Giovani rapinatori in un ufficio postale con le armi mettono al muro 26 persone
Giovani rapinatori in un ufficio postale con le armi mettono al muro 26 persone Giovani rapinatori in un ufficio postale con le armi mettono al muro 26 persone Erano due, sui 17 anni - Si sono impadroniti di 700 mila lire - Assalto ad una pellicceria in pieno centro; scaraventata a terra la commessa che reagisce - Bottino: un elegante mantello da 8 milioni Due rapine ieri pomeriggio: la prima ad un ufficio postale, che aveva già subito un assalto poco tempo fa, la seconda ad una pellicceria. L'ufficio postale, in via Morebarcaro angolo via Osoppo, era stato aggredito l'ultima volta il 15 ottobre scorso. Alle 13 di ieri nel locale c'erano la direttrice, cinque impiegati ed una ventina di clienti, pensionati che riscuotevano la rata di dicembre. Uno stridore di freni all'esterno, la porta si è spalancata bruscamente. Sono entrati due giovani sui 17-18 anni, hanno gridato spavaldi: « Fermi, è la grande rapina ». Uno portava occhiali neri, il collo del dolcevita sollevato fin sulla bocca; l'altro aveva 11 volto In parte coperto da una calza di nailon scura. Spianando le pistole hanno costretto tutti spalle al muro. Uno si è fermato sulla porta a controllare 1 presenti, minacciandoli di tanto in tanto appena qualcuno di loro si muoveva. Il complice ha saltato il bancone, ha affrontato la direttrice, Caterina Dlatto, via San Marino 129, « I soldi » le ha Intimato. La donna, paralizzata dalla paura, non è riuscita a parlare: ha Indicato 1 tavoli con la mano. Il bandito ha aperto uno per uno tutti i cassetti, ha arraffato circa 700 mila lire. Poi, non soddisfatto, ha fatto un secondo controllo, rovesciando i cassetti a terra con rabbia. Infine ha risaltato il bancone, e con un lungo fischio rivolto al complice è corso all'esterno. I due sono saliti su una 128 celeste, risultata poi rubata, parcheggiata sul marciapiede. L'auto, sulla quale 11 attendeva un complice, è ripartita a tutta velocità. Secondo assalto alle 15,25 nella pellicceria Tivioli di via Pietro Mlcca 9. La commessa, Emma Spacarino, abitante nella stessa casa, era vicino alla vetrina; la titolare, Agnese Tivioli, via Pietro Micca 20, serviva un oliente in fondo al locale. Due sconosciuti hanno aperto la porta con un calcio, sono entrati: « Fermi tutti ». Entrambi impugnavano rivoltelle; uno aveva 11 bavero del cappotto alzato, l'altro era a volto scoperto. Emma Spacarino ha tentato di opporre resistenza, è stata scaraventata a terra. Sorpresi però dalla reazione della donna, i banditi non si sono spinti oltre. Hanno preso dalla vetrina una pelliccia del valore di A milioni e sono fuggiti su una 850 blu. * Preziosi per un milione di lire circa sono stati rubati l'altra sera in via Cibrario 97, nella gioielleria di Italo Nora. Due giovani, giunti dinanzi al negozio con un'auto, hanno lanciato un mattone contro la vetrina, mandandola in frantumi. Hanno quindi arraffato parte dei gioielli esposti, fuggendo sull'auto con cui erano arrivati. Il Nora in quel momento stava servendo due clienti. Uscito di corsa dal negozio, ha fatto In tempo ad annotare il numero di targa dei- la vettura dei ladri: una Mini Minor che alla polizia risulta rubata da qualche giorno. * Merci per 7 milioni sono state rubate l'altra notte dal magazzino della ditta Elsa Ceruttl, ni a o al, in via Orbetello 131. Si tratta di 420 copertoni per auto, 32 camere d'aria, 3 macchine per scrivere, un'equilibratrice e un autofurgone, sul quale i ladri hanno caricato la refurtiva. Caterina Diatto e la pellicciala Agnese Tivioli, rapinate
Persone citate: Agnese Tivioli, Caterina Diatto, Caterina Dlatto, Emma Spacarino, Italo Nora, Tivioli
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