Trovato II box dov'è avvenuto il trasbordo

Trovato II box dov'è avvenuto il trasbordo Indagini senza sosta sul sequestro del direttore Fiat Ettore Amerio Trovato II box dov'è avvenuto il trasbordo Nel rione di S. Donato - C'erano le scale in dotazione al furgoncino della Sip usato dagli aggressori - Il punto di partenza dell'inchiesta è nel rapimento di Bruno Labate, il sindacalista della Cisnal "prelevato" dieci mesi fa per un "interrogatorio" - Lo stesso volantino delle "Brigate rosse" pone in relazione i due episodi - Allora furono incriminate cinque persone, per tre il magistrato spiccò ordine di cattura - Sono scomparse, si indaga nella cerchia delle loro amicizie E' stato trovato il garage dove sarebbe avvenuto il trasbordo di Ettore Amerio dal furgone della Sip Stipcl usato per il ratto a un altro automezzo che è poi servito a portare il prigioniero nella cosiddetta «prigione del popolo». Il locale sarebbe in una traversa di via San Donato, a poche centinaia di metri dal luogo del rapimento. Accatastati a terra c'erano alcuni metri di cavo telefonico e quattro segmenti di scala « all'italiana », quelli che mancavano dal furgone dato alle fiamme in via Ornavasso. Una grande rete è stata gettata sulla città, si seguono piste precise. Il punto di partenza è dato dal rapimento di Bruno Labate, il segretario della Cisnal «prelevato» dieci mesi fa per un «interrogatorio». La traccia è suggerita chiaramente dallo stesso volantino firmato dalle «Brigate Rosse» e fatto trovare nella cabina telefonica di piazza Statuto, che annuncia «il proposito d'interrogare Amerio "sulle assunzioni controllate dai /ascisti attraverso la Cisnal e il msi, visto che proprio il segretario di quello pseudo-sindacato fascista (da noi arrestato e interrogato nel febbraio scorso) l'ha chiamato in causa attribuendogli pesanti responsabilità». La prima impresa delle «Brigate Rosse» a Torino risale al 13 febbraio scorso. Bruno Labate venne catturato sotto casa alle 9,30, scaraventato in un furgone, incappucciato e imbavagliato. Sei ore dopo veniva rilasciato, incatenato a un palo della luce davanti al cancello numero 1 della Fiat Mirafiori in corso Tazzoli. Aveva i capelli rapati a zero e la bocca chiusa da un cerotto; ai piedi alcuni volantini ciclostilati firmati dai «brigatisti». I volantini erano identici a quelli trovati nella cabina del telefono, scritti con una macchina IBM. La testata con la scritte «Brigate Rosse» e una stella contornata da un cerchio in rosso. Altre copie ne erano state trovate ieri all'interno della Miraflori, nel reparto presse, all'Università. In corso Umbria, davanti alla Michelln, un giovane distribuiva altre copie del volantino: è stato identificato. Da settantadue ore, intanto, di Ettore Amerio non si hanno notizie. Gli uomini della polizia, i carabinieri, gli agenti del Sid (Servizio informazioni difesa) hanno battuto ieri mattina palmo a palmo borgo San Donato. Agenti della Criminalpol, diretti dal dottor Montesano, si sono invece recati a Villadeati, residenza di campagna del defunto editore Giangiacomo Feltrinelli: avevano avuto «una precisa indicazione», e avevano un mandato di perquisizione per la ricerca di «armi» e «oggetti di provenienza furtiva». La proprietaria attuale, terza vedova di Feltrinelli, Inge Schoentahl, tramite il suo legale avv. Chiusano ha presentato le sue rimostranze per questo fatto. L'esito della perquisizione — afferma il questore dott. Massagrande — è stato però negativo, cosi come quello delle altre venti compiute ieri. Una caccia sempre più serrata viene fatta a Paolo Maurizio Ferrari, modenese, 24 anni, operaiostudente, le cui impronte, secondo la polizia, erano state trovate sul furgone servito per il rapimento Labate. La pi va della Repubblica aveva emesso contro il giovane ordine di cattura 11 9 marzo scorso. Aveva evitato l'arresto e, dal 15 luglio scorso, di lui si sono perse le tracce. Si sa che in passato si era fatto notare per la sua attività politica a Modena, poi a Chieti e a Padova. Dopo 11 trasferimento a Torino, per qualche tempo, aveva vissuto in una « comune », nella zona di via Ferrante Aporti. Indagini vengono fatte anche dal carabinieri in questo ambiente. Alla cattura del sindacalista Ci- snal, secondo le indagini della polizia, avrebbe preso parte un « commando » di cinque persone, tutte identificate dall'ufficio politico e sulla cui identità si è sempre mantenuto i: riserbo. Si sa solo che « si /raderebbe di un nucleo operativo staccatosi da un gruppuscolo extraparlamenta-re che sì sarebbe autodefinito " Brigate rosse"». A Torino intanto rimane an- che il vicecapo della polizia, dot- tor Parlato, per seguire dappres- so le indagini. In mattinata, in prefettura, si è tenuto un vertice fra il dott. Parlato, il questore, dott. Massagrande, il comandante del gruppo carabinieri, colon- nello Marchisio e il prefetto. Una conferenza stampa era stata fis sata per mezzogiorno, ma è stata rimandata alle 18. Puntuale, un collaboratore del dott. Massagran¬ de si è presentato a quell'ora ai giornalisti e ha detto che la conferenza era annullata « perché la situazione è esattamente uguale a ventiquattr'ore la ». Il questore ha detto soltanto: « Non è stata avanzata alcuna richiesta per sospendere o limitare le indagini e se anche venisse fai- , nta, continueremo comunque il | gnostro lavoro. Nessun contatto stato preso dai rapitori con la famiglia o con la Fiat ». In corso Tassoni 57, intanto, si vivono momenti di estrema tensione. La famiglia, forse, sperava che il cav. Amerio venisse rilasciato ieri, e che i rapitori sfruttassero l'occasione dello sciopero generale per un gesto clamoroso. Il ritrovamento del box di borgo San Donato è la logica conseguenza di una ricostruzione particolareggiata del sequestro. Esaminando le deposizioni di numerosi testimoni la polizia aveva acquisito la certezza che 11 trasbordo del direttore Fiat era avvenuto a pochi minuti dal rapimento ed in una zona ben circoscritta. Alle 7,40 infatti il cav. Amerio viene aggredito e trascinato sul furgoncino in via Levanna; seguito dalla « 127 » rossa l'automezzo della Sip si avvia in direzione di corso Lecca. Da questo momento i rapitori avranno a disposizione non più di un quarto d'ora per trasferire i: dirigente su un'altra auto ed abbandonare furgoncino e « 127 » ricercati da decine di radiomobili.1 L'operazione di trasbordo avviene sicuramente in un luogo chiuso stabilito in precedenza, per evitare testimonianze pericolose. Mancano alcuni minuti alle otto quando il u commando » arriva in via Belli. Un testimone, Marco Orlandi, 32 anni, impiegato di un'azienda meccanica, racconta: « Ero appena uscito dalla mia abitazione, di fronte al numero 71. Ho notato la " 127 " già parcheggiata nella strada buia, non c'era nessuno al volante. In quell'istante è arrivato a tutta velocità il furgoncino della Sip ». Si ferma sul proseguimento di via Sismonda, un tratto sterrato e pieno di arbusti. « C'era in attesa una berlina scura — prosegue l'Orlandi — mi è parsa una " 124 ". Non ho potuto vedere quanti uomini vi fossero a bordo, ma appena il furgone è giunto sul posto l'auto ha incominciato a muoversi ». Anche la cameriera dell'avvocato Tua, al secondo piano di via Belli 71, nota lo strano mo- j vimento a quell'ora insolita. «Ero sul balcone — ha riferito la don-1 na alla polizia — il camioncino con una scala sul tetto sì è staccato dalla macchina rossa par-1 cheggiata qui sotto ed ha. imboccaia via Sismonda ». Poche decine di metri più avanti i commercianti di via Ornavasso (una traversa di via Sismonda) vedono un uomo balzare a terra dal furgo- nagsceSdlllllillllllllllllllllllllllilll Illlllllltlllllllltlllli ne, cospargerlo di benzina e dar-1 gli fuoco. E' un attimo: lo sco-1 nosciuto sale sulla berlina che si allontana a tutta velocità. Nessuna ha parlato di un prigioniero trascinato a viva forza, solo uomini che si muovevano con precisione cronometrica. E' evidente che Ettore Amerio era già stato trasbordato su un'auto sicura verso la « prigione del popolo » indicata nei volantini dai rapitori. Dopo tre giorni d'indagini la polizia c riuscita a localizzare il box usato per il trasbordo. DI proprietà di un notaio era stato subaffittato l'anno scorso da un uomo che si era presentato come Rattazzl, ma sia il nome sia l'indirizzo rilasciato dallo sconosciuto risultano ora Inesistenti. Interrogando gli inquilini della zona si spera di ottenere nuovi clementi che diano una svolta alle indagini, bloccate dopo questo primo passo avanti. Servizio di: Vincenzo Tessandori, Ezio Mascarino, Gino Mazzoldr. Roberto Reale. Il cav. Ettore Amerio - L'angolo tra corso Tassoni e via Levanna dove è stato rapito lunedì mattina - Il questore Massagrande (a sinistra) e il vicecapo della polizia dott. Parlato illustrano la situazione delle ricerche

Luoghi citati: Chieti, Modena, Padova, Torino, Villadeati