Sestriere: pionieri dello "ski total,,

Sestriere: pionieri dello "ski total,, NEVE E SPORT Sestriere: pionieri dello "ski total,, Quando i nostri padri, quarant'anni fa, arrancavano sulle pelli di foca per guadagnare qualche centinaio di metri di quota per poi bruciarli in un attimo con una discesa, i fortunati che salivano al Sestriere trovavano già una serie di funivie pronte a scarrozzarli sull'Alpette, sul Sises, in Banchetta o al Fraiteve senza fatica. Oggi si parla tanto delle mirabolanti stazioni, soprattutto francesi, di « ski total », sorte in funzione degli sport invernali dove prima non esisteva nulla; ma già allora Sestriere nacque dal deserto bianco unicamente per quelle poche centinaia di « folli » che alle bocce o alla bicicletta preferivano un paio d'assi al piedi. E, da allora, Sestriere si è continuamente migliorato, ha conquistato una fama mondiale che soltanto Cortina in Italia può contendergli, è diventato una vera e propria città delle nevi. A oltre duemila metri di quota, con un innevamento perfetto quando in tante altre località si raccolgono le margherite, i terreni intorno a Sestriere (con il «tetto» ai 2800 metri della Motta) sono stati creati per lo sci: abetaie rade, sottobosco erboso, grande varietà di dislivelli su percorsi per lo più alla portata dei medi sciatori, ma con qualche pista adatta ai principianti e alcune da brivido. Al Colle e a Borgata funziona una delle migliori scuole di sci d'Italia con 130 maestri, corsi di introduzione all'agonismo e specializzazione in discesa e slalom; quattro funivie e una ventina di skllifts servono il comprensorio sciistico, che però è ben lungi dallo sfruttamento in quanto, con un eventuale gemellaggio con Sauze d'Oulx e Cesana e con l'utilizzazione di tutti i terreni del Sises Ovest e dei din| torni di Pragelato, si verrebbe a creare un'area sciistica senza confronti. Elencare tutte le piste sarebbe impossibile, ma chi sale a Sestriere per una vacanza non deve perdere alcune discese fondamentali: il Canalino del Sises dove si correva un tempo il chilometro lanciato e si raggiungevano i 160 all'ora senza le « mostruose » attrezzature di oggi; una discesa primaverile di buon mattino lungo i « plateaux » del Fraiteve; la Motta, specie se il terreno è gelato e gobboso per mettere a punto la più progredita tecnica ad assorbimento; la Kandahar Primavera, tutta nel bosco, una volata da mozzare il fiato su cui Schranz e Killy hanno raggiunto medie fantastiche e, per finire, la discesa in neve fresca tra l'abetaia nel vallone del Chisonetto, dove avremo per compagni soltanto scoiattoli e pettirossi. Chi non conosce Sestriere, ma pensa che possa valere la pena di una vacanza, probabilmente si sarà spaventato davanti a tutto questo ben di Dio che farebbe presumere prezzi alla portata soltanto del portafogli di Onassis. Ma non è così. In bassa stagione un albergo come il Principi di Piemonte offre una settimana di pensione completa e libera circolazione sugli impianti di risalita per sole 95 mila lire (e « I Principi » non hanno bisogno di presentazione); 78 mila lire costano sette giorni in un « prima categoria ». 48 mila in un confortevole albergo di Borgata (con bagno). Per chi ha soltanto un giorno di tempo, l'abbonamento giornaliero festivo costa 4500 lire, tremila quello feriale.

Persone citate: Motta, Onassis, Schranz