Gravi pericoli nei campi senza gasolio e concimi

Gravi pericoli nei campi senza gasolio e concimi Preoccupate parole di Ferrari Aggradi Gravi pericoli nei campi senza gasolio e concimi Il ministro ha detto che vitelli, pulcini, fiori rischiano di morire di freddo; non si può seminare - Resteremo senza fertilizzanti, se il loro prezzo non aumenterà - I disagi dei contadini per le domeniche senza trattori (Dal nostro inviato speciale) Verona, 8 dicembre. Una allarmante dichiarazione ha fatto ieri a Verona il ministro dell'Agricoltura Ferrari Aggradi: « Il gasolio dev'essere assicurato all'agricoltura con priorità assoluta (solo gli ospedali possono venire prima delle campagne), altrimenti si corrono rischi molto grossi. I vitelli possono morire di freddo nelle stalle, non si arano i campi e quindi non si semina, non si essica il mais, non si riscaldano le serre, dove fiori o ortaggi muoiono ». Ferrari Aggradi ha parlato al Vinitaly di Verona, la rassegna del vino italiano. E se in una manifestazione vinicola il ministro dell'Agricoltura ha ritenuto opportuno lanciare un appello così allarmato, vuol dire che veramente le cose vanno male. A un oratore che raccomandava al governo di non dimenticare il settore vitivinicolo solo perché in questo momento va abbastanza bene, Ferrari Ag gradi ha risposto: « Abbiamo presenti i vostri problemi, ma ci sono delle priorità: pensate che in questo momento sì stanno chiudendo molte stalle, perché gli allevatori ci rimettono per ogni chilo di carne o litro di latte che producono. Quindi dobbiamo pensare prima a loro. Ci accorgeremo ben presto di quanto ci saranno preziosi i vitelli che adesso rischiamo di distruggere ». E rivolto al governo — se ho ben compreso la sua frase — ha aggiunto: « Adesso, due cose ci devono dare: il piano per la zootecnia e il credito agevolato ». Il ministro ha anche parlato di imminenti iniziative per una politica alimentare, che metta fine al disordine esistente oggi: per esempio, molta gente insiste ancora a mangiare la bianca fettina di sanato, trascurando altre carni come quelle di pollo, coniglio, suino, o altri alimenti altamente proteici, come i formaggi. « Gli italiani — ha detto Ferrari Aggradi — si alimentano nel modo più irrazionale e più costoso del mondo ». Egli ha annunciato al prof. Albertario, presente in sala, che presto gli sarà affidato un importante incarico nel settore della nutrizione. Quella di attuare una moderna politica alimentare è una vecchia idea di Ferrari Aggradi, che vorrebbe trasformare il ministero dell'Agricoltura in ministero dell'Agricoltura e dell'Alimentazione. Questo pare proprio che sia il momento. Egli ha ricordato come nel mondo si profili una grave penuria di alimenti: i consumi di cibo aumentano in tutto il mondo, sia per l'incremento demografico, sia per il migliorato reddito, mentre la produzione di alimenti non tiene il passo, specie per quanto riguarda la carne. A livello mondiale si dovrebbe, e si potrebbe, fare qualcosa, ad esempio attraverso una politica di stoccaggio, per accantonare negli anni d'abbondanza e utilizzare le riserve quando i raccolti sono scarsi. La crisi agricola, non solo italiana, ma mondiale, ha dimostrato, secondo Ferrari Aumsnctcppp Aggradi, che l'agricoltura è un settore vitale dell'economia. « E tale lo si deve considerare — ha aggiunto —, noi non vogliamo una politica di assistenza per l'agricoltura, ma misure per rilanciarla e ridarle quel ruolo primario che le spetta». Ha proseguito: in Italia la politica del blocco dei prezzi non può continuare così rigida, deve diventare flessibile, altrimenti non ha senso: « Da settimane — ha detto — chiedo l'aumento del rrezzo dei fertilizzanti: se i minerali fosforitici sono andati alle stelle, bisogna concedere questi aumenti alle aziende che producono fertilizzanti, altrimenti c'è il grave pericolo di non poter dare alle colture gli elementi indispensabili per il loro sviluppo. E allora, li vedremo il prossimo anno i raccolti! La lezione del gasolio è stata dura — ha aggiunto — e non vogliamo che si ripeta in altri settori ». Il ministro ha già toccato i principali punti di pericolo per l'agricoltura a causa della mancanza di gasolio. Aggiungeremo che nelle serre rischiano di morire non solo i fiori, ma le stesse piante, e che quindi le conseguenze negative si protrarranno per anni. Lo stesso si può dire per gli ortaggi e le altre colture protette. La mancanza di gasolio porta ad altri innumerevoli danni. Parecchie aziende agricole non hanno ancora l'energia elettrica, per cui usano motori a petrolio o Diesel (gasolio), ad esempio per far andare avanti il mulino, il riscaldamento, le mungitrici. Ferrari Aggradi ha parlato di vitelli che rischiano la vita nelle stalle fredde. In provincia di Forlì stanno per morire asfissiati un milione di pulcini (quando hanno freddo muoiono per il fenomeno dell'wammucchiarnento», cioè per riscaldarsi si addossano l'uno all'altro, e si asfissiano o si calpestano). Gli avicoltori, terminato il gasolio, hanno bruciato tutte le cassette di legno che avevano, ed ora i pollai sono gelidi. Il divieto per i mezzi privati di circolare la domenica e i giorni festivi — divieto è —, no e e che include anche i trattori — porta altre difficoltà. In alcune regioni del Sud si stanno facendo le semine di grano duro; anche nell'Italia Settentrionale sono in corso lavori, come le arature per le coltivazioni da rinnovo, (il mais): il terreno dev'essere lavorato prima che arrivi il gelo, in modo che d'inverno possa « maturare ». E in campagna non sempre si può rispettare il riposo festivo o domenicale. Se nei giorni feriali fa brutto e la domenica c'è il sole, il contadino ne deve approfittare. Il trattore viene anche adoperato per trasportare legna e letame. Inoltre, le autocisterne che sono autorizzate a circolare anche nei giorni festivi per la raccolta del latte non sempre riescono ad arrivare fino alle porte della stalla. Quindi si creano dei « centri di raccolta », dove i contadini devono portare i bidoni di latte. E come arrivarci, se non c'è il trattore? Il risparmio che si può fare sul consumo di gasolio agricolo è minimo. Lo sottolinea la Confagricoltura: « Se si pensa che la necessità agricola in materia di gasolio è inferiore al 2 per cento del consumo nazionale italiano, emerge in tutta la sua drammaticità l'incapacità ad assicurare i rifornimenti essenziali per i settori determinanti, anche quando questa necessità è contenuta in misura modesta ». Livio Burato Ferrari Aggradi (Team)

Persone citate: Albertario, Livio Burato

Luoghi citati: Forlì, Italia, Verona