La strage del night: processo ma i due killers sono nascosti

La strage del night: processo ma i due killers sono nascosti La sparatoria rievocata in corte d'assise a Como La strage del night: processo ma i due killers sono nascosti Ad Alserio, due giovani uccisero tre persone in un "regolamento", poi fuggirono - Il titolare del locale accusato di favoreggiamento (Dal nostro corrispondente) Como, 28 novembre. Prima giornata oggi alla corte d'assise di Como del processo per la strage di Alserio, avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1972 all'esterno dei night club «La Lanterna». Due uomini uccisero, crivellandoli di proiettili, Riccardo Polvara, 23 anni, celibe, senza fissa occupazione, originario di Milano, ma abitante a Lecco in via Magenta 3; Virgilio Matta, 22 anni, celibe senza fissa dimora, originario di Siddi (Cagliari), dimorante a Calolzio Corte (Bergamo), in Via Fratelli Calvi; e Angelo Filanti, 37 anni, esercente coniugato, originario di Monte Cerignone (Pesaro), ma residente a Genova in via Assereto 8/11. I due killers, contro i quali la procura della Repubblica di Como spiccò mandato di cattura per triplice omicidio volontario, sono Salvatore La Rocca, 32 anni, operaio coniugato, originario di Campobello di Licata (Agrigento), abitante a Desio in via Garibaldi senza però provarlo,^ che^il 202; e Giuseppe Romeo, 24 anni, manovale, celibe, residente a Montebello Ionico, in via Nazionale Sant'Elia 29, e domiciliato a Desio in via Risorgimento 49. Subito dopo la fredda «esecuzione», i due killers fuggirono al Sud e da allora sono latitanti. Si disse che la sparatoria era stata provocata da un «regolamento di conti» tra bande rivali che si contendevano il controllo dei nights della zona; si disse ancora, proprietario del night, Ermanno Longoni, 39 anni, abitante a Barzago (Como) fosse stato taglieggiato dal Polvara e dai suoi amici e che avesse chiesto la protezione di due killers, che poi in quella tragica notte, sotto una pioggia scrosciante, compirono la strage. Dopo la sparatoria, i due assassini furono portati dal Longoni a Desio. Il La Rocca, ferito, lasciò tracce di sangue sulla vettura. Scaricati i due a Desio, il Longoni fuggi in Svizzera dove rimase per al¬ cuni giorni. Il 18 aprile 1972 il gestore del night si presentò spontaneamente al magistrato. Rimase in carcere per tre mesi, poi fu rilasciato. Deve rispondere di favoreggiamento Dal suo rifugio segreto, Salvatore La Rocca, uno dei due killers, ha inviato al giudice istruttore un lungo memoriale in cui confessa di avere sparato, ammette di avere ucciso, ma aggiunge di averlo fatto perché aggredito e picchiato selvaggiamente dal Polvara e dai suoi amici. Ha allegato anche due sue fotografie. La prima a colori, un I po' sfocata, con il viso vistoI samente tumefatto, eseguita dopo il delitto; l'altra precedente al fatto di sangue. Oggi, dopo la ricostruzionedell'episodio fatta dal presi- dente della corte, è cominciato un lungo interrogatorio di Ermanno Longoni, il proprietario del night. Interrogatorio che è stato sospeso nel pomeriggio per un sopralluogo della corte sul luogo del delitto.a. c.