Legato in casa, viene rapinato di preziosi per cento milioni di Franco Marchiaro
Legato in casa, viene rapinato di preziosi per cento milioni Un commerciante di gioielli a Valenza Legato in casa, viene rapinato di preziosi per cento milioni E' un iracheno di 36 anni abitante a Milano - Gli aggressori sono 2 giovani entrati nell'alloggio dopo avere suonato alla porta Ezzatolah Kohanim (Dal nostro inviato speciale) Valenza Po, 28 novembre. Un commerciante in preziosi di Valenza Po è stato rapinato oggi pomeriggio nel suo alloggio, al secondo piano di viale Benvenuto Cellini 28/A. Due banditi armati, dopo averlo legato e steso sul sofà, gli hanno strappato dalle tasche della giacca due sacchetti pieni di brillanti, valore un centinaio di milioni. Quindi, dopo averlo stordito con alcuni colpi in testa col calcio della rivoltella, sono fuggiti facendo perdere le loro tracce. Preoccupati per le invocazioni del commerciante, i banditi hanno tralasciato di cercare gli altri preziosi — per un ingente valore — che erano nell'abitazione. Le indagini vengono condotte dai carabinieri al comando del capitano Gambacorti e dalla Mobile guidata dal dottor Feola. Vittima della rapina il trentaseienne Ezzatolah Kohanim, iracheno, abitante a Milano in viale Legioni Romane 44, e con un alloggio-ufficio commerciale a Valenza, appunto in viale Cellini. L'abitazione del Kohamin dista non più di cento metri dall'ufficio-vendita pre¬ ziosi di via Trieste 21 della signora Teresa Pilotti, di 39 anni, abitante a Torino in corso Unione Sovietica 83, dove tre banditi la mattina del 17 settembre scorso rapinarono gioielli per dieci milioni di lire. Non si esclude che i due colpi siano opera della stessa banda; evidentemente a Valenza i rapinatori devono avere un basista che fornisce indicazioni precise sulle persone da aggredire. Verso le 13 Ezzatolah Kohanim, che a Valenza vive solo, è rientrato a casa; in tasca aveva i brillanti che stamane aveva portato con sé per alcuni affari. «Ero appena entrato — racconterà il commerciante — quando ha squillato il telefono. Mi sono portato in ufficio, nessuno ha risposto al mio pronto, anzi ho sentito riagganciare il ricevitore. Ho pensato ad uno sbaglio, quindi mi sono ritirato in cucina, dove avevo già il pranzo pronto». Un quarto d'ora dopo hanno suonato alla porta di casa. Il Kohanim, prima di aprire, ha controllato attraverso lo spioncino. «Ho notato due giovani dai 25 ai 30 anni, uno biondo e uno moro — ha riferito il rapinato — e senza aprire ho chiesto cosa volessero. "Ci manda il signor Della Bernarda" (un orafo Valenzano, n.d.r.), hanno risposto, "avremmo bisogno di acquistare alcune pietre preziose" ». Rassicurato dal nome del Valenzano ed anche perché le facce dei due non gli erano del tutto sconosciute, l'iracheno ha aperto. «Con un balzo sono piombati nell'alloggio — prosegue il Kohanim — impugnando le rivoltelle e chiudendosi la porta alle spalle. Non ho avuto neppure il tempo di reagire». I banditi, tenendo il commerciante sotto la minaccia delle armi, l'hanno spinto nell'ufficio, dimostrando molta conoscenza dell'alloggio. «Stia calmo, non le succederà nulla», hanno esclamato entrambi. Quindi gli hanno legato mani e piedi stendendolo sul sofà e coprendogli la testa con un panno (loro non erano mascherati). Hanno cominciato a perquisirlo; quando il Kohanim s'è accorto che prelevavano le sacchette con i brillanti, ha invocato aiuto. Allora l'hanno colpito e sono fuggiti, richiudendosi la porta alle spalle. Le invocazioni di aiuto del commerciante sono state udite dai vicini di casa, i coniugi Delia ed Alberto Baueia e la loro figlia Graziella. Con una spallata hanno aperto la porta, soccorrendo e liberando l'iracheno; quindi sono stati chiamati i carabinieri. Poco dopo sul posto c'era il maresciallo Bove con i suoi uomini, poi da Alessandria sono giunti il capitano Gambacorti e la Mobile guidata dal dott. Feola. Sono iniziate le indagini; sembra che i rapinatori siano fuggiti su una «500». Diverse persone sono state interrogate, ma per il momento dei banditi nessuna traccia. Franco Marchiaro
Persone citate: Alberto Baueia, Bove, Feola, Gambacorti, Teresa Pilotti
Luoghi citati: Alessandria, Delia, Milano, Torino, Valenza
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il campione di pallone elastico all'altezza della sua fama
- La principessa Wolkonsky
- Nuti:«Racconto la donna, una gioia che fa male»
- Nuti tra le sue comparse trova il paradiso in Valle
- 31 MAGGIO 1995 SCATTA L'OPERAZIONE DENUNCIA (DEI REDDITI)
- Pacciardi chiede un'indagine sulle accuse del monarchico Caramia
- Domani si inizia il campionato di pallone
- Biagi e il ragazzo Gesù
- E9 salito su un treno sbagliato
- Rugby, pallacanestro e pallone elastico
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Nascita di Marconi
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Tre domande a Capanna
- Internet, istruzioni per l'uso
- un po'di fantascienza
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy