Riunione nazionale di magistrati a Roma
Riunione nazionale di magistrati a Roma I problemi della giustizia Riunione nazionale di magistrati a Roma Si svolgerà il 20 gennaio • Una corrente dell'"Associazione magistrati" denuncia la sparizione di documenti e intralci alle istruttorie Roma, 12 dicembre. L'Associazione nazionale magistrati, che raccoglie la maggior parte dei giudici italiani, ha indetto un'assemblea straordinaria dei soci per il 20 gennaio a Roma alle ore 10. La notizia è contenuta in un comunicato del comitato direttivo centrale dell'associazione nel quale, tra l'altro, si « denuncia lo stato di tensione esistente nell'interno dell'ordine giudiziario », si proclama l'agitazione e si segnala « agli organi costituzionali competenti e all'opinione pubblica l'estrema gravità della situazione, per le carenze di struttura del sistema giudiziario, che non è in grado di adempiere con regolarità ed efficienza i compiti istituzionali cui è preposto, nonostante lo spirito di sacrificio dei magistrati ». Il comitato direttivo centrale riafferma, poi, la fiducia che la Camera approvi in via definitiva il disegno di legge governativo sulla progressione in Cassazione, da considerarsi come provvedimento normativo preliminare alla riforma dell'ordinamento giudiziario. Segnala, inoltre, al ministro della Giustizia e al Consiglio superiore della magistratura « la viva attesa per l'impegno assunto di superare con assoluta urgenza la crisi attuale e di voler impostare un razionale programma operativo ». Nel comunicato si sottolinea, infine, « la primaria esigenza di una organica riforma dell'ordinamento giudiziario e di rapida attuazione dell'adeguamento automatico retributivo ai sensi del decreto presidenziale del 28 ottobre 1970 numero 775 ». Nei giorni scorsi, si è anche riunito il comitato esecutivo centrale di « Magistratura democratica », una delle correnti dell'associazione. Si è parlato di alcuni episodi riportati in questi giorni dai giornali. In un documento, approvato al termine dell'assemblea, « Magistratura democratica » si sofferma sulle « gravi disfunzioni degli uffici giudiziari romani, come le misteriose vicende inerenti alla scomparsa o alla manomissione di nastri magnetici relativi al procedimento penale sugli appalti dell'Anas, all'inchiesta sulle intercettazioni telefoniche di organizzazioni fasciste (processi Beneforti, Ponzi ed altri) o all'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nella Regione Lazio, come quella dell'installazione di una radiospia nell'ufficio di un giudice istruttore, o come quella di certe prassi invalse presso la procura generale della Corte d'appello di trattenere a lungo termine processi richiesti in visione all'ufficio istruzione o processi in istruzione sommaria, senza averli formalmente avocati ». Il documento conclude: « "Magistratura democratica" denuncia all'opinione pubblica questa preoccupante situazione, che obiettivamente esprime o la totale impotenza della magistratura ad esercitare le proprie funzioni contro io strapotere di gruppi economici e politici ovvero, e più pericolosamente, la disponibilità di settori interni alla magistratura a tutelare gli interessi di tali gruppi. Entrambe queste situazioni sono pericolose, perché congiurano per una restaurazione autoritaria anche all'interno dell'ordine giudiziario ». (Ansa)
Persone citate: Beneforti, Ponzi
Luoghi citati: Regione Lazio, Roma
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