Condanna dei sindacati "per un atto estraneo alla lotta dei lavoratori,,

Condanna dei sindacati "per un atto estraneo alla lotta dei lavoratori,, Condanna dei sindacati "per un atto estraneo alla lotta dei lavoratori,, Lo sdegno è unanime, insieme con il timore che l'episodio nuoccia gravemente al movimento operaio - I delegati della Mirafiori: "Metodi fascisti" I commenti di sindacati e uomini politici sul sequestro del cav. Amerio sono improntati ad unanime condanna. In un comunicato la Federazione unitaria CgilCisl-Uil, esprimendo l'auspicio che la vicenda si concluda al più presto, ribadisce con estrema fermezza che tali atti non hanno mai fatto né fanno parte del terreno di scontro e di lotta dei lavoratori. «Sono atti dai quali ci dissociamo e che condanniamo apertamente, non solo perché contro le tradizioni del movimento operaio, ma perché chiaramente finalizzati contro i lavoratori stessi, in quanto tendono a deviare gli obiettivi del confronto e dello scontro sul terreno della provocazione e del ricatto. Pertanto — prosegue il comunicato — la federazione unitaria provinciale Cgll-Cisl-Vil, mentre afferma che pronta e decisa sarà la risposta delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori a tutti coloro che volessero ritentare la strategia della tensione, analogamente a quanto messo in atto a partire dal dicembre '69 pur di battere i lavoratori, con strumentalizzazioni di questo grave episodio per spostare obiettivi e prassi della lotta unitaria della classe lavoratrice, ribadisce ancora la propria linea rivendicativa ed il terreno di scontro decisi nella recente assemblea dei delegati e delle strutture di base, strategia che troverà puntuale, concreta conferma nei contenuti e nell'azione di sciopero generale provinciale proclamato per mercoledì ». A Roma, commentando il rapimento del dirigente Fiat, il segretario generale della Cgil, Lama, ha detto: «Si tratta di un'azione che non ha niente a che vedere con il movimento sindacale, la nostra è una lotta democratica. Chiunque si mette contro la legge, da qualunque parte pretenda di essere, deve esser rapidamente colpito e punito». Corrado Ferro, segretario provinciale dei metalmeccanici della UH, ha dichiarato: «A prescindere da chi ha compiuto questo atto, lo condanniamo comunque, perché è al di fuori delle tradizioni di lotta dei lavoratori e più legato ai fenomeni di delinquenza comune. La ricerca del responsabili è competenza delle forze dell'ordine». Anche la segreteria nazionale della Federazione lavoratori metalmeccanici ha espresso la più dura condanna del grave episodio, aggiungendo: «Tale fatto rappresenta, in un momento particolare e delicato della trattativa avviata con la Fiat, una provocazione di chiara marca fascista. La Firn si augura che i responsabili vengano individuati anche per far chiarezza sui retroscena e sugli ambienti che stanno dietro a questo come ad altri analoghi episodi». Nell'esecrare questi metodi teppistici di violenza il Consiglio r".ei delegati della Mirafiori dichiara in un comunicato che essi «nulla hanno a che fare con l'azione di classe del movimento tesa a realizzare migliori condizioni di vita e di lavoro attraverso l'unità di tutti i lavoratori e la partecipazione alla lotta. Sottolinea inoltre che l'utilizzazione di questi metodi già portati avanti dal fascismo nel tentativo di sottrarsi ad un confronto democratico e di massa sono e saranno sempre respinti dal movimento operaio». Denunciando che queste azioni favoriscono il crearsi di un clima di tensione utilizzato dai padroni e dal governo per respingere le giuste rivendicazioni operaie, il Consiglio « chiede a tutti i lavoratori di cementare l'unità nella lotta e chiama alla vigilanza e mobilitazione per impedire che forze ex- trasindacali strumentalizzate dalle forze reazionarie e di destra utilizzino questi atti contro il movimento operaio». In un comunicato diffuso nel pomeriggio il Sida «esprime la più viva esecrazione per un atto che, colpendo un uomo di lavoro, aumenta la tensione all'interno della fabbrica. Tale situazione consiglierebbe un responsabile ripensamento sulle iniziative di agitazioni che comportano l'inasprirsi del clima generale, previsto per i prossimi giorni». La Confederazione italiana dei dirigenti d'azienda «nellesprimere viva solidarietà per il dirigente fatto segno dell'inqualificabile gesto di violenza denuncia il ripetersi di atti intimidatori nei confronti di una categoria che, appartenendo al mondo del lavoro, svolge la propria opera al servizio dello sviluppo produttivo e del progresso sociale». Numerosi deputati dei diversi partiti hanno espresso a Montecitorio la loro indignata protesta. In un documento approvato dalla giunta esecutiva l'Unione Industrialo « esprime il proprio sdegno e l'esecrazione di tutto il mondo dell'industria per un delitto che conferma ed aggrava il clima di profonda insicurezza determinatosi nel nostro Paese. Rileva che atti di tale gravità trovano più facilmente alimento in un clima in cui lo scontro viene preferito all'incontro nel tentativo di una pacifica discussione dei rapporti di lavoro ». Nel reclamare dalle autorità responsabili l'attuazione delle più severe misure di prevenzione e «l'esemplare punizione degli autori e dei mandanti» la giunta rivolge ai familiari del cav. Amerio «l'espressione della più sentita solidarietà e l'augurio che possano essere liberati presto dalla loro terribile angoscia».

Persone citate: Amerio, Corrado Ferro, Lama

Luoghi citati: Roma