La concimazione per la vite di Bruno Pusterla

La concimazione per la vite I risultati degli incontri tecnici di Benevento La concimazione per la vite L'importanza dell'azoto con "cessione graduale" - Un intervento di Paolo Desana /Nostro servìzio particolarei Benevento, 1 dicembre. | La regione del Sannio, in Campania, dimostra di voler i fare, in campo vitivinicolo, I quei progressi che sono già \ stati realizzati in altre zone. ; La vite ed il vino sono stati' al centro dell'attenzione gene-1 rale, grazie anche ad una se-1 rie di incontri tecnico-giorna-1 listici organizzati dalla Regio-1 ne. dalla Camera di Commer- ■ ciò e dall'Ispettorato Agrario • di Benevento. ; L'importanza vitivinicola j dei Sannio risulta evidente ! anche da questi semplici dati: sui complessivi 130 mila et- i tari di superficie agricola, 18 mila (quasi il 13%) sono vita- : ti, contro il 6,3" b della vicina ] provincia di Salerno. Per lo ! sviluppo massimo della sua 1 viticoltura, il Sannio, come, na rilevato il prof. Marotta, | capo dell'Ispettorato Agrario, ; deve ancora concludere una i vasta opera di ristrutturazio-1 ne fondiaria, creando aziende ; sufficientemente ampie e dif- j fondendo vitigni selezionati. I In questo modo, ulteriore svi- j luppo potranno avere anche ■ le tre cantine sociali — Guar- | diense, Solopaca e Fogliane- j | se — operanti nel compren-12 sorio. j i Anche Paolo Desana, presi- : I dente del Comitato nazionale \ per la tutela delle denomina-1 ; zioni di origine dei vini, ha ! ' dichiarato che, avendo la , 1 Campania una base viticola | 1 composta da un numero ec- j 1 cessivo di viti diverse, occor-1 1 re eliminare tutte quelle va-1 ■ rietà non idonee a produrre j • buoni vini, per lasciar posto I ; alla coltura di quei vitigni ; j «raccomandati» dalla Cee. ' ! Prospettive di tutto rilievo si i offrono con il vino Solopaca, di imminente riconoscimento, i Dai problemi qualitativi a : quelli produttivi il passo è ] breve e, per così dire, d'ob ! bligo. Se ne è occupato il 1 prof. Mario Fregoni, dell'Uni, versità di Piacenza, il « pa | dre» delle nuove tecniche dia ; gnostiche fogliari e delle car i Une nutrizionali. Sulla scorta 1 dei dati ricavati dall'esame ; dello stato nutritivo dei vi j gneti meridionali, Fregoni ha I dimostrato che, nella conci j mazione annuale di produzio-1 ■ ne gli elementi fertilizzanti | fondamentali dovranno avere j fra loro un rapporto medio di 2:1:3 (azoto-anidride fosfori ca e ossido di potassio), ol tre all'aggiunta di magnesio nella quantità di almeno 50 kg/ha. Tenendo presente che l'azoto viene assorbito dal grappolo (per circa il 65"») principalmente nel periodo che va dall'invaiatura alla ma turazione piena, è comprensi bile l'interesse che il viticol tore riserverà a quei formula ti che, avendo il rapporto so praindicato, contengono azo to a cessione graduale. In questo quadro assumono particolare importanza tecni- Ca i formulati della serie Azorit, di cui quello specificatamente adatto per la vite è il 12-16-18 + 2 di ossido di magnesio. Per un vigneto che produca in media 100-150 quintali di uva per ettaro, è necessaria una restituzione annuale di 80-120 kg di azoto, 50-60 di anidride fosforica e 140-180 di ossido di potassio, pari a 8-10 ql/ha di Azorit 1216-18 + 2. E' stato sottolineato dal prof. Fregoni che, in aggiunta alla concimazione di base per la mjgiior nutrizione della pianta, si possono fare even tuali trattamenti della serie ì^^t&^X cne m associazione agli crdi- |rrssrs-« notevole risparmio di mano d'opera, assicura una nutrizione minerale più regolare ed equilibrata, specie in quei momenti del ciclo vegetativo in cui la pianta ha maggior bisogno di azoto. Bruno Pusterla

Persone citate: Commer, Fregoni, Mario Fregoni, Marotta, Paolo Desana