Anche il turismo agreste s'è adeguato all'austerità

Anche il turismo agreste s'è adeguato all'austerità In campagna con biciclette, pullman, cavalli Anche il turismo agreste s'è adeguato all'austerità Iniziative in Piemonte per trascorrere il tempo libero all'aria aperta (Dal nostro inviato speciale) Pinerolo, 3 dicembre. Il turismo agricolo, nato per dare agli agricoltori un reddito sussidiario e ai cittadini un modo per riavvicinarsi alla campagna, non si spaventa dell'austerità, anche se l'incontro città-campagna si basa soprattutto sull'automobile. Non solo non si spaventa, ma passa al contrattacco. E con grande tempestività la sezione torinese dell'Agriturist ha organizzato oggi una conferenza stampa per annunciare una svolta nel turismo agreste, che è pronto ad adattarsi alle domeniche senza auto, anzi è deciso a sfruttarle. In Piemonte finora non è stato fatto molto per l'agriturismo, forse per una certa resistenza da parte degli agricoltori. Ma i responsabili dell'Agriturist piemontese, Bruno Pusterla e Maria Grazia Calzoni, non sono stati con le mani in mano e in pochi mesi hanno preso contatto con decine di agricoltori per convincerli ad attrezzare le loro cascine e le loro fattorie, al fine di ospitare le famiglie cittadine, o almeno di far sì che esse possano trascorrere qualche ora in campagna, consumando prodotti locali. Alcuni agricoltori tentennano, ma altri hanno risposto positivamente. Una realizzazione concreta l'abbiamo vista oggi, duran¬ te una piacevole gita a Campigliene (pochi chilometri da Pinerolo). Si tratta dell'azienda agricola San Germano, che cinque anni fa è stata trasformata, potenziando il settore viticolo e quello frutticolo. L'azienda, classico esempio di turismo agricolo, possiede anche un ristorante campagnolo, ricavato da alcuni fabbricati colonici, in cui abbiamo consumato un pranzo a base di piatti locali (tra cui salami caldi, fonduta con tartufi, gnocchi al gorgonzola e un dolce chiamato «Agriturist»); c'è poi un maneg gio con 14 cavalli, una carrozza chiusa, e due carrozzelle. Cavalli e carrozze vengono affittati ai turisti, i quali possono anche usufruire di ottimi istruttori di equitaizone (si cavalca nella campagna, anche con la neve). D'estate ognuno si può raccogliere la frutta che desidera, salendo su una pianta di mele, di ciliegie, di pere, di fichi. Questa non è la stagione: ma si può sempre passare una mezz'ora piacevolissima nella stupenda cantina, che risale al '600, e, nella quale vengono conservati gli squisiti vini dell'azienda (tra cui il Rosso di Campiglione e il Campiglione Riserva). Dicevamo all' inizio delle misure anti-restrizioni prese dall' Agriturist piemontese. Chi non ce la fa a raggiungere Campiglione in biciclet- ta (una cinquantina di chilometri da Torino), potrà servirsi del pullman che la Sezione Agriturist di Torino (tel. 530.616) intende organizzare ogni domenica, per arrivare all'Azienda San Germano (viaggio e pranzo dovrebbero costare complessivamente circa 5 mila lire). Non è escluso che, se l'iniziativa avrà successo, si possano trovare altri itinerari. Nel viaggio di ritorno, abbiamo visitato l'azienda floricola Serafino, a Rivoli, che, come altre imprese dello stesso settore, si trova in difficoltà per il poco gasolio. La temperatura nelle serre è stata ridotta da 20-22 a 15-16 gradi e anche meno, per poter far durare più a lungo le scorte. La situazione è drammatica. Rischiano la distruzione non soltanto i fiori, ma le stesse piante, con danni enormi. 1. bu.

Persone citate: Bruno Pusterla, Maria Grazia Calzoni

Luoghi citati: Campigliene, Piemonte, Pinerolo, Rivoli, San Germano, Torino