Quando si giocò a Chiasso

Quando si giocò a Chiasso Il Milan e l'Inter in campo neutro 65 anni fa Quando si giocò a Chiasso Il questore impose il trasferimento del derby "per motivi di ordine pubblico" - Meazza al comando fra i marcatori nei confronti diretti - Il 6-5 di quel lontano novembre 1949 Il derby di Milano non è più matto come quello amichevols » di 65 anni fa quando il questore « per motivi di ordine pubblico » ordinò che venisse giocato fuori dalle mura della città. Fu disputato in campo neutro a Chiasso Che tempi meravigliosi. La Gazzetta dello sport poteva permettersi il lusso di continuare ad inserire il terzino De Vecchi in formazione nel Milan anche se il « figlio di Dio » era stato trasferito, clamorosamente, da diversi mesi al Genoa. Qualcuno, in vena di scherzi, poteva » tradurre » in inglese la formazione rossonera. che appariva così deformata: Radice diventava Root: Moda. Fashion: Bianchi, ovviamente. Wbites: Sala, a sua volta. Hall: Lana infine, Wool. La moda dello straniero, come si può intuire, era dominante. L'Inter, invece, non aveva bisogno di traduzioni: nella sua formazione del 1909 figurano nomi come Kaeppler. Markul. Niedermann. Kummer, Du Chené. Wipf. nonché Woelkel e Schuler. Bellissimi tempi. Nel calcio non c'era pretattica. L'importante era trovarsi undici contro undici. Più un arbitro. MEAZZA. IL GOLEADOR — Pas¬ sano gli anni, passano i derby. I ma il nome di Meazza resta al comando della classifica dei goleadores, così come il » vecchio » Boniperti domina la situazione nel | derby bianconerogranata. Don Pepi pino, dunque, è in vetta assieme al grande rivale Nordhal, 13 reti, alcune delle quali favolose, degne | del nerazzurro. Alle loro spalle, j Nyers, Lorenzi. Candiani. Dema; ria. Serantoni, Roggi, Boffi, e in; fine, un ex del derby, Corso, non¬ ché Gianni Rivera, primatista dei cannonieri ancora in attività nel derby. Sandro Mazzola è a quota 4, Boninsegna e Benetti 3, Bigon 2, Bedin, Facchetti. Schnellinger e Sabadini 1. UNDICI GOL — Il derby milanese è ricco di risultati a sensazione. Reti a go-go, un 8 a 1, un 7 a 3, un 6 a 4 recentissimo, ma il più clamoroso, indubbiamente, resta il 6 a 5 del novembre 1949. Vale la pena di ricordare le due formazioni: Inter: Franzosi; Guai, ta, Miglioli; Campatelli. Giovanni. ni. Achilli; Amadei, Wilkes. Lo[ renzi, Fiorini. Nyers. Milan: Mila; nese; De Gregori, Foglia; Annoi vazzi, Tognoli, Bonomi; Burini. Green, Nordhal. Liedholm, CanI diani. Arbitro: Orlandini. ! L'Inter, in svantaggio per 4 a 1, - riusci a rimontare portandosi a | sua volta in testa per 5 a 4; mioi vamente raggiunta, si produsse ■ in un ultimo, entusiasmante exI ploit cogliendo un clamoroso riI sultato (6 a 5). Le reti portavano le firme di Candiani (2), Nyers, Nordhal. Liedholm, Amadei (3), Nyers su rigore, Lorenzi, AnnoI vazzi. I RIVERA IL MARATONETA — Ca] pitan Rivera è il super-veterano , del derby. Gioca ininterrottamente j da una decina d'anni, la stracittai dina è spesso stata la » sua » ' partita. Con 29 presenze, il rosì sonero precede Burgnich (26), : quindi Facchetti (25). Mazzola (24), Schnellinger (19). Anquilletti e Bei din (18). Tutti gli altri seguono 1 staccatissimi. A questo punto, diventa difficile imitare Rivera anche come presenze. Giorgio Gandolfi

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