Poliziotto antimafia

Poliziotto antimafia PRIME SULLO SCHERMO Poliziotto antimafia "La mano spietata delia legge" con Philippe Leroy La mano spietata della legge di Mario Gariazzo, con Philippe Leroy, Silvia Monti, Klaus Kinski. Italiano, scope a colorì. Cinema Nazionale. (.a.v.) Spietata, in questo film del piemontese Mario Gariazzo, è soprattutto la malavita, identificabile in una potente organizzazione criminale il cui capo è un cinico « professore » dal pacioso aspetto di Guido Alberti. La vicenda comincia con l'eliminazione, in ospedale, d'un boss dalla losca attività: una sua temuta confessione poteva compromettere altri mafiosi altolocati. Dall'assassinio di questo boss, operato da un gelido killer venuto d'oltre oceano e camuffato da ufficiale dei carabinieri, derivano tutti gli altri, che riempiono il film di violenza e di sangue e hanno come vittime non solo alcuni mal¬ viventi della ghenga che troppo sapevano, ma anche un paio d'innocenti ragazze casualmente coinvolte. Un commissario di polizia particolarmente «duro», chiede più poteri e meno rispetto per le « vigenti leggi » allo scopo di inchiodare alle loro inique responsabilità i criminali. Se nel film capostipite del genere (La polizia ringrazia) era il poliziotto impersonato da Salerno a essere ammazzato come un cane, qui è la moglie bella e giovane dell'investigatore a essere uccisa allo scopo di dare una feroce «lezione» al marito. Che però non getterà la spugna. Sia pure come ricalco di precedenti e ripetute esperienze non solo italiane, il film non manca di una sua torva immediatezza di linguaggio e di immagini, anche se la brutalità è eccessiva.

Persone citate: Guido Alberti, Klaus Kinski, Mario Gariazzo, Philippe Leroy, Silvia Monti

Luoghi citati: Salerno