Lettera "segreta,, di Ortoli ai nove capi di Stato della Cee di Renato Proni

Lettera "segreta,, di Ortoli ai nove capi di Stato della Cee Il presidente della Commissione europea Lettera "segreta,, di Ortoli ai nove capi di Stato della Cee Nel messaggio, la sollecitazione a passare da una unione di tipo economico ad una "associazione globale" - Trasformazione "necessaria" (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 10 dicembre. La commissione europea ha sollecitato i capi di Stato e di governo dei nove Paesi della Cee a passare da una unione di tipo economico ad una associazione globale. Il messaggio è contenuto in una lettera segreta inviata dal presidente della commissione signor Francois Xavier Ortoli, consegnata ai responsabili dei governi comunitari alla vigilia del vertice europeo che si terrà a Copenaghen il 14 e 15 dicembre. La lettera si compone di cinque fogli e mezzo e siamo in grado di riassumerla per sommi capi. Il presidente Ortoli, nel preambolo, sostiene che dal vertice devono emergere le prospettive per l'Europa e un impulso, politico per la sua costruzione. Ortoli sottopone in quattro capi i desideri e l'opinione della Commissione. Nel primo, egli afferma che il vertice deve dare una spinta verso i progressi istituzionali della comunità mediante l'interessamento a questo processo di tutte le forze vive della comunità. Ortoli ribadisce che i capi di Stato e di governo hanno già preso questo impegno a Parigi, nell'ottobre del 1972. Nel secondo punto del messaggio, la commissione afferma che l'Europa è interdipendente sul piano politico ed economico e che i nove Paesi della Cee devono quindi parlare con una voce sola sui grandi problemi di politica estera. Ciò, afferma il documento, non solo è possibile ma è necessario. Il signor Ortoli propone quindi la trasformazione della Comunità economica europea in una unione globale. Al terzo punto la commissione sollecita i capi di Stato e di governo ad adottare senza indugio tutte le decisioni in sospeso che già erano sta te previste dal vertice di Parigi. In aperta polemica con il presidente francese Pompidou, Ortoli afferma che i vertici europei i on dovranno sostituire il consiglio dei ministri né prendere decisioni riguardanti le attività co¬ munitarie e rivendica alla Commissione le sue prerogative comunitarie. I vertici, afferma Ortoli, devono dare soltanto impulsi politici. All'ultimo punto la Commissione chiede il potenziamento della comunità, proponendo tra l'altro che siano rafforzati i poteri del Parlamento sul controllo del bilancio della Cee. Infine la Commissione propone questi temi per il vertice: inflazione, la piena occupazione, la politica monetaria, la questione dell'uranio arricchito. Si chiede naturalmente anche una politica europea per l'energia, con un mercato organizzato (cioè scambi liberi anche di petrolio, Olanda inclusa), la diversificazione delle fonti energetiche in modo da garantire alla Cee una misura di indipendenza negli approvvigionamenti. Ortoli sarà il « decimo uomo » del vertice di Copenaghen, dato che prenderà parte ad alcune riunioni dei massimi esponenti dei governi europei. Renato Proni

Persone citate: Francois Xavier Ortoli, Pompidou

Luoghi citati: Bruxelles, Copenaghen, Europa, Olanda, Parigi