Saclà, comincia la Coppa vera

Saclà, comincia la Coppa vera Stasera ad Ankara in campo contro il Ted Kolejliler Saclà, comincia la Coppa vera (Dal nostro inviato speciale) Ankara, 27 novembre. Continua l'avventura del Saclà Ira i canestri d'Italia e d'Europa. Due giorni dopo la sconfitta (decisamente pesante) contro l'Innocenti in campionato, la squadra è volata in Turchia per rispondere all'impegno di Coppa delle Coppe (ottavi di finale) ed effettuare la prima « trasferta » vera sul piano internazionale: quella di Pregassona (capitata nel primo turno della Coppa) infatti, va considerata tale soltanto formalmente, vista la scarsissima consistenza dell'impegno sia sul piano agonistico che logistico. Ora si entra nella fase più importante del torneo ed è sintomatico che parallelamente aumentino le distanze chilometriche delle trasferte e le proporzioni degli impegni agonistici: è chiaro che domani ad Ankara l'atmosfera della partita sarà ben diversa dalle « passeggiate » con le quali il Saclà ha sommerso di canestri gli svizzeri, entusiasti, ma retrogradi cultori di basket. Degli avversari turchi si sa decisamente poco, definirli • misteriosi » è d'obbligo date le difficoltà incontrate dalla società torinese in tutti i tentativi d'entrare in contatto con gli esponenti di questo Ted Kolejliler, un club con ' precedenti storici » di scarso rilievo nel basket internazionale. Sicuramente, sul piano tecnico e atletico la squadra di Toth non teme confronti, visto che questo Ted Koleililer (è la squadra degli studenti, con una età media di poco superiore ai vent'anni) non ha nemmeno un giocatore di due metri e quindi appare inesorabilmente chiusa nella lotta per i rimbalzi e nel gioco sotto canestro. Tra i giovani cestiti di Ankara (allenati dal dottor Ohran, responsabile della nazionale juniores nonché ortopedico nella vita privata) figurano tre atleti già convocati nella massima rappresentativa turca: Boris. Serdar ed Erding. Il Saclà potrà schierare naturalmente tutti e due i suoi americani. E mai come in questo momento c'è bisogno dell'apporto di Willy Kirkland. sempre costante nel suo rendimento, per compensare — e magari spronare — l'azione incostante di John Laing. apparso decisamente in crisi nell'ultima apparizione di campionato. Laios Toth, il trainer di questa squadra che va avanti in altalena, un giorno sull'altare un giorno sulla polvere, parla di « crisi di rigetto » per spiegare i disagi tecnico-psicologici del baffuto John: trovatosi a dover lottare per conquistarsi il posto, Laing ha messo molto impegno nel superare le prime difficoltà, sostenuto bene il peso di una intensa serie di partite e di trasferte che accentuavano il disagio del suo • adattamento • agli usi e agli orari europei. Ora Laing è in difficoltà, anche fisiche: ha la pressione bassa (appena SO), ha un certo impaccio a tirar fuori la sua indubbia scienza cestistica nelle fasi spesso confuse e sempre caldissime delle nostre partite. In più è subentrato un po' di scoramento, un po' di nostalgia per la famiglia e per la fidanzata Katy rimaste j laggiù nell'lllinois. Se di 'rigettosi tratta, può guarire solo con qualche cura (già iniziata) e con tante partite, tanti canestri. A cominciare da domani sera. Antonio Tavarozzi

Persone citate: Antonio Tavarozzi, Coppe, Erding, John Laing, Laing, Toth, Willy Kirkland

Luoghi citati: Ankara, Europa, Italia, Turchia