"San Siro sembrava una bolgia,, di Bruno Bernardi

"San Siro sembrava una bolgia,, Dalle polemiche per il match col Milan alla finale con gli argentini "San Siro sembrava una bolgia,, Lo dice Vycpalek, e aggiunge: "Se si lamentano dell'arbitro, i rossoneri si dimostrano degli ingrati" - Anastasi: "Era teppismo organizzato, ho avuto paura a uscire dal campo" - Contro l'Independiente mancherà Furino, in dubbio Capello e Cuccureddu - Le "punte" saranno Anastasi e Bettega, mentre Altafini entrerà nella ripresa « San Siro, la Scala del calcio, pareva una bolgia: prima della partita, quando ci siamo recati sul campo, ci hanno salutati con un lancio di ortaggi. Sembrava di essere al mercato ortofrutticolo. Durante la gara tre grosse bottiglie di birra e alcune aste sono finite nei pressi di Zoff, per fortuna senza colpirlo ». Così il giorno dopo, Vycpalek descrive l'ambiente in cui si è svolta la drammatica sfida con il Milan, caratterizzata da due rigori, due espulsioni e da atti di teppismo. Sul risultato di parità, il trainer recrimina: « Abbiamo perso un punto. Potevamo agevolmente condurre in porto una vittoria, ma non siamo riusciti ad... evitare il secondo rigore ». Poi, parlando del Milan, Vycpalek, con ironia aggiunge: « Ci vuole una bella faccia a lamentarsi dell'arbitro. La ingratitudine non è un atteggiamento edificante. Con questo chiudo l'argomento San Siro e volto pagina. Pensiamo all'lndependiente: è una gara di prestigio, non è uno scontro tra villeggianti. C'è in palio un titolo ufficiale ». Zolf si limita a dire di essere molto amareggiato per quanto è accaduto a Milano e per i peri- coli che ha corso. Anastasi censura il comportamento di certi tifosi: « Alla fine ho provato paura ad uscire dal campo. E' un teppismo organizzato, che va eliminato. C'è premeditazione, quando si va allo stadio con spranghe di ferro. Non è più sport e mi meraviglio che ciò possa accadere nella civilissima Milano ». Esaminando il risultato, Anastasi rimpiange II mancato successo: « Abbiamo gettato al vento una grande occasione ». A San Siro Anastasi ha interrotto un lungo digiuno in fatto di gol: « Erano dieci mesi che non segnavo in campionato, ma per quanto riguarda la scorsa stagione non ho nulla da rimproverarmi. Quest'anno, in quattro partite, ho fatto due gol. E' una buona media. Comunque l'importante è che segni la squadra ». Anastasi spera di continuare a segnare anche domani all'Olimpico. Da quando gioca nella Juventus non ha mal vinto una Coppa, sebbene abbia disputato tre finali: a Leeds (Coppa delle Fiere), a Belgrado (Coppa dei Campioni] e a Roma (Coppa Italia], Dice: « Sarebbe bello vincere soprattutto per i nostri tifosi anche se, dopo la rinuncia dell'Ajax, questa prestigiosa Coppa ha meno sapo re. Mi auguro che gli argentini, contrariamente alle loro abitudini, non pratichino un gioco intimidatorio e che la gara sia corretta. I nostri avversari sanno giocare al calcio e non hanno bisogno di « picchiare ». Vycpalek ha qualche problema per la finalissima intercontlnen tale. Mancherà Beppe Furino, il quale ha riportato uno stiramento al bicipite femorale sinistro e non giocherà neppure in camp/o nato con il Verona, è In dubbio Capello che, durante l'ulti mo allenamento di ieri pomeriggio, ha riportato un lieve stira mento agli adduttori della gamba sinistra. Capello parte stamane con la squadra e a Roma si sottoporrà ad energiche cure, ma il suo recupero è difficile. Cuccùreddu, inoltre, è sempre alle pre se con II vecchio malanno muscolare. Vycpalek non ha ancora deciso se utilizzarlo o lasciarlo a riposo in vista dell'Incontro di domenica. Viola è in preallarme per rimpiazzare Cuccureddu o Ca pello. Salvadore lamenta il solito mal di schiena, ma dovrebbe essere al suo posto. Per il resto le novità riguardano il rientro in difesa di Marchetti (che a San Siro ha fornito una buona prova nella ripresa) al posto di Longobucco e II lancio di Gentile come mediano in luogo di Furino. Contrariamente alle pre visioni, le punte in partenza saranno Anastasi e Bettega. Altafini giocherà nel secondo tempo. Poh che sono possibili due sostituzioni, c'è anche la possibilità che venga utilizzato Longobucco, Il quale andrà in panchina assieme ad Altafini, Piloni e Mastropasqua. Altafini pensava di essere titolare- e c'è rimasto male: « Sono in forma, fresco fisicamente e mi amareggia molto l'idea di stare ancora in panchina », dice Jose. Comprensibile il suo stato d'animo, comunque ci sarà posto anche per lui. Altafini è l'unico tra i bianconeri ad aver già giocato nella Coppa intercontinentale, dieci anni fa, con il Milan contro il Santos di Pelè. I rossoneri vinsero a San Siro la gara di andata per 4-2 e persero quella di ritorno con identico punteggio, grazie ad un arbitraggio partigiano ed al gioco violento degli avversari, ed In particolare dell'ex genoano Almir. Prima di essere ucciso in una lite, Almir aveva scritto un articolo in cui diceva che i giocatori del Santos erano « drogati ». Nello spareggio s'im- pose il Santos di misura. Altafini ci tiene a giocare anche per fregiarsi dell'unico titolo che manca nella sua ricca collezione di trofei. Da un veterano ad una matrìcola: Gentile. L'infortunio a Furino gli schiude le porte della prima squadra. « Ho sempre detto che Gentile è il sostituto naturale di Furino — spiega Vycpalek — e questa è l'occasione buona per vederlo all'opera. A Dresda non l'avevo impiegato perché il salto era troppo., lungo. Gentile ha appena vent'anni e non ha esperienza internazionale. L'abbiamo impiegato nel torneo di Cadice, contro l'Atletico Bilbao e l'Ajax e In due partite di Coppa Italia. Gentile ha delle qualità, ma deve disciplinarsi tatticamente. In mezzo ai campioni non dovrebbe essergli difficile. Se la sua prova sarà positiva, esordirà in serie A con il Verona ». Vycpalek conosce solo di fama i campioni sudamericani: sa che applicano il » 4-3-3 » e che sono dotati di un buon palleggio, ma non ha altre informazioni dettagliate. Pertanto dice che le marcature verranno praticamente fatte sul campo, in base alle caratteristiche degli argentini. E conclude: « Il morale dei bianconeri è buono, dovrebbero disputare un'ottima partita ». Bruno Bernardi