Diventa definitiva la legge sul "condono tributario,,

Diventa definitiva la legge sul "condono tributario,, E stata approvata ieri anche dal Senato Diventa definitiva la legge sul "condono tributario,, Il provvedimento interessa tre milioni e mezzo di contribuenti che hanno "pendenze" fiscali - Entro il 28 febbraio presentare la domanda f Nostro servizio particolare) Roma, 13 dicembre. Il Senato ha definitivamente approvato stasera il condono fiscale e l'amnistia in materia di reati finanziari. A favore dei due provvedimenti hanno votato i gruppi della maggioranza di centro-sinistra, i liberali ed i missini. L'estrema sinistra, che ha votato contro il condono, si è invece astenuta sull'amnistia, come aveva fatto in precedenza alla Camera. Tre milioni e mezzo di contribuenti che hanno pendenze fiscali con lo Stato potranno presentare fino al 28 febbraio le domande agli uffici distrettuali delle imposte dirette per risolvere i loro casi sulla base di precisi parametri. Prima del voto il ministro delle Finanze, Colombo, ha dichiarato che la decisione del governo di venire incontro a vasti strati di contribuenti per una sanatoria fiscale è stata adottata per suggerimento del Parlamento e su parere della speciale commissione istituita per l'applicazione pratica della riforma tributaria. Nel corso della sua esposizione Colombo ha sottolineato la necessità di potenziare l'amministrazione finanziaria per assicurare l'attuazione della riforma tributaria e per garantire che le entrate dello Stato corrispondano alle previsioni di bilancio. Non c'è spesa più produttiva — ha detto — di quella che cura le entrate dello Stato. Colombo ha infine dichiarato che attraverso i provvedimenti adottati si è preferito il criterio dell'automaticità della legge a quello del caso per caso, criterio quest'ultimo indubbiamente più equo ma che in pratica avrebbe richiesto tempi troppo lunghi. L'assemblea di Palazzo Madama ha infine approvato nuovamente il decreto con il quale si stanziano 39 miliardi per il porto di Palermo colpito di recente da una mareggiata ripristinando però il testo originario del governo. Alla Camera infatti a causa dei vuoti nelle file della maggioranza era stato approvato dalle opposizioni di destra e di sinistra un emendamento con il quale si introduceva una ulteriore spesa di 11 miliardi g 200 milioni per la diga foranea del porto. Il decreto torna ora a Montecitorio per la definitiva conversione in legge. g. fr.

Luoghi citati: Palermo, Roma