La crisi dello sci è la più grave di Giorgio Viglino
La crisi dello sci è la più grave SENZA LE AUTO LO SPORT DIVENTA DIFFICILE La crisi dello sci è la più grave Nessun problema per i concorsi internazionali - Guai grossi per le centinaia di prove organizzate ogni domenica-Le osservazioni dell'avv. Coen, vicepresidente della Federazione sport invernali - L'esame gara per gara Lo sci affronta un momento molto difficile. In montagna non c'è neve e, del resto, quando arriverà sarà un problema serio raggiungere le diverse località che il blocco della circolazione festiva rende Improvvisamente lontane se non irraggiungibili. Lo sci è lo sport di massa più praticato in Italia. Da noi si nuota poco quando si va al mare, né si cammina nelle vacanze estive in campagna o in montagna, ma d'inverno tutto cambia: la statistica parla di sessanta per cento di sciatori sul totale dei residenti in condomini e alberghi, e dell'ottanta fra i « domenicali ». E' una massa che mal contata supera senz'altro i due milioni di individui e che ovviamente ha la maggiore incidenza nelle zone del Nord Italia e dell'Appennino abruzzese. Fra tanti, il nucleo degli agonisti veri e propri è abbastanza limitato, ma comprendendo le diverse specialità, le categorie molteplici, le prove a livello societario, la cifra da centinaia sale a migliala, parecchie migliala anzi, se si considera la partecipazione di parenti e amici per i più giovani, di allenatori, tecnici, ufficiali di gara, cronometristi per tutti. E' una prova difficile per lo sci che a livello medio e basso organizza sul territorio italiano non meno di cinquanta gare per domenica con punte fino a cento nel weekend di fine febbraio e marzo. Gran parte degli spostamenti avvengono dalla città verso le località montane, tutte più o meno servite da mezzi pubblici, ma un minor numero, non trascurabile però, riguarda i valligiani che vanno da una stazione all'altra e non hanno la possibilità di servirsi di automezzi di linea o di treni per raggiungere in giornata la località di destinazione, provare la pista e allinearsi in gara. Per questi ultimi si studiano esenzioni di carattere collettivo — già decisa la concessione dei permessi ai pulmini degli sci club — mentre gli altri si organizzano nel miglior modo possibile. Il vicepresidente della Federazione italiana sport invernali, avvocato Coen, interpellato a botta calda al momento dell'annuncio del provvedimento, aveva dichiarato: - Per noi i problemi sono parecchi, ma non credo che dovremo allrontare una stagione deficitaria. Certo ci saranno difficoltà da superare per molti, superiori rispetto a quelle che toccheranno ai praticanti di altri sport, ma nulla di insormontabile. Potremo verificare chi è veramente appassionato e chi affronta le gare di sci soltanto per snobismo. Abbiamo fatto per anni trasferte in pullman e treni e ci siamo divertiti. Ci possono riprovare i giovani di oggi e magari scopriranno di aver sbagliato fino ad ora ». La posizione del dirigente federale è senz'altro la più giusta in un momento in cui l'allarmismo si spreca, ma è indiscutibile che nel bilancio delle gare sarà indispensabile prevedere una certa contrazione almeno nel numero dei partecipanti. E' logico supporre che una buona percentuale dei veri dilettanti che danno vita alla maggior parte delle gare minori e segnatamente quelli che si classificano dal cinquanta al cento, preferirà la sciata con gli amici piuttosto che un disagevole trasferimento. Gli altri, con un notevole incremento di spesa, raggiungeranno la località interessata con un giorno d'anticipo prolun¬ gando il soggiorno fino al lunedi mattina. Gare internazionali — Il ciclo di prove di Coppa del Mondo e Coppa Europa prevede una serie di concorsi di lunga durata e quasi mai coincidenti per i trasferimenti con la domenica. In questo primo mese di dicembre le gare si disputano In Val d'Isère dal mercoledì alla domenica (dal 5 al 9), poi in Val Gardena il venerdì successivo, e a Madonna di Campiglio domenica 16 e lunedì 17, e infine sabato 22 a Dachstein in Austria. Qualche difficoltà si potrebbe avere per la prova di Coppa Europa in programma a Sauze d'Oulx in questa ultima settimana prima di Natale, ma gli organizzatori hanno già previsto una serie di autopullman con partenza da Torino. Gli spet- tatori verranno anche accompa gnati da ex atleti e tecnici sui percorsi di gara, e potranno meglio comprendere le fasi della competizione. Gare nazionali — Il calendario della Coppa Italia gode praticamente dei medesimi vantaggi dei concorsi internazionali. Si gareggia quasi sempre in prove doppie (sabato e domenica) e i trasferimenti saranno limitati ai giorni feriali. La partecipazione a queste prove sarà pure facilitata dall'appartenenza della maggior parte de- • gli atleti alle squadre dei corpi militari. I Gare zonali — Oui sono guai I grossi poiché gli atleti seniores ' sono da anni abituati a muoversi con mezzi propri riducendo tempi e spese. Dovranno cambiare abitudini e a volte ciò potrebbe non bastare. Per questo dovranno intervenire i comitati per modificare calendari che già alla loro prima stesura, senza le complicazioni del divieto di circolazione, erano piuttosto illogici. In molti casi si potrà anticipare la gara al sabato. Gare giovanili — I ragazzi debbono obbligatoriamente gareggiare alla domenica, bloccati come sono dalla scuola al sabato, e non possono rientrare a tarda ora la domenica o nella prima mattinata del lunedi per non compromettere il rendimento nello studio. Molto potranno fare gli sci club, e là dove le diverse società non arrivino, potranno Intervenire gli organizzatori con trasporti collettivizzati. Gare di fondo — Sono assai più numerose di quanto non si creda e si svolgono in località di non facile accesso, con partenza nella prima mattinata. Senza l'auto sarà praticamente impossibile gareggiare se non si è sul posto fin dal sabato sera. Giorgio Viglino
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