Ferrovie: 5 grandi "assi,, per la rete europea 1980 di Emilio Pucci

Ferrovie: 5 grandi "assi,, per la rete europea 1980 Uno sviluppo di "vitale importanza Ferrovie: 5 grandi "assi,, per la rete europea 1980 Le conclusioni della speciale Commissione dell'Unione internazionale ferrovie riguardano anche i collegamenti tra Italia e Centro-Europa (Nostro servizio particolare) Roma, 30 novembre. La rete ferroviaria europea degli Anni 80 farà perno su cinque grandi «assi», considerati di « vitale importanza » per l'avvenire economico del continente: TorinoChambéry, Basilea - Milano, Monaco - Verona, Barcellona - Narbonne e Grati Bretagna - Continente (tunnel sotto la Manica). A queste conclusioni è giunta la speciale commissioìie dell'Uic (UnÌQne internazionale delle ,„,.,.„„;„, „,„h„ rete europea ferrovie), incaricata di elaborare im piano di sviluppo del¬ Per la direttrice TorinoChambéry, la commissione suggeriva, tra l'altro, il raddoppio del tratto BussolenoSalbertrand e altre modifiche di tracciato che consentano di sviluppare la velocità dei convogli. Importanti lavori verranno eseguiti presso Orbussano e Saint-Jean de Mailrienne. La linea attuale - di notevole interesse per gli scambi tra Italia e Francia, attraverso le Alpi — è caratterizzata negativamente da pendenze accentuate e curve a stretto raggio. Le zone di confine sono spesso sature. Il traffico previsto per il 1985 supera quello del 1972 del 155 per cento. L'« asse » Basilea ■ Milano comprende due linee, la StGottard e la Loischberg Simplon, che attraversano le zone industriali del Nord-Est europeo e dell'Italia del Nord. Le carenze sono state individuate nella limitata velocità e in una prossima saturazione di queste linee. Tra alcuni anni il traffico sarà pari a 10 milioni di tonnellate annuali; di qui l'esigenza di costruire una linea di base comprendente un tunnel di 45 chilometri e pendenze meno elevate, con possibilità di raggiungere velocità sino a 200 chilometri orari. Un'altra linea che entro breve tempo rischia la completa saturazione è la Monaco-Verona, lunga 444 chilometri, che congiunge, via Brennero, la Repubblica Federale tedesca all'Italia. L'intenso traffico che vi si svolge è al 90 per cento internazionale e interessa pri?icipalmente il settore merci. Il forte movimento e le accentuate pendenze della linea non consentono un'adeguata velocità. Il piano proposto dalla commissione prevede a lungo termine la costruzione di una nuova ferrovia e, a più breve scadenza, il potenziamento di vari tratti di linea e la costruzione di una nuova stazione di frontiera. lì tunnel sotto la Manica che unirà la Gran Bretagna all'Europa sarà lungo 52 chilometri, di cui 3(i sotto il mare; si tratta di una delle maggiori opere ferroviarie di tutti i tempi, che dovrebbe consentire, nel 1980, viaggi a velocità media di 200 chilometri orari. La Barcellona - Narbonne rappresenta un «passaggio obbligato» per buona parte del movimento ferroviario tra Francia e Spagna. Il differente «scartamento» dei binari delle reti ferroviarie dei due Paesi e l'intensità del traffico (in continuo crescendo) creano vari problemi. La proposta è quella di apportare al più presto varie migliorie tecniche, tra cui l'introduzione del «blocco automatico». E' allo studio anche un progetto per una nuova linea Port Bou-Barcellona-Madrid. La linea ferroviaria europea del futuro sarà costituita, comprese queste cinque grandi direttrici, da 40 mila chilometri di lince fondamentali, di cui 14 mila esisteìiti e da potenziare, e 6 mila — tra cui la direttissima Roma-Firenze — in costruzione o da costruire. Sulle linee in esercizio, il potenziamento porterà ad un miglioramento del servizio, con velocità comprese tra i 160 e i 200 chilometri orari. Emilio Pucci

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