Migliaia di alloggi senza riscaldamento mentre il termometro scende a meno 8

Migliaia di alloggi senza riscaldamento mentre il termometro scende a meno 8 Disagio per la diffusa mancanza di combustibile Migliaia di alloggi senza riscaldamento mentre il termometro scende a meno 8 Comunicato del sindacato inquilini - L'avv. Dezani: "Sei quartieri delle Case popolari hanno i termosifoni spenti" - La prefettura: "Ventimila alloggi al freddo" ■ Tensione per il kerosene Quattro gradi sotto zero temperatura media; otto sotto la minima. L'Inverno è arrivato In anticipo con temperature polari durante la più grave crisi di combustibile del dopoguerra. Migliala di torinesi battono 1 denti negli alloggi scarsamente riscaldati o al freddo del tutto. La crisi coinvolge la città e la provincia; nel paesi della cintura è ancora più sensibile. In Torino gli impianti centralizzati sono circa 30 mila. Settemila, che a Natale saliranno a 8 mila, funzionano a metano: gli unici per 1 quali non esistono timori; il combustibile c'è. Per gli altri — utenti della nafta, del gasolio e del kerosene — la situazione è critica. « Le grandi ditte di combustibile — afferma Pasquali del Sunia, sindacato Inquilini — riforniscono all'80 per cento, e secondo noi anche meno, soltanto i condomini con i quali hanno un contratto. Non danno rifornimenti né agli stabili dove l'impianto è gestito in economia, né alle piccole e medie imprese distributrici di combustibile e con appalto di riscaldamento. Secondo una nostra stima, il 50 per cento dei condomini a Torino hanno ormai i termosifoni spenti ». Ieri sera 11 Sunia ha diffuso un comunicato nel quale denuncia « le responsabilità del governo » che « invece di obbligare le raffinerie a soddisfare il fabbisogno dei cittadini fogni giorno dalle raffinerie di Volpiano partono milioni di tonnellate di combustibile per il mercato estero). si limita alle misure restrittive ». Annuncia: « Se non saranno presi seri provvedimenti, entro fine settimana 30 mila alloggi dell'Istituto Case Popolari resteranno al freddo ». Il Sunia allega al comunicato un elenco di case municipali e no con impianti termici spenti. Secondo l'avv. Dezani, presidente dell'Istituto i quartieri privi di gasolio sono sei: corso Taranto, via Ancina, Pietracqua, e Collino, Tartini, Pergolesi. Ha informato il prefetto e ha cercato combustibile presso le compagnie petrolifere: « Ho esaminato anche la possibilità — dice — di trasformare parte degli impianti a nafta, che si trova con più facilità. Ma senza un intervento governativo sulle compagnie petrolifere i quartieri al freddo aumenteranno ». L'accusa alle compagnie è confermata dall'ing. Fiumana, presidente del Sindacato provinciale aziende riscaldamento e prodotti petroliferi. « Anche se è allarmistico parlare come taluno fa di 60-80 mila famiglie al freddo non si può negare che il problema esista ed è reso ancora più grave dall'ondata di gelo. Le com. pagnie petrolifere hanno detto che avrebbero consegnato almeno l'80 per cento dei normali rifar, nìmentì, ma non lo fanno. Alcune piccole compagnie sono addirit. tura sparite. Molti grossisti han. no esaurito le scorte. I più fortunati hanno ancora combustibile per circa 710 giorni. A rendere più caotica la situazione c'è lo sciopero degli autotrasportalori ». In prefettura proteste a centinaia. « Secondo le segnalazioni — dice 11 dott. De Feis — almeno 20 mila alloggi sono in questo momento privi di calore. Soltanto i concessionari delle grandi società ottengono forniture. La maggior parte dei grossisti non concessionari ne è sprovvista. Stiamo interessandoci per ottenere rifornimenti anche per loro. Nel frattempo c'è lo sciopero degli autotrasportatori. La BP ci ha avvertiti di non poter provvedere alle consegne, perché non ha autocisterne per la distribuzione ». La situazione più difficile riguarda il kerosene combustibile delle case vecchie e degli inqui. lini meno abbienti. Ieri, per tut. to 11 giorno, oltre mille persone hanno formato lunghe code da. vanti ai depositi di via Quitten. go 36, vìa Mazzini, vìa delle Rosine. In via Quittengo la folla, dopo ore di attesa, esasperata per la lentezza nella distribuzione, ha tentato di sfondare un cancello. Sono accorse una decina di « volanti » della questura. Ad un certo punto i responsa¬ bili del magazzino volevano sospendere la vendita: « Il combustibile c'è, e per tutti, ma per la ressa e l'agitazione è difficile distribuirlo ». Alcune donne hanno aspettato anche sei ore. Purtroppo c'è chi fa incetta di kerosene, pericoloso e proibito. La polizìa indaga per scoprire queste scorte illecite: il responsabile è passibile di arresto. Il Illllltlilt I I I Illllllll Il cherosene c'era, ma per la troppa ressa, qualcuno ha atteso anche sei ore

Persone citate: Collino, De Feis, Dezani, Fiumana, Mazzini, Pergolesi, Pietracqua, Tartini

Luoghi citati: Torino, Volpiano