Per gli sciatori italiani una vittoria al giorno di Giorgio Viglino
Per gli sciatori italiani una vittoria al giorno Stricker a Neustif, Zandegiacomo in Usa Per gli sciatori italiani una vittoria al giorno Lo sci italiano, disciplina di punta nello schieramento nazionale, vince sempre. La stagione è giovanissima, neonata, con un solo weekend all'attivo e gli azzurri hanno trovato modo di vincere sia sabato che domenica: prima Stricker nel concorso d'apertura della classica categoria definita dilettantistica, poi Zandegiacomo esordiente fra i « prò ». Al di là del risultato tecnico — validissimo peraltro in entrambi i casi — impressiona la facilità con cui gli sciatori italiani raggiungono il successo In ogni occasione quasi fossero da sempre abituati a dominare il campo. Ricordiamoci invece che due anni fa vinceva soltanto Gustavo Thoeni, e quattro, nemmeno lui. Cominciamo da Neustif gara poco meno che improvvisata, sulla base di un'iscrizione provvisoria in calendario e della neve caduta in tempo soltanto in quell'angolo d'Austria. Gli azzurri non schieravano i due uomini di punta Gu¬ stavo Thoeni e Pierino Gros, ma tutti gli altri. Cosi si è riscoperto Erwin Stricker atleta finora da fine stagione, questa volta già in forma. Ha vinto II gigante davanti a Helmuth Schmalzl, l'azzurro più completo nella specialità, uno dei gigantisti più collaudati del mondo. Chi non arriva al traguardo è scusato, ma chi riesce a tagliarlo deve a tutti I costi piazzarsi fra I primi dieci. Fra gli altri anche un cognome vecchio, Senoner, accoppiato ad un nome nuovo Arnold, Il - Fulminino » di una decina d'anni fa eroe del Trofeo Topolino. Tutti stupiti per la mancata riconferma di Stricker al giorno successivo — miglior tempo nella manche d'apertura alla pari con Kniewasser, poi l'uscita di pista — accompagnata dall'eliminazione di Rolly Thoeni nuovamente su livelli d'eccezione. Sconfitta quindi, ma con Radici quarto a una manciata di centesimi dal vincitore Bachleda, Helmuth Schmalzl che applica con profitto anche In slalom la tecnica perfetta da gigante, e un ripescato Carlo Demetz, dopo due anni finalmente fra I migliori col secondo tempo assoluto della seconda discesa. LI ritroveremo fra tre giorni, I più bravi, in Val d'Isère all'esordio di Coppa del Mondo. SI apre con un gigante, la specialità tutta italiana, dove ai winners di sabato si aggiungono Pierino Gros, vincitore nella passata stagione e Gustavo Thoeni, campione olimpionico. C'è ragione di essere ottimisti, e riservare Invece soltanto curiosità per le prove femminili, con Claudia Giordani, e la discesa libera che collauderà la nuova preparazione degli specialisti e la trasformazione possibile di qualche altro atleta. Per mantenere la cadenza vincente si è latto ricorso domenica ai professionisti. In America è cominciato il campionato mondiale, impostato sulla formula degli slalom e giganti paralleli dove per la prima volta sono Impegnati due atleti italiani, Eberardo Schmalzl e Renzo Zandegiacomo. Proprio Zandegiacomo ha vinto la gara d'esordio, un gigante manco a dirlo, eliminando nella finale quel Bleiner austro-Italiano che fu medaglia d'argento ai mondiali di Val Gardena nel '70. Sono quattromila dollari per « Zande - che Inizia nel modo migliore la nuova attività, mentre Eberardo Schmalzl, in una gara che non è la sua, è pur sempre arrivato in semifinale e poi quarto con mille dollari all'attivo. Giorgio Viglino
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