sono sotto osservazione. E, inoltre, si opera per poter eventualmente permettere l'uso di metanolo invece della consueta benzina. ■ E' difficile — ammette Forghieri — tornare in auge, ma la Ferrari ci proverà. Ancora più difficile è realizzare una macchina vincente. E chi ci riesce, se la tiene cara, pur con qualche aggiornamento di anno in anno. Guardate la Lotus o la McLaren, che, secondo me, si presentano come le monoposto da battere nel '74. Poi, ci metterei la B 3. I confronti diretti con le due scuderie inglesi sono stati troppo rapidi In questi ultimi collaudi a Le Castel/et. Tuttavia, ne abbiamo ricevuto indicazioni confortanti. Adesso abbiamo un "muletto" e due macchine in preparazione per il Gran Premio d'Argentina ». Sono le tre B 3 del 1973 modificate, ma a Maranello si sta per avviare la costruzione di altre due B 3 che saranno nuove di zecca. « Faremo anche il telaio — dice Forghieri —: non ci sono solo gli Inglesi capaci di realizzare una m01°iG°CGa 'D Lauda e Regazzoni, legati da un sincero rapporto di amicizia, lavorano d'amore e d'accordo (proprio come Ickx e Merzario!). L'austriaco è una giovane «promessa» con un notevole talento come collaudatore — Regazzoni sostiene che se Nicky avesse avuto quest'anno una McLaren, il fenomeno sarebbe stato lui e non Scheckter —, lo svizzero è un uomo esperto, un lottatore generoso da cui ci si può sempre attendere la grande prestazione. Il loro giudizio sulla B3 è concorde. ' La B 1 o la B 2 — spiega Regazzoni — erano macchine difficile da mettere a punto circuito per circuito e richiedevano un eccezionale Impegno al pilota. Questa B 3 è più semplice, più facile da guidare: ti avverte quando sta per "partire". Inoltre, permette di ripetere più volte II tempo-limite. Uscendo dalle cuf-ve, è possibile sfruttare la potenza e non sei più costretto ad acrobazie. La tenuta di strada è migliorata in modo fantastico ». I due piloti della Ferrari « credono » nella loro vettura. Per adesso, in attesa delle prime corse, Lauda e Regazzoni danno alle McLaren e alle Lotus maggiori possibilità. Ma si comprende che sono convinti di potersi inserire nella sfida mondiale. Anche i tifosi di Maranello ci contano. Michele Fenu

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