La rapina al treno postale a Carmagnola ha dato un bottino di circa 150 milioni

La rapina al treno postale a Carmagnola ha dato un bottino di circa 150 milioni Il quinto assalto in pochi mesi in Piemonte La rapina al treno postale a Carmagnola ha dato un bottino di circa 150 milioni Si cerca la 1750 metallizzata sulla quale i banditi sono fuggiti dopo il colpo - A Moncalieri: mascherati in banca si fanno consegnare tre milioni - Da una settimana una sconosciuta è ricoverata al Mauriziano E' di almeno 150 milioni (87 in contanti, 40 in assegni) il bottino dell'assalto al treno avvenuto l'altra sera nella zona tra Racconigi e Carmagnola. Una cifra che dovrà essere aggiornata anche se sarà diffìcile accertare l'esatta entità dei valori contenuti nei nove sacchi postali rubati. Quello dell'altra sera è il quinto assalto subito da convogli postali in Piemonte negli ultimi tempi e il secondo nella zona di Carmagnola. Una rapina studiata nei dettagli e compiuta da professionisti, grazie forse all'aiuto di un n basista ». « Era la prima volta che tacevamo il trasporto a quell'ora, qualcuno ha informato i rapinatori » ha detto subito dopo il colpo, l'impiegato Alfredo Tarasco, 53 anni, via Ormea 152, che viaggiava nel convoglio postale insieme con altri tre colleghi. Dello stesso parere sono anche carabinieri e polizia che stanno ricercando una « 1750 » metallizzata a bordo della quale i quattro banditi sono scappati. Non si esclude che i cinque assalti ai treni avvenuti negli ultimi tempi in Piemonte portino la firma di un'unica banda specializzata in simili imprese. Sempre più urgente si fa pertanto la necessità di adottare energiche misure per salvaguardare l'incolumità degli addetti al trasporto "alori postali e rendere più sicuro il trasporto ■ stesso. * Secondo assalto, in un me- ■ se, alla Banca Popolare di Novara, via San Martino a Moncalieri. Il 6 novembre i banditi avevano rapinato 20 milioni, ieri il bottino è stato di oltre tre. Il « mani in alto » a impiegati e clienti l'hanno dato alle 11,30 due banditi, uno con calza sul viso, l'altro con bavero alzato. Il primo, pistola in pugno, ha scavalcato il bancone e ha costretto l'impiegato Arturo Martinelli, via Goito 5, a seguirlo fino alla cassa. Prese alcune mazl zette di banconote, il rapinatore s'è allontanato con il complice, Sono fuggiti a piedi lungo via Cristoforo Colombo dove li at- tendeva un complice su una « 128 » blu. Nulla da fare per le volanti della polizia giunte sul posto pochi minuti dopo. I ban- diti s'erano già dileguati. * Vani i tentativi per dare un nome alla donna ricoverata al reparto neurologico del Mau- riziano una settimana fa. La don-na non parla: sul viso ha una espressione attonita, tiene le mani appoggiate al petto, le punte della dita rivolte all'in-terno. Al momento in cui l'han- no soccorsa in corso Vittorio Emanuele all'angolo con via Gio- i berti, era vestita in modo biz- j zarro. Indossava due maglie, va- ri vestiti, il tutto coperto da ; un impermeabile. Ai piedi un | paio di scarpe da uomo, ] Ieri la sconosciuta ha avuto i una reazione inaspettata: ha I aggredito l'infermiera che l'ac- I cudiva e le ha lanciato addosso I un cucchiaio. Il medico curante, i dr. Renato Bacci, ne ha dispo1 sto il ricovero all'ospedale psi ; chiatrico. j + Rimangono stazionarie le ì condizioni di Antonio Cremonese, 1 l'operaio ferito giovedì sera con j cinque colpi di pistola da un ra | pinatore mentre si trovava in auto con una commessa nei pressi di Mappano. Il prof. Lombardo, che l'ha in cura all'Astanteria Martini è cautamente ottimista: « Il fisico reagisce bene, l'unico "handicap" è dato dalla polmonite che ha colpito il paziente in seguito alla sparatoria». Anche Carlo Baudino, l'orologiaio che ha avuto il polmone trapassato da un colpo di pistola nei pressi della sua abitazione a Pino Torinese, riuscirà a guarire. I medici gli hanno estratto la pallottola ieri mattina. ★ E' morta ieri al Martini Nuovo, Rosa Fioretti, 71 anni, corso Peschiera 321. Uscita dalla propria abitazione era stata investita all'angolo con via Pozzo Strada da Mirko Rizzolo, 18 anni, studente, via Roma 1, che a bordo della sua <c Djane » si dirigeva verso contro Francia. * Ustionatosi nella propria abitazione tre giorni fa, Pietro Di Marco, 76 anni, corso Toscana 14, è morto ieri al Centro traumatologico. Le fiamme scaturite da un fuoco a legna, gli avevano ustionato circa il quaranta per cento della superficie corporea. L'interno del vagone: per entrare i rapinatori hanno rotto il vetro - La smemorata

Persone citate: Alfredo Tarasco, Antonio Cremonese, Arturo Martinelli, Carlo Baudino, Djane, Mirko Rizzolo, Pietro Di Marco, Renato Bacci, Rosa Fioretti