I sindacati chiedono di gestire in blocco le "grandi vertenze,,

I sindacati chiedono di gestire in blocco le "grandi vertenze,, Lo afferma il Coordinamento delle tre confederazioni I sindacati chiedono di gestire in blocco le "grandi vertenze,, L'obiettivo è realizzare un legame tra i miglioramenti economici, condizioni di lavoro e riforme • Forse revocato lo sciopero dei parastatali (Nostro servizio particolare) Roma, 29 novembre. Le «grandi vertenze» (Fiat, Alfa Romeo, Pirelli, Piano chimico, Sme, Italsider eccetera) dovranno essere «gestite insieme» dal movimento sindacale per realizzare uno stretto legame tra il miglioramento delle condizioni salariali dei lavoratori, la modifica dell'organizzazione del lavoro, precisi impegni sull'occupazione, il Mezzogiorno, le riforme. Lo ha affermato oggi il gruppo di coordinamento Cgil, Cisl e Uil per le politiche rivendicative nelle grandi aziende, al termine di una lunga riunione alla quale han- ro partecipato i segretari na-zionali delle federazioni dei metalmeccanici, chimici, tessili, alimentaristi, braccianti, edili e i dirigenti delle segreterie regionali della Cgil, della Cisl e della Uil per il Pie monte, la Lombardia, il Vene-te, la Campania, la Sicilia, la Calabria, la Puglia, la Sardegna, l'Abruzzo e il Molise, la Basilicata. Il gruppo di coordinamento ha sottolineato l'esigenza di verificare periodicamente l'andamento delle grandi vertenze, adottare particolari iniziative di mobilitazione dei lavoratori per problemi gene! rali o limitati a singoli temi e realtà territoriali, e convocare un convegno sugli investimenti nel Mezzogiorno «come iniziativa urgente di dibattito e di mobilitazione di tutte le strutture territoriali, di categoria e di fabbrica». Sarà necessario evitare «spinte» settoriali, la rincorsa fra le richieste nelle varie aziende, il ricorso frequente e «non armonizzato» all'azione sindacale «E' indispensabile — ha sottolineato Reggio nella relazione conclusiva — stabilire un impegno comune nella costruzione delle piattaforme rivendicative, una condotta comune del negoziato ed ancora un impegno comune nella 1 mobilitazione dei lavoratori e nelle lotte». Se saranno rispettati questi criteri, si realizzerà il ruolo del coordinamento e la federazione Cgil-Cisl-Uil — ha aggiunto Reggio — « potrà 1 svolgere efficacemente la sua funzione di cerniera permanente tra categorie e strutture territoriali » Fra gli obiettivi a breve termine vi è quello di affermare, attraverso opportune azioni sindacali (è il caso della « settimana «di lotta » in agricoltura, proclamata dal 10 al 16 dicembre), una nuova linea di sviluppo che il sindacato ha individuato contro il persistere di una linea governativa diretta e fronteggiare solo situazioni congiunturali. Lo sciopero dei 250.000 dipendenti dagli enti parastatali (Inam, Inps, Inail, Enpas, Gescal, Enal, Istituto case popolari ecc.), proclamato dal 3 al 7 dicembre, potrebbe essere revocato. Una decisione sarà presa fra domani e sabato dai sindacati di categoria dopo un attento esame dei risultati dell'incontro avuto ieri sera con i ministri La Malfa, Bertoldi e Gava e di una successiva riunione a « livello tecnico » tenutasi oggi al ministero del Lavoro per definire, nei particolari, gli impegni assunti sul piano politico. All'incontro con i ministri hanno partecipato i segretari generali della Cgil, della Cisl e della Uil, Lama, Storti e Vanni. I dirigenti dei sindacati dei parastatali (Ponzi per la Cisl, Chiesa per la Cgil e Orsolini della Uil) hanno precisato che si sono registrate « significative aperture » nella vertenza riguardante il riassetto degli stipendi e delle carriere in discussione da oltre sei anni; in alcuni casi anche « convergenze di massima ».

Persone citate: Bertoldi, Gava, Inam, La Malfa, Lama, Orsolini, Storti