A Torino di Renato Rizzo

A Torino A Torino Ancora Ufo. Ancora globi, sigari, dischi, palle lucenti. E fumi, scie, masse gelatinose che scivolano nel cielo di Torino. Silenziosi o con un lontano ruggire di motori, pulsano, vibrano, emettono fasci cangianti. Stando alle centinaia di telefonate che hanno bloccato ieri il nostro centralino la città è accerchiata da decine di Unidentified Flying Objects. Ieri una notizia incontrollata parlava addirittura di un atterraggio: un Ufo sarebbe sceso nei pressi di Bardonecchia e spi, dopo alcuni minuti, risalito in cielo. « C'è una traccia sull'erba: un cerchio carbonizzato ». Sono corsi in molti, con ansia o timore: nulla se non un prato « bruciato » dal gelo. Ma Torino è in subbuglio. « Una stella mobile, la vedo dalla finestra. Anzi, non è una stella: è qualcosa che ruota, luminoso, color oro. Adesso è diventato rosso sangue, ora si attenua. Gira, gira, scompare ». « Sono un radioamatore, in gioventù ho volato e non soffro di allucinazioni. Qui da corso Allamano, sulla verticale di Orbassano, c'è un globo lucente. Ha le dimensioni d'una stella di seconda grandezza, pulsa. In 2 minuti ha attraversato tutto il cielo». E ancora « apparizioni » a decine, a centinaia. Villastellone, La Barca, Bivalta, Bobassomero, Caselle, tutti i paesi della Val di Susa. Le descrizioni coincidono: luce cangiante ora vivida ora tenue. C'è chi riferisce tecnicamente: «Forma ellittica, una velocità di circa 4 mach ». E chi balbetta apprensivo: « Una "cosa" che batte come un cuore ». Donne sorprese dalla « visione » mentre guardavano dalla finestra, uomini che hanno bloccato l'auto per « vedere meglio quel corpo strano ». Fin qui i profani, quelli che il « fenomeno Ufo » ha preso alla sprovvista con le repentine ed inattese « visite» di questi giorni. E gli esperti, i tecnici? Le voci ufficiali tacciono. Tentano di sminuire la portata del fenomeno o di riportarlo alle sue giuste dimensioni. Smentiscono categoricamente l'arrivo d'un ufficiale della Nato. Avrebbe dovuto interrogare i piloti ed i radaristi di Caselle, vagliare il loro racconto, confrontare le versioni. Secondo alcuni esperti di aeronautica, gli americani sarebbero in possesso di un dossier in cui sono catalogate le orbite di tutti i 2500 corpi estranei che ruotano attorno alla Terra: satelliti artificiali, rottami ed ultimi stadi di missili. Ma al di là delle smentite ufficiali c'è chi assicura che il tecnico della Nato è giunto realmente: « Esiste un fonogramma "top secret" che lo prova ». Ieri abbiamo vagliato tutte le segnalazioni sugli Ufo «torinesi» in compagnia di uno dei maggiori esperti italiani nel discusso campo dei fenomeni spaziali, Gianni V. Settimo, fondatore nel 1949 del primo Centro studi che si sia occupato di Unidentified Flying Obiects: « La fantasia su questo argomento è andata molto al di là della ricerca scientifica. Però c'è una analisi statistica che può chiarire il problema e condurlo a dimensioni accettabili per tutti: un comunicato ufficiale dell'United States Air Force. Dopo 18 anni di studi i tecnici americani hanno dichiarato: "Su un totale di 8908 denunce, 663 oggetti non possono in alcun modo ricollegarsi ad aeromobili noti o a fenomeni comunque spiegabili"». Dobbiamo inserire fra questi casi anche quelli di questi giorni? O pensare che i piloti che hanno visto l'Ufo, quello che l'ha inseguito, il radar che lo ha captato siano tutti vittime di allucinazioni? E coinvolte in una psicosi collettiva le centinaia di persone che ci hanno telefonato? Gianni V. Settimo ha ascoltato con particolare interesse il racconto di un posteggiatore Aci di Caselle, Franco Azzario, 35 anni: «L'altra sera ero sul piazzale dell'aeroporto ed ho alzato gli occhi al cielo. Ecco un globo giallastro: vicino, grande, solo. Una "palla da rugby" inchiodata nel buio sopra la Ciriè-Lanzo». Erano le 3,15. Azzario è corso alla torre di controllo, ha avvisato il maresciallo di turno. I tecnici hanno assicurato d'averlo visto. Poi si è dileguato spegnendosi poco alla volta. Il radar non ha captato nulla: era sparito. Ieri la città si è riempita di fotografi dilettanti. Occhi al cielo, obbiettivo aperto, hanno frugato l'universo stellato, alla ricerca di un punto mobile, d'una luce più viva, d'un corpo pulsante. E ad ogni avvistamento, ad ogni foto, una nuova telefonata d'allarme: « Verso Susa », « Sopra il Musine », « Tre globi sfarfallano sul monte dei Cappuccini », ti II castello di Rivoli ha una corona di Ufo ». Un « allarme Ufo » tra fantasia e realtà. Torino che vive le sue notti fra apparizioni sconosciute. C'è chi, in questo delirio di segnalazioni, giustifica il suo scettici¬ »«, b*v».Jv.*.v*M. juu k>\.i.uv.i*i- i smo camuffando ragionamenti da S. Tommaso sotto il paludamento d'una logica cartesiana. Chi, dubitando, afferma: « Non è vero ma ci credo ». E chi, infine, ricorda ' " ... j-j i-i.., .......V., ..i^wi^o. i « I globi luminosi sono come le sirene d'antica memoria. Forse solo lo specchio di nostre vecchie incertezze e di nuove paure ». Renato Rizzo IWliaiU mtAU Susa. La signora Giuseppina Littera con la figlia Paola racconta la misteriosa esperienza (Foto Moisio)

Persone citate: Azzario, Flying, Franco Azzario, Giuseppina Littera

Luoghi citati: Bardonecchia, Ciriè, Orbassano, Rivoli, Susa, Torino, Villastellone